Dopo la laurea in filosofia a La Sapienza, con una tesi in storia delle religioni sotto la guida di Angelo Brelich e Vittorio Lanternari, si perfeziona, nel 1970, nella stessa università, in studi storico-religiosi, con Angelo Brelich, di cui, poi, ne diviene assistente

Dopo aver insegnato storia delle religioni all’Università di Urbino, nel 1984 conseguì l’ordinariato, nella stessa disciplina, all’Università degli Studi di Bari, per poi passare alla stessa cattedra dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, di cui è stato professore ordinario fino al collocamento fuori ruolo.

Durante la sua carriera di docente si è interessato essenzialmente della storia delle religioni, dall’antichità al periodo contemporaneo, con un approccio interdisciplinare tra antropologia, sociologia e storia della filosofia.

La sua attività scientifica è stata influenzata dai temi trattati dai suoi maestri Vittorio Lanternari e Angelo Brelich, con una particolare attenzione rivolta alle metodologie di studio e di ricerca in storia delle religioni e le relative problematiche teoriche (simbolismo, ritualità, mitologia, sacralità, etc.), per poi sviluppare personali  considerazioni in merito alla natura della fenomenologia religiosa ed alle manifestazioni del sacro.

Ha posto in chiara evidenza, nelle sue trattazioni, la necessità di eliminare qualsiasi discriminazione etnocentrica fra i vari sistemi religiosi, da lui considerati come il frutto del contesto storico e socio-culturale in cui essi nascono e si sviluppano.

Una particolare attenzione ha rivolto allo studio dell’opera di Ernesto de Martino in etnologia e storia delle religioni, da lui di molto riscoperta e rivalutata, suo campo d’approfondimento è stata l’analisi del ruolo dei miti nella storia della letteratura e nella storia delle religioni.

Ha dedicato le sue ricerche ai problemi teorici e metodologici della storia delle religioni nei suoi rapporti con l’antropologia e l’etnologia. In particolare, ha indagato le forme del simbolismo mitico-rituale nelle culture antiche, le modalità di trasferimento del sacro, l’umanesimo etnografico e, più recentemente, il mito dell’ebreo errante.

Ha tenuto corsi di lezioni, seminari, interventi, presso diverse università ed istituzioni accademiche italiane e straniere, in Francia in particolare.

È presidente dell’Associazione Internazionale “Ernesto De Martino”.

Opere principali:

• Progetto mitico e opera umana. Contributo all’analisi storico-religiosa dei millenarismi, Liguori, Napoli, 1980.
• Sacro e identità etnica. Senso del mondo e linea di confine, FrancoAngeli, Milano, 1994 (traduzione francese nel 1999).
• Dioniso e il teatro di Atene. Interpretazioni e prospettive critiche, Carocci editore, Roma, 1995.
• Manuale di Storia delle Religioni(con Giovanni Filoramo, Massimo Raveri, Paolo Scarpi), Editori Laterza, Roma-Bari, 1998 (tradotto in spagnolo nel 2000 e, nel 2005, in una nuova edizione in 4 volumi).
• Religioni, Simboli, Società. Sul fondamento umano dell’esperienza religiosa(con Carlo Tullio-Altan), Feltrinelli, Milano, 1998.
• Claude Lévi-Strauss: un itinéraire. Entretien avec Marcello Massenzio, L’Échoppe, Paris, 2002.
• La passione secondo l’ebreo errante, Quodlibet, Macerata, 2006 (traduzione francese nel 2007).
• I nomi degli altri. Conversioni a Venezia e nel Friuli Veneto in età moderna(con Pietro Ioly Zorattini), Casa Editrice Leo S. Olschki, Firenze, 2008.
• Variazioni sul mito, Marsilio Editori, Venezia, 2009.
• Le Juif errant ou l’art de survivre, Les conférences de l’École Pratique des Hautes Études, Éditions du Cerf, Paris, 2010.
• (a cura di) Messianismes et anthropologie entre France et Italie. Retours sur l’oeuvre de Vittorio Lanternari(con Daniel Fabre), Editions de l’École des Hautes Études en Sciences Sociales, Paris, 2013.
• Solitude et mélancolie (1933-1945)(con Patrice Cotensin), L’Échoppe, Paris, 2013.
• L’Ebreo errante di Chagall. Gli anni del nazismo, Editori Riuniti, Roma, 2018.

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Marcello Massenzio