FIORE VITTORE

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FIORE VITTORE

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Giornalista e poeta con il padre Tommaso Fiero è stato esponente dell’antifascismo liberal-socialista pugliese.

Giornalista e poeta, con il padre Tommaso è stato esponente dell’antifascismo liberal-socialista pugliese vicino agli azionisti meridionali che facevano capo a Guido Dorso, tra i maggiori protagonisti della cultura e della politica meridionalista italiana.
Fu arrestato e mandato al confino a Camerino, nelle Marche, rilasciato e poi di nuovo arrestato a Bari. Dopo la caduta del fascismo riesce a fuggire dal carcere. Nei mesi successivi F. è attivo nel Partito d’Azione, del quale fu uno dei fondatori. Nel 1944 fonda la rivista «Il nuovo Risorgimento», che pubblicherà fino al 1946. Come il padre Tommaso, alla scomparsa del movimento azionista, aderirà al Partito Socialista..
E’ stato redattore capo del quotidiano di sinistra <<La Voce>> dal 1946 al 1947 e della rivista <<Civiltà degli scambi>> dal 1956 al 1966. Per mezzo secolo sarà cronista e collaboratore per i quotidiani pugliesi «Gazzetta del Mezzogiorno» e «La Voce», di cui sarà anche redattore capo, oltre a collaborare con diversi periodici e quotidiani nazionali, quali «Il Mondo» e «Avanti».
Nel 1962 partecipa, assieme a Franco Fortini e altri autori, all’antologia di testimonianze La generazione degli anni difficili edita da Laterza, a cura di Ettore Bertoni. Nel corso degli anni Sessanta e Settanta dirige la rivista «Delta» della Cassa di Risparmio di Puglia, oltre a collaborare attivamente al periodico della Fiera del Levante, «Civiltà degli scambi».
Negli anni Ottanta è stato protagonista del rilancio dell’ Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea dopo un periodo di parziale inattività, assieme a Michele Cifarelli, Mario Dilio ed altri esponenti della vita democratica barese. Dal 1986 F. è stato consigliere di amministrazione della SVIMEZ. Un nuovo libro di saggi viene pubblicato nel 1989, con il titolo Dal cemento al cervello.
Significativa è stata ance la sua attività di poeta, con ben tre raccolte pubblicate nel corso degli anni. Negli anni Ottanta è stato protagonista del rilancio dell’ Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea dopo un periodo di parziale inattività, assieme a Michele Cifarelli, Mario Dilio ed altri esponenti della vita democratica barese. È morto a Capurso, in provincia di Bari, nel 1999.

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