SVELTO ORAZIO

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SVELTO ORAZIO

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Maglie, 21 febbraio 1936

Fisico dei laser ha sviluppato ricerche pionieristiche nella fisica dei laser, ricevendo premi internazionali e nazionali

Nasce a Maglie, in provincia di Lecce, da genitori gioiesi: Cesare e Giannico Anna. Suo padre, docente di scuola superiore si era lì trasferito per motivi di lavoro.
All’età di quattro anni la famiglia rientra a Gioia e il giovane Orazio inizia qui i suoi primi studi per proseguirli fino agli esami liceali.
Mostra subito una particolare predisposizione per gli studi scientifici ed in particolare per la Fisica, studiando in anticipo testi universitari di matematica e fisica, risolvendo facilmente complicati esercizi.
Si iscrive al locale Ginnasio Liceo ” P.V. Marone “, nel quale istituto completa i suoi studi con il massimo dei voti. Appassionato dello sport ed in particolare del calcio, dell’atletica e della pallavolo.
Nonostante le condizioni non molto agiate della famiglia ha la possibilità di iscriversi alla facoltà di Ingegneria al Politecnico di Milano, seguendo le orme del fratello maggiore, Vito.
Risulta vincitore, tra numerosi partecipanti (25), della borsa di studio del Politecnico “Celso Cami”che gli permette di frequentare i cinque anni di studi senza alcun aggravio per la famiglia.
Riesce ad essere ammesso, dopo una severa selezione, alla specializzazione di ingegneria nucleare, da poco istituita a Milano, e a laurearsi nello stesso indirizzo, con il massimo dei voti.
Per la sua preferenza per l’elettronica che per l’ingegneria nucleare, nel 1959 svolge come argomento della tesi di laurea, l’approfondimento di un tema nuovo, cioè ” I Maser ” ossia i progenitori dei laser. Discute la tesi e completa tale studio nel 1960, anno in cui si laurea con il massimo dei voti, giungendo alla realizzazione di uno strumento che ancora oggi è utilizzato per misurare il campo magnetico terrestre e per individuare sia resti archeologici che giacimenti petroliferi o minerali.
Seguendo le sue inclinazioni, ottiene una borsa di studio del CNR, della durata di un anno, da utilizzare come ricercatore all’estero. Nel 1961 si trasferisce in California, precisamente presso l’Università di Stanford, dove, con un gruppo di colleghi americani, si avvia alla ricerca sul laser e alla costruzione di uno dei primi laser a rubino.
Nel 1963, nonostante allettanti proposte da parte americana di continuare la ricerca nei loro laboratori, rientra in Italia, e continua i suoi studi presso il Politecnico di Milano con un gruppo costituito da un altro ricercatore e da due tecnici, messi a disposizione dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
Dal 1963 al 1976 ricopre il ruolo di ricercatore del CNR presso l’Istituto di Fisica del Politecnico di Milano, dapprima come ricercatore poi come ricercatore capo e quindi, dal 1970, come Direttore di Ricerca.
Nel 1966 consegue la libera docenza in Elettronica Quantistica ed all’età di 34 anni, diventa professore ordinario presso il Politecnico di Milano. Dal 2010 è andato in pensione ed è stato nominato, dal Ministero della Pubblica Istruzione e della Ricerca, come Professore Emerito.
Ha tenuto un corso di Elettronica Quantistica presso il Politecnico di Milano, ininterrottamente dal 1963 al 2003.
Nei 46 anni di attività didattica in questo settore, si valuta che circa 3.000 studenti siano stati formati alla sua scuola. Come contributo organizzativo-didattico particolarmente significativo si cita che, per iniziativa in particolare del Prof. Svelto, è stato istituito nel 1999 presso il Politecnico di Milano il corso di laurea in Ingegneria Fisica. In esso, molto più che in altri corsi di laurea, sono coniugati e approfonditi in maniera armonica argomenti di tipo scientifico (quali la Matematica e la Fisica) con argomenti tipici ingegneristici (quali l’elettronica, l’informatica e la meccanica). Il corso si pone dunque come una laurea ingegneristica a carattere “generale” e, come tale, ha ricevuto in questi anni un lusinghiero riscontro da parte degli studenti.
Dal 2000, sempre su iniziativa del Prof. Svelto, il Centro è stato trasformato, insieme con altre Unità Operative del CNR con sedi a Roma, Bari e Trento, nell’ Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del CNR, con sede attuale presso il Politecnico di Milano. In esso attualmente operano circa 100 ricercatori equamente ripartiti fra personale universitario e personale CNR. Questo Istituto rappresenta attualmente, per ricerche nel campo dello sviluppo dei laser e delle relative applicazioni, il centro di ricerca più avanzato in campo Italiano e uno dei più avanzati in campo internazionale. La sua istituzione ha quindi limitato, in questo campo, la tradizionale fuga dei cervelli verso l’estero che si è verificata e si sta verificando in altri campi
Ha sviluppato notevoli ricerche nel campo della fisica dei laser a stato solido, nella fisica dei laser a impulsi ultrabrevi e nelle loro applicazioni alla fisica della materia, alla biofisica e alla biomedicina.
Nel campo dei laser a stato solido, un contributo di rilievo ha riguardato lo studio e lo sviluppo del laser a erbio-itterbio-vetro a funzionamento continuo. Nel campo della fisica dei laser a impulsi ultrabrevi, un risultato di particolare rilievo ha riguardato l’invenzione del cosiddetto “compressore a fibra cava”. L’uso di questo compressore di impulsi ottici ha consentito a Orazio Svelto e al suo gruppo, in collaborazione con un gruppo della Università di Vienna, di ottenere, nel 1997, impulsi laser di elevata energia (di alcuni mJ) e con la durata record di 4,5 femtosecondi (il femtosecondo è il milionesimo di miliardesimo di secondo). Questa invenzione ha portato ad un avanzamento nel campo della così detta scienza degli attosecondi (l’attosecondo è il miliardesimo di miliardesimo di secondo).

Premi

Charles H. Townes Award della Optical Society of America (2006) «Per il lavoro pioneristico sugli impulsi laser ultracorti e i laser a stato solido, e per l’invenzione del compressore a fibra cava, che hanno portato ad avanzamenti nel campi dell’ottica non-lineare estrema e della scienza degli attosecondi»
• Quantum Electronics Prize della European Physical Society (1998) «Per la pioneristica ed eccezionale attività nei campi degli impulsi laser ultracorti e dei laser a stato solido»
• Premio ITALGAS per la Ricerca e l’Innovazione Tecnologica (2000)

Altri riconoscimenti

• Presidente del comitato scientifico del congresso: IX International Quantum Electronics Conference IQEC (Amsterdam, 1976)
• Presidente generale del primo congresso europeo nel campo dei laser e della elettro-ottica: CLEO-Europe (Amsterdam, 1994)
• Presidente del Comitato Scientifico della International Quantum Electronics Conference IQEC (Mosca, 2002)

Associazioni

• Accademia Nazionale dei Lincei (2004)
• Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL (1990)
• Fellow dello Institute of Electrical and Electronics Engineers (1993)
• Fellow della Optical Society of America (1999)
• Accademia Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere (1989)

Onorificenze

Medaglia d’oro dei benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte (2005)

Opere

• O. Svelto, Principles of Laser, Springer – New York, 5th Ed. (2010)
• O. Svelto, S. DeSilvestri, G. Denardo (editori), Ultrafast Phenomena in Spectroscopy, Plenum Press – New York (1996)
• Maurizio Lontano, Gérard Mourou, Orazio Svelto, Toshiki Tajima, Superstrong Fields in Plasmas, American Institute of Physics (2002)
• P. Laporta, S. De Silvestri, V. Magni, O. Svelto, “Diode-pumped CW Bulk Er:Yb:Glass Laser”, Optics Letters, 16, 1952-19

Bibliografia in lingua italiana

• Orazio Svelto, Principi dei Laser, Tamburini, 1972
• Orazio Svelto (editore), I Laser, Le Scienze Quaderni, 1983
• Orazio Svelto (editore), Laser e Fotonica, Le Scienze Quaderni, 1991
• Orazio Svelto (editore), Laser, Le Scienze Quaderni, 1999
• Orazio Svelto, Il Fascino Sottile del Laser, Di Renzo Editore, 2007,

È autore del libro “Principles of Lasers” edito dalla Springer di New York, attualmente alla sua quinta edizione. Nelle diverse edizioni, il libro è stato tradotto in russo, cinese, greco e farsi ed è utilizzato come libro di testo universitario sui laser in diverse Università in campo internazionale.
Per i suoi contributi alla fisica dei laser e alla scienza degli impulsi ultracorti ha ricevuto premi internazionali e nazionali, fra i quali il Quantum Electronics Prize della European Physical Society nel 1998 e il Charles H. Townes Awarddella Optical Society of America nel 2006. Ha anche ricevuto la “Medaglia d’oro dei benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte”, da parte del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, nel 2005.

https://www.gioiadelcolle.info/orazio-svelto/..

Orazio Svelto

Nasce il 21 febbraio 1936 a Maglie, in provincia di Lecce, da genitori gioiesi: Cesare e Giannico Anna. Suo padre, docente di scuola superiore si era lì trasferito per motivi di lavoro.
All’età di quattro anni la famiglia rientra a Gioia e il giovane Orazio inizia qui i suoi primi studi per proseguirli fino agli esami liceali.
Mostra subito una particolare inclinazione per gli studi scientifici ed in particolare per la Fisica, tanto che nel tempo libero ” divora ” testi universitari di matematica e fisica e si cimenta nella risoluzione di complicati esercizi.
Si iscrive al locale Ginnasio Liceo ” P.V. Marone “, nel quale istituto completa i suoi studi in maniera più che brillante. Agli esami di maturità infatti ottiene 10 sia in matematica che in fisica, risultato che fece scalpore per quei tempi, dato che, per quelle materie, era stato nominato come commissario esterno il prof. Pucci, docente di Matematica dell’Università di Bari, notoriamente “stretto di voti “.
Alcuni suoi compagni di classe ricordano che il Presidente della Commissione esaminatrice voleva assegnargli come voto 12 oppure 13, per la bravura dimostrata durante le prove scritte e l’interrogazione di matematica e fisica, ma il docente esterno fece rilevare che per legge il massimo consentito era 10 e che tale voto poteva essergli assegnato come giusto premio.
Non si dedica solo allo studio, ma pratica altresì alcuni sport, come il calcio, l’atletica e la pallavolo, nelle quali discipline ottiene lusinghieri risultati.
Nonostante le condizioni economiche non molto floride della famiglia, si iscrive alla facoltà di Ingegneria al Politecnico di Milano, seguendo le orme del fratello maggiore, Vito. Risulta vincitore, tra numerosi partecipanti (25), della borsa di studio del Politecnico ” Celso Cami ” che gli permette di frequentare i cinque anni di studi senza alcun aggravio per la famiglia.
Anche lì non finisce di stupire: è tra i primi studenti universitari italiani a frequentare, dopo aver superato una dura selezione, la specializzazione di ingegneria nucleare, da poco istituita a Milano, e a laurearsi nello stesso indirizzo, con il massimo dei voti.
Accortosi di essere più incline per l’elettronica che per l’ingegneria nucleare, nel 1959 gli viene affidato dal prof. Emilio Gatti, come argomento della tesi di laurea, l’approfondimento di un tema nuovo, cioè ” I Maser ” ossia i progenitori dei laser. Discute la tesi e completa tale studio nel 1960, anno in cui si laurea con il massimo dei voti giungendo alla realizzazione di uno strumento che ancora oggi è utilizzato per misurare il campo magnetico terrestre e per individuare sia resti archeologici che giacimenti petroliferi o minerali.
Seguendo le sue inclinazioni, ottiene una borsa di studio del CNR, della durata di un anno, da utilizzare come ricercatore all’estero. Nel 1961 si trasferisce in California, precisamente presso l’Università di Stanford, dove, con un gruppo di colleghi americani, si avvia alla ricerca sul laser e alla costruzione di uno dei primi laser a rubino.
Nel 1963, nonostante allettanti proposte da parte americana di continuare la ricerca nei loro laboratori, rientra in Italia, per non far perdere alla nostra Nazione il “treno della ricerca” in questo settore, e continua i suoi studi presso il Politecnico di Milano con un gruppo costituito da un altro ricercatore e da due tecnici, messi a disposizione dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
Dal 1963 al 1976 ricopre il ruolo di ricercatore del CNR presso l’Istituto di Fisica del Politecnico di Milano, dapprima come ricercatore poi come ricercatore capo e quindi, dal 1970, come Direttore di Ricerca. Nel 1966 consegue la libera docenza in Elettronica Quantistica, successivamente confermata nel 1972. Dal 1976 al 2010, e quindi per ben 34 anni, ricopre il ruolo di professore ordinario presso il Politecnico di Milano. Dal 2010 è andato in pensione ed è stato nominato, dal Ministero della Pubblica Istruzione e della Ricerca, come Professore Emerito.
Ha tenuto un corso di Elettronica Quantistica presso il Politecnico di Milano, ininterrottamente dal 1963 al 2003. Dal 2003 al 2009 (anno della sua andata in pensione) ha invece tenuto, in sua vece, il corso di Principi ed Applicazioni dei Laser. In questi 46 anni di attività didattica in questo settore, si valuta che circa 3.000 studenti siano stati formati alla sua scuola. Come contributo organizzativo-didattico particolarmente significativo si cita che, per iniziativa in particolare del Prof. Svelto, è stato istituito nel 1999 presso il Politecnico di Milano il corso di laurea in Ingegneria Fisica. In esso, molto più che in altri corsi di laurea, sono coniugati e approfonditi in maniera armonica argomenti di tipo scientifico (quali la Matematica e la Fisica) con argomenti tipici ingegneristici (quali l’elettronica, l’informatica e la meccanica). Il corso si pone dunque come una laurea ingegneristica a carattere “generale” e, come tale, ha ricevuto in questi anni un lusinghiero riscontro da parte degli studenti (nel 2015, risultano iscritti al primo anno di questo corso ben 150 studenti).

Nel 1975, su proposta e sotto la spinta del Prof. Svelto, il CNR istituisce presso il Politecnico di Milano il Centro di Elettronica Quantistica e Strumentazione Elettronica. Per 25 anni (1975-2000) il Prof. Svelto è stato nominato Direttore di questo Centro. Dal 2000, sempre su iniziativa del Prof. Svelto, il Centro è stato trasformato, insieme con altre Unità Operative del CNR con sedi a Roma, Bari e Trento, nell’ Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del CNR, con sede attuale presso il Politecnico di Milano. In esso attualmente operano circa 100 ricercatori equamente ripartiti fra personale universitario e personale CNR. Questo Istituto rappresenta attualmente, per ricerche nel campo dello sviluppo dei laser e delle relative applicazioni, il centro di ricerca più avanzato in campo Italiano e uno dei più avanzati in campo internazionale. La sua istituzione ha quindi limitato, in questo campo, la tradizionale fuga dei cervelli verso l’estero che si è verificata e si sta verificando in altri campi.
Nel 1970 e nel 1972 vengono rispettivamente pubblicate la prima e la seconda edizione italiana del suo testo ” Principi dei laser “, ben presto adottate per un corso sui laser da parecchie università italiane.
Nel 1976 ne viene pubblicata la prima edizione in lingua inglese (Principles of Lasers, Plenum Press New York). Di questo testo, vengono successivamente pubblicate altre quattro edizioni, di cui la quinta nel 2010 (Principles of Lasers, Springer, New York). Nelle sue varie edizioni, il libro è stato tradotto in Russo, Cinese, Greco, Arabo e Farsi (la lingua ufficiale dell’Iran). Nella versione inglese il libro è usato come testo universitario in almeno 25 università europee e in almeno altrettante degli Stati Uniti. Nella versione russa, il testo è usato nella maggior parte delle università russe, mentre il testo in lingua farsi è adottato in tutte le università iraniane. Secondo le classifiche di Amazon, il libro è considerato come il miglior testo sui laser.

Nel 1970 e nel 1972 vengono rispettivamente pubblicate la prima e la seconda edizione italiana del suo testo ” Principi dei laser “, ben presto adottate per un corso sui laser da parecchie università italiane.
Nel 1976 ne viene pubblicata la prima edizione in lingua inglese (Principles of Lasers, Plenum Press New York). Di questo testo, vengono successivamente pubblicate altre quattro edizioni, di cui la quinta nel 2010 (Principles of Lasers, Springer, New York). Nelle sue varie edizioni, il libro è stato tradotto in Russo, Cinese, Greco, Arabo e Farsi (la lingua ufficiale dell’Iran). Nella versione inglese il libro è usato come testo universitario in almeno 25 università europee e in almeno altrettante degli Stati Uniti. Nella versione russa, il testo è usato nella maggior parte delle università russe, mentre il testo in lingua farsi è adottato in tutte le università iraniane. Secondo le classifiche di Amazon, il libro è considerato come il miglior testo sui laser.

Nel 2007 è stato pubblicato, a suo nome, un libro autobiografico intitolato: “Il fascino sottile del laser”, (Di Renzo, Editore, Roma 2007), pubblicato nella collana Dialoghi-Scienza, dal quale sono state tratte alcune notizie sulla sua vita e sull’attività di docente e di ricercatore. I libri di questa collana sono il risultato di approfondite discussioni dell’editore con i relativi autori (fra i maggiori scienziati italiani e anche internazionali). Gli autori, stimolati dalle domande dell’editore, sviluppano chiaramente, in un contesto autobiografico, le materie oggetto delle loro ricerche.
La sua attività di ricerca ha sempre riguardato lo studio, lo sviluppo e le applicazioni dei cosiddetti laser a stato solido. Questa scelta derivava dalla convinzione, rivelatasi esatta nel tempo, che questo tipo di laser offrisse le maggiori possibilità inventive. In effetti, il Prof. Svelto è soprattutto noto in campo internazionale per le sue ricerche e le sue invenzioni in questo settore, dove ha pubblicato oltre 200 lavori in campo internazionale. Le sue ricerche e le sue invenzioni sono state oggetto di oltre 70 comunicazioni su invito a Congressi Internazionali.
Una prima invenzione, realizzata verso la fine degli anni ’80, riguarda i così detti specchi super-Gaussiani, con i quali Svelto riesce per la prima volta ad ottenere fasci laser di elevata energia e con proprietà di divergenza al limite di quanto previsto dalla teoria. Questi specchi, in connessione con risonatori ottici instabili, vengono tuttora utilizzati in laser commerciali da parte di un paio di aziende americane.
Un secondo contributo originale, avvenuto negli anni ’90, riguarda l’invenzione del laser a Erbio-Itterbio a funzionamento continuo. Questo laser ha prodotto un notevole interesse in campo internazionale soprattutto per applicazioni di telemetria e per le comunicazioni ottiche. Esso risulta tuttora utilizzato da parecchi centri di ricerca ed è stato commercializzato da due aziende in campo internazionale.
Infine, il contributo originale forse più importante riguarda l’invenzione del cosiddetto “compressore a fibra cava” (1996). L’uso di questo compressore ha consentito, nel 1997, al gruppo del Prof. Svelto, insieme con un gruppo della Università di Vienna, di ottenere impulsi laser di elevata energia (di alcuni mJ) e con la durata record di 4,5 femtosecondi (il femtosecondo è il milionesimo di miliardesimo di secondo). Questa invenzione è ora utilizzata in svariati laboratori in campo internazionale per ottenere, attraverso la generazione di armoniche di ordine elevata in gas nobili, impulsi di luce, nel campo dei raggi X molli, con durata di meno di 100 attosecondi (l’attosecondo è il miliardesimo di miliardesimo di secondo). Si è così aperto un nuovo campo di ricerca che va sotto il nome di scienza degli attosecondi (attosecond science). In esso sono attivi in campo internazionale centinaia di ricercatori, per studiare la dinamica di elettroni in molecole varie, e i cui risultati più importanti devono forse ancora arrivare.
Per le sue ricerche e le sue invenzioni il Prof. Svelto ha ricevuto parecchi riconoscimenti o premi in campo nazionale e internazionale, di cui sono citati di seguito i più importanti.
Nel 1976, quando per la prima volta la International Conference of Quantum Electronics (ICQE) viene tenuta in Europa (precisamente ad Amsterdam) anziché negli Stati Uniti, il Prof. Svelto viene nominato Presidente del Comitato Scientifico.
Nel 1985 e nel 1991 è stato nominato Presidente del Comitato Scientifico Europeo per i due congressi internazionali Conference on Lasers and Electrooptics (CLEO) tenutisi ambedue a Baltimora (USA).
Nel 1994, ad Amsterdam, viene istituita la prima di una serie di Congressi europei biennali CLEO-Europe. Il Prof. Svelto viene nominato Presidente Generale del Convegno.
Nel 1997 ha l’onore di aprire il Primo Congresso Internazionale del Mondo Islamico sui laser e le sue applicazioni (Teheran, Iran) dove presenta una sua relazione.
Nel 2002, la già citata serie di Congressi internazionali ICQE approda per la prima volta in Russia e il Prof. Svelto viene nominato, insieme con un collega russo, co-Presidente del Comitato Scientifico.
Per quanto riguarda i premi, se ne citano i più importanti o significativi.
Nel 1969 riceve il premio Sicilia per la Fisica per l’insieme dei lavori sulla Fisica dei laser a Rubino.

Nel 1985 il Circolo Unione di Gioia, con il patrocinio del Comune di Gioia del Colle lo insigna, insieme al fratello Vito, del Premio Gioia. Questa onorificenza viene assegnata a cittadini gioiesi che hanno onorato la loro città con la loro eccezionale bravura nel campo del lavoro, delle arti e della cultura più in generale e consiste in una medaglia d’oro ed una pergamena. La motivazione del premio è la seguente: A Orazio Svelto Docente fra i più valorosi e accreditati del Politecnico di Milano, assurto a fama nazionale e internazionale per gli alti meriti acquisiti nel vasto complesso dominio della ricerca scientifica, soprattutto per gli originali apporti recati all’indagine sui Laser, settore nel quale gli è stato riconosciuto dai più autorevoli specialisti, italiani e stranieri, di quell’affascinante e promettente ramo del sapere scientifico, il ruolo prestigioso di Pioniere, la Città di Gioia del Colle orgogliosa di poterlo annoverare fra i suoi figli più illustri si pregia di conferire il Premio Gioia 1985 a testimonianza di viva ammirazione, profonda stima e imperitura riconoscenza.
Nel 1991 riceve da parte dell’Accademia Nazionale dei Lincei il premio “E. Borgia” per l’invenzione degli specchi super-Gaussiani.
Nel 1992, per l’invenzione del laser a Erbio-Itterbio, ottiene il Premio Philip Morris per la Ricerca e l’Innovazione Tecnologica.
Nel 1998 la Società Europea di Fisica gli Conferisce il Quantum Electronics Prize, il più importante riconoscimento europeo in questo campo. La motivazione ufficiale recita: For pioneering and outstanding continuing activities in the fields of ultrashort laser pulses and solid-state lasers. Il premio gli viene assegnato a Glasgow (Scozia) durante il Congresso internazionale CLEO-Europe 1998.
Nel 2004, il Comune di Gioia del Colle gli conferisce la cittadinanza onoraria, la più alta onorificenza che viene concessa a chi si è particolarmente distinto nel campo della cultura, dell’arte, della scienza.
Nel maggio 2006, primo italiano e terzo Europeo, ottiene il Premio C. Townes della Optical Society of America, il riconoscimento più importante nel settore in campo mondiale.

Il prof. Orazio Svelto riceve il Premio C. Townes.Il premio fu istituito nel 1980 in onore di Charles Hard Townes, padre del laser e Premio Nobel per la Fisica nel 1964, e viene assegnato annualmente a quello scienziato che abbia realizzato lavori di eccellenza, scoperte o invenzioni nel settore dei laser e dell’elettronica quantistica. La motivazione del premio è stata la seguente: Per i contributi pionieristici allo sviluppo dei laser a stato solido e alla generazione di impulsi ultra brevi di luce, in particolare per l’invenzione della tecnica della fibra cava, finalizzata alla compressione temporale di impulsi ottici, che ha consentito notevoli progressi nel settore dell’ottica non lineare estrema e della scienza degli attosecondi. Questo riconoscimento gli è stato consegnato nel corso del Congresso Internazionale CLEO/QUELS (acronimi per Conference on Laser and Electro Optics e Quantum Electronics and Laser Science Conference ), tenutosi a Long Beach, in California.
Sempre nel 2006 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi lo ha insignito della medaglia d’oro dei benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte (il più importante riconoscimento italiano in questi ambiti) con la seguente motivazione: Uno dei pionieri italiani della fisica dei laser. Ricercatore di altissimo livello internazionale. Professore ordinario di Fisica della materia al Politecnico di Milano e Direttore della Sezione di Milano dell’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del CNR. Punto di riferimento dell’intera comunità scientifica.

Il Presidente della Repubblica, Ciampi, consegna la medaglia d’oro al prof. Orazio Svelto.
Nel 2010 le Biblioteche scolastiche del Liceo Classico ‘ P. V. Marone ‘ e del Liceo scientifico ‘ R. Canudo ‘ di Gioia del Colle organizzano la cerimonia di donazione di testi e lavori scientifici, a carattere internazionale, pubblicati dal prof. Svelto e offerti dal medesimo al Comune di Gioia del Colle.

Nel 2011 la casa editrice Springer gli attribuisce il Premio Julius Springer per la Fisica Applicata con la seguente motivazione: for his pioneering, long-lasting and innovative work in the fields of Lasers and Optics. Il Premio gli è stato conferito a Monaco di Baviera nel mese di Giugno in occasione del Congresso internazionale CLEO-Europe 2011.
Nel 2015, proclamato Anno Internazionale della Luce dall’UNESCO, il prof. Svelto ha tenuto numerose conferenze in tutto il mondo sullo sviluppo e sugli ultimi studi nel campo dei laser. Anche a Gioia il 3 dicembre, su invito dell’Università della Terza età e del Tempo Libero, di Gioia del Colle, il prof. Svelto ha tenuto una illuminante ed interessante conferenza sul tema La natura della luce e la luce laser.

Il fascino sottile del laser, pubblicazione divulgativa del prof. Svelto

Si citano infine, per concludere, alcuni altri riconoscimenti particolarmente significativi.Nel 1989 viene eletto alla Accademia “Istituto Lombardo, Accademia di Scienze e Lettere”. Essa fu istituita nel 1797 da Napoleone Bonaparte e ha visto fra i primi suo membri Alessandro Volta, il più grande fisico dell’epoca (l’invenzione della pila è del 1799).
Nel 1991 viene eletto alla Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL, la più importante Accademia scientifica nazionale italiana. Fondata nel 1782, ha visto come suoi membri i più grandi cultori della Scienza italiana da Alessandro Volta a Guglielmo Marconi, da Camillo Golgi a Enrico Fermi, per citarne alcuni.
Nel 2000 il Comitato del Premio Nobel per la fisica, su segnalazione di numerosi proponenti, decide di assegnare il Premio Nobel per la Fisica di quell’anno ancora una volta al settore dei laser. Per l’attribuzione di quel premio, nomina quindi il Prof. Svelto come suo esperto, riconoscendolo quindi come uno dei maggiori scienziati laser in campo internazionale. Come riconoscimento del tutto particolare del prezioso lavoro svolto, il prof. Svelto è stato anche invitato a Stoccolma, come ospite della Fondazione Nobel, per partecipare alle premiazioni Nobel dello stesso anno.
Nel 2004 viene eletto alla Accademia Nazionale dei Lincei, la più importante accademia italiana di scienze e lettere e la più antica accademia del mondo. Essa fu infatti fondata nel 1603 e annoverò fra i suoi primi soci Galileo Galilei. Dal luglio 1992 l’Accademia è stata nominata consulente scientifico e culturale del Presidente della Repubblica, che recentemente, motu proprio, le ha accordato l’Alto patronato permanente.
Si cita infine, come riconoscimento particolarmente significativo, che, nel 2010, in occasione delle celebrazioni del 50° anniversario dell’invenzione del laser, avvenute nel mese di Maggio a San Jose (California) in concomitanza del Congresso internazionale CLEO-2010, il Prof. Svelto è stato scelto come uno dei dieci relatori ufficiali, tutti pionieri nel campo laser. Degli altri nove scienziati invitati, otto erano americani (inclusi i due premi Nobel C. H. Townes and N. Bloembergen ) e uno russo (il premio Nobel Z.I. Alferov).

Il prof. Svelto nel suo laboratorio universitario.
Come si è detto in precedenza, il Prof. Svelto può annoverarsi, a buon diritto, come uno dei più importanti pionieri dei laser in campo internazionale. Egli ha dunque contribuito in maniera significativa allo sviluppo e alle applicazioni dei laser sin dagli inizi di questi studi, quando molti dubbi venivano espressi sulle reali possibilità applicative di questa nuova invenzione. Per almeno i primi dieci anni di questi sviluppi, infatti, il laser fu spesso chiamato come “una brillante soluzione in cerca di un problema”. Oggi giorno, invece, il laser può a buon diritto essere chiamato come la brillante soluzione di svariati problemi sia in campo scientifico che tecnologico.
Da un punto di vista scientifico, infatti, si può dire che non ci sia campo della ricerca che non sia stato influenzato, in maniera a volte determinante, da questa invenzione. Ciò è anche testimoniato dal fatto che, a tutt’oggi, 30 scienziati sono stati insigniti del premio Nobel per ricerche effettuate sui laser o mediante i laser.
In campo tecnologico, si citano brevemente le seguenti applicazioni: (1) Nelle Tecnologie di Informazione: le comunicazioni su fibra ottica (la base di Internet a larga banda), i lettori di CD e DVD, le stampanti laser, i lettori di codici a barre (comuni in tutti i supermercati). (2) Nel settore Manifatturiero: il taglio, la saldatura, la marcatura, di materiali metallici e non metallici, mediante fasci laser. In questi settori, la elevata velocità di lavorazione e la notevole flessibilità, costituiscono altrettanti indubbi vantaggi dell’uso di fasci laser. (3) In medicina e chirurgia: in oculistica (distacco di retina, retinopatia diabetica, cataratta secondaria, correzione di difetti visivi, come miopia e astigmatismo), in dermatologia (trattamento di angiomi cutanei piani, di teleangectasie, di macchie solari, ringiovanimento della cute, rimozione dei tatuaggi, epilazione laser), in odontoiatria (soprattutto pediatrica), nei trattamenti endoscopici (in urologia, in ginecologia), in microchirurgia. (4) Nell’aerospazio, nella difesa e nella sicurezza (comunicazioni ottiche spaziali, misuratori di distanza e designatori di bersaglio). (5) In campo energetico, per la realizzazione della reazione nucleare di fusione attraverso la tecnica ICF (Fusione a Confinamento Inerziale).
Tutte queste applicazioni sono essenzialmente dovuti al fatto che il LASER (acronimo per Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation, amplificazione di luce per mezzo dell’emissione stimolata di radiazioni) è un dispositivo che permette di ottenere fasci molto intensi di luce sia monocromatica, cioè tutti di una stessa lunghezza d’onda, che coerente, cioè emessi tutti in fase tra loro e nelle stessa direzione. Un fascio di luce laser quando viene focalizzata con l’ausilio di una lente può quindi produrre una notevole intensità nel punto di fuoco, circostanza che è alla base della maggior parte delle applicazioni citate in precedenza.
Ma, e per concludere, tutte queste applicazioni dei laser hanno stimolato la creazione di un nuovo settore della scienza e tecnologia che va sotto il nome di Fotonica, dichiarata recentemente dalla Comunità Europea come una delle 7 tecnologie abilitanti del futuro. La Fotonica, infatti, comprende tutte le applicazioni non solo della luce laser ma anche della luce più convenzionale, e cioè dei Fotoni, che sono le particelle elementari di cui la luce è costituita. Oltre alle su accennate applicazioni dei Laser, sono ad esempio compresi nella Fotonica i generatori di luce non laser (le lampade, i LED), i televisori (in particolare quelli a cristalli liquidi e a LED), i pannelli fotovoltaici, i visualizzatori di informazione a LED, frequentemente utilizzati nelle autostrade, nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti etc. L’importanza della Fotonica è anche dimostrata dal fatto che il suo mercato mondiale, relativo all’anno 2011, è stato pari a 350 miliardi di euro. Si prevede inoltre che tale mercato raggiunga i 615 miliardi di euro nel 2020. Il mercato italiano, per lo stesso anno, è valutabile in circa 9 miliardi, prodotto da oltre 200 aziende che danno lavoro a oltre 15.000 persone.
In conclusione si può dire che sono davvero tanti i campi di utilizzazione del laser (e della Fotonica), campo cui il Prof. Svelto ha dedicato con successo la sua vita scientifica. Si può pertanto a buon diritto affermare che il laser non solo rappresenta una delle invenzioni più rivoluzionarie del secolo scorso ma è sicuramente destinato a influenzare in maniera fondamentale questo secolo (già da alcuni chiamato il secolo del Fotone) e i secoli futuri.
In una intervista il prof. Svelto ha affermato: Per me, insieme al transistor, il laser è la più grande invenzione del Novecento.
Il LASER ( acronimo per Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation, amplificazione di luce per mezzo dell’emissione stimolata di radiazioni ) è un dispositivo che permette di ottenere fasci molto intensi di luce sia monocromatica, cioè tutti di una stessa lunghezza d’onda, che coerente, cioè emessi tutti in fase tra loro e nelle stessa direzione. Un fascio di luce laser quando viene focalizzata con l’ausilio di una lente può produrre una notevole intensità nel punto di fuoco.
2 luglio 2007

Francesco Giannini

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Il prof. Francesco Svelto nuovo Rettore dell’Università di Pavia
Giugno 15, 2019 by Francesco Giannini

Non finisce di stupirci la famiglia Svelto. Dopo i fratelli prof. Orazio Svelto, uno dei padri del laser, accademico del Politecnico di Milano e il prof. Vito Svelto, accademico presso l’Università di Pavia, dopo la sorella, la prof.ssa Maria Svelto, Preside della facoltà di Scienze Biotecnologiche dell’Università di Bari, dopo il prof. Francesco Svelto, figlio del dott. Cesare, che nel 1988 è entrato a far parte dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), come responsabile del settore delle tecnologie di base fino al 2008, co-leader della squadra di terra che ha seguito le due missioni dello Space Shuttle NASA, dedicate al satellite al guinzaglio ( TSS ), in cui hanno volato i primi tre astronauti italiani, Franco Malerba, Umberto Guidoni e Maurizio Cheli. Dal 2009 al 2011, responsabile della partecipazione italiana alle attività della Stazione Spaziale Internazionale e in questo ruolo ha coordinato gli esperimenti della missione di Roberto Vittori nel 2011 ed ha rappresentato l’Italia al conferimento del brevetto ESA di astronauta a Luca Parmitano e a Samanta Cristoforetti e ha inoltre coordinato lo storico lancio dello Space Shuttle, in questi giorni è il prof. Francesco Svelto, figlio del prof. Vito, a regalarci gioie e riconoscimenti dal mondo accademico, con la sua recente nomina a Rettore della prestigiosa Università di Pavia.
A lui le congratulazioni per l’alto incarico ottenuto e l’augurio di continuare nell’opera dei suoi predecessori, volta a portare sempre più in alto a livello internazionale la prestigiosa Università che gli è stata affidata.
Di seguito riporto un articolo apparso sul settimanale “La Voce del Paese” e sul blog “Gioianet”, a cura di Dalila Bellacicco.
E’ con orgoglio che apprendiamo del prestigioso incarico di cui è stato insignito il professor Francesco Svelto, il 29 maggio eletto Rettore dell’Università di Pavia presso cui è docente ordinario di Ingegneria elettronica. In questa stessa facoltà nel 1991 si è laureato ed a giudicare dalle modalità con cui ha raggiunto questo risultato, anche molto stimato ed apprezzato.
Infatti è stato eletto al primo scrutinio con 784 voti. L’altro candidato, Roberto Bottinelli, ordinario di fisiologia al dipartimento di medicina molecolare, ha ottenuto 247 preferenze e sono state 45 le schede bianche. Un record sia per la giovane età, Francesco Svelto ha solo 53 anni, che per l’affluenza registrata del 79,27% (1591 voti), decisamente superiore rispetto alle precedenti elezioni.
Il rettore, figlio del gioiese Vito Svelto, con suo fratello Orazio e sua sorella Maria tra le eccellenze che vanta Gioia, è nato a Milano ma entrambi i genitori sono gioiesi e le sue radici sono nella nostra città che diede i natali a suo nonno Cesare Svelto. Prorettore uscente alla “terza missione” – si è occupato di “trasferimento tecnologico” e dei rapporti esterni dell’Ateneo -, assumerà il suo nuovo incarico dal prossimo 1° ottobre. Sino a quella data l’Università di Pavia verrà guidata dall’attuale rettore, Fabio Rugge.

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