FAVIA PASQUALE

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FAVIA PASQUALE

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Docente di Archeologia Cristiana e Medievale presso l’Università degli Studi di Foggia, che appare sulla rivista Nature, per la ricerca internazionale che ha analizzato il DNA degli antichi Vichinghi.

Laurea in Lettere conseguita all’Università di Bari
1996 -Specializzazione in Archeologia seguita presso la scuola di Specializzazine in Archeologia
dell’Università della Basilicata
1999 – Dottorato di Ricerca in Archeologia e Antichità Post- Classiche ( III-XI secolo), conseguito presso la Università “La Sapienza” di Roma (sedi consorziate: Bari, Chieti, Roma-Tor vergata, Sassari)
2000 – Borsa di Post-Dottorato presso il Dipartimento di Studi Classici e Cristiani dell’Università di Bari
Borsa di Studio presso l’ École Française de Rome
2001-200 6 Ricercatore presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Foggia
2006 Professore associato nell’Università di Foggia
2008-2010 Presidente del Corso di Laurea di I livello in Beni Culturali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Foggia

Qualifica professionale -Status universitario
Professore Associato (Settore Scientifico Disciplinare: Archeologia Cristiana e medievale)
Professore Associato o (Area Disciplinare di Archeologia Cristiana e Medievale)
Afferente al Dipartimento di Studi Umanistici (ex Facoltà di Lettere e Filosofia) dell’Università di Foggia
Membro del Dipartimento di Lettere e Filosofia, Università di Foggia,(Italia)
Docente di: Archeologia Medievale (Corso di Laurea d i I livello in Lettere e Beni Culturali) Archeologia degli Insediamenti e Storia della Cultura materiale medievale (Corso di laurea Magistrale in archeologia)
Insegnamenti:Archeologia Medievale nel Corso di Laurea Magistrale in Arti e Beni Culturali; Archeologia degli Insediamenti e Storia della Cultura Materiale nel Corso di Laurea Magistrale in Archeologia

Incarichi e affiliazioni scientifiche

Componente del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Storia e Archeologia Globale del Paesaggio

Membro del corpo docente del dottorato in Storia globale e Archeologia del Paesaggio dell’Università degli Studi di Foggia

Componente del Comitato Editoriale della Collana Insulae Diomedae della casa editrice Edipuglia, Bari

Membro del Comitato Scientifico dei Convegni Nazionali sulla Preistoria-Protost oria.-Storia della Daunia

Membro del Centro Interateneo di Analisi del Territorio (CRIAT)

Aderente dell’Associazione Iinternazionale di Studi Tardoantichi

Aderente della Società Italiana degli Archeologi medievali (SAMI)

Partecipante a numerose ricerche archeologiche in Italia (organizzato dall’Università di Bari, Foggia e dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici della Puglia) e all’estero (Turchia, scavi a Hierapolis -Pammukkale della Missione Archeologica Italiana. Francia:scavi dell’École des Hautes Études en Science s Sociales di Parigi in Borgogna e Loira).In particolare:1996-199 9: responsabile di saggio negli scavi di San Giusto (Lucera, FG)1997-2000: responsabile di saggio negli scavi di Herdonia (Ordona, FG)2001-2004: responsabile di saggio a Canosa (BAT), complesso religioso di San Pietro.2001-2004:condirettore dell’équipe italiana nella missione internazionale di scavo a Vagnari (Gravina, BA)2005- 2006 direttore dell’indagine archeologica sugli insediamenti rupestri di Pulsano (Monte Sant’Angelo, FG) 2005-200 7: direttore degli scavi di San Lorenzo in Carminiano

Partecipante agli scavi archeologici in Italia (organizzato da Universcittà di Bari, Foggia, Basilicata e Puglia Soprintendenza Archeologica e all’estero (Turchia , scavi Missione Italiana a Hierapolis; Francia, scavi diÉcole des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi in Borgogna e Loira)In particolar modo:1996-1997: sovrintendente di settore scavi San Giusto (Lucera, FG)1997-2000: sovrintendente di settore agli scavia Herdonia (Ordona, FG), 1997-2000).1996-1997: Soprintendente di settore agli scavi a Canosa, chiesa di San Pietro2001-2004: codirettore della squadra italiana in internazionale gruppo di scavo a Vagnari-Gravina2005-2006: direttore della ricerca archeologica su insediamenti rupestri di Pulsano (Monte Sant’Angelo, FG) 2005-2007-direttore degli scavi a San Lorenzo a Carminiano – Masseria Pantano (Foggia) (2005-2006)2006- attualmente condirettore degli scavi a Montecorvino (Foggia)

Interessi e attività scientifiche

Partecipante come relatore a numerosi congressi nazionali e internazionali. Pubblicazione di vari saggi e contributi in riviste nazionali e internazionali, in atti di convegni nazionali e internazionali, in volumi miscellanei, interventi di carattere divulgativo Principali interessi di ricerca:-paesaggio e insediamento tardoantico e medievale;-insediamenti fortificati medievali-cultura materiale e produzioni medievali Queste tematiche sono affrontate e con particolare riguardo alla Puglia e alla Basilicata

Partecipazioni in qualità di relatore o conferenziere a un gran numero di nazionali e incontri internazionaliEditore di numerosi contributi (saggi in nazionale e riviste internazionali, rapporti a nazionali e internazionaleconvegni, articoli su riviste nazionali, internazionali, divulgative. I principali temi di ricerca sono:- Tardo Romano e Medioevale paesaggio e insediamento;-fortificazioni medievali;-Cultura materiale medievale. Tutti questi argomenti vengono analizzati con particolare riguardo alla Puglia e alla Lucania

Recenti pubblicazioni dal 2010

Pasquale Favia, Gli edifici nella parte settentrionale del sito. Saggio 14/Trench 14; Saggio 16/Trench 16; Caratteri ed evoluzione degli edifici nella partenord del sito/Characteristics and evolution of the buildings in the north part of the site: persistenze residuali, nuove sistemazioni precarie e rovina delcomplesso edilizio in età tardoantica e altomedievale, in Alastair M. Small (a cura di) Il villaggio, l’artigianato, la proprietà imperiale / The village, the industries, the imperial property , Bari 2011, pp. 116-119, 123-125, 138-141.
Pasquale Favia, Gli edifici nella parte meridionale del sito. Edificio B/Building B Saggio 18/Trench 18; ; Saggio 25/Trench 25; Caratteri ed evoluzione dell’edificio B/Characteristics and evolution of the building B, in Alastair M. Small (a cura di), Il villaggio, l’artigianato, la proprietà imperiale. The village, the industries, the imperial property , Bari 2011, pp. 188-201, 216-226.
Pasquale Favia, La sepoltura nella parte settentrionale del sito. Il contesto e i caratteri della sepoltura , in Alastair M. Small (a cura di), Il villaggio, l’artigianato, la proprietà imperiale. The village, the industries, the imperial property , Bari 2011, pp. 287-289
Pasquale Favia, L’analisi archeologica del Medioevo di Herdonia. Dalle ricerche di Joseph Mertens e della missione belga alle campagne di scavo dell’anno 2000: un contesto dal quartiere termale, in Jean-Charles Balty, Belgica et Italica.
Joseph Mertens:une vie pour l’archéologie . Alba in excelso locata saxo … Obscura incultis Herdonia ab agris. Atti del Convegno in memoria di Joseph Mertens (Roma, Academia Belgica, 4 -6 dicembre 2008) Bruxelles-Roma 2012, pp. 255-267.
Pasquale Favia, Il progetto archeologico in località Pantano (pp. 263-271); Lo scavo a Masseria Pantano: primi dati archeologici sulla domus di Federico IIe la masseria svevo-angioina (pp. 293-302); in Pasquale Favia, Caterina Annese, Roberta Giuliani, Giuliana Massimo, Lo scavo in località Pantano, presso Foggia: un’indagine archeologica sulla domus di Federico II e la masseria svevo-angioina , in Pasquale Favia, Hubert Houben eKristjan Toomaspoeg (a cura di), Federico II e i cavalieri teutonici in Capitanata Recenti ricerche storiche e archeologiche . Atti del Convegno internazionale (Foggia-Lucera-Pietramontecorvino, 10-13 giugno 2009), Galatina 2012 (articolo completo: pp. 263-302)
Pasquale Favia, Lo stanziamento scomparso di Corleto: articolazione insediativa e parabola di sviluppo di un centro abitato medievale pugliese, fra Tavoliere e Monti della Daunia, in Pasquale Favia, Roberto Goffredo Operazioni di diagnostica archeologica a Corleto, sito di una commenda teutonica in Pasquale Favia, Hubert Houben e Kristjan Toomaspoeg (a cura di),
Federico II e i cavalieri teutonici in Capitanata Recenti ricerche storiche earcheologiche.

Atti del Convegno internazionale (Foggia-Lucera-Pietramontecorvino, 10-13 giugno 2009), Galatina 2012, pp. 512-527(articolo completo, pp. 500-539).

Pasquale Favia, Produzioni e consumi ceramici nei contesti insediativi della Capitanata Medievale , in (a cura di) Sauro Gelichi, Atti del IXCongresso Internazionale sulla Ceramica Medievale nel Mediterraneo (Venezia, Scuola Grande dei Carmini, Auditorium SantaMargherita, 23-27 novembre 2009), Firenze 2012, pp. 480-486.Pasquale Favia,Le fonti materiali: destino ed esito del patrimonio insediativo federiciano tra ultima età sveva e avvento degli Angioini
, in PasqualeCordasco, Marco Antonio Siciliani (a cura di), Eclisse di un regno.L’ultima età sveva (1251-1268) . Atti delle diciannovesime giornate normanno-sveve (Bari, 12-15 ottobre 2010), Bari 2012, pp. 383-432.
Pasquale Favia, Formazione e sviluppo del complesso castrense di Montecorvino: la ricerca archeoogica negli anni 2009-2010 , in Pasquale Favia, Roberta Giuliani, Giovanni De Venuto,
La ricerca archeologica sul sito di Montecorvino. Le campagne di scavo 2009-2010
, in Armando Gravina (a curadi), Atti del 32° Convegno Nazionale sulla Preistoria – Protostoria- Storia della Daunia (San Severo 12-13 novembre 2011), San Severo 2012, pp. 332-337 [articolo completo, pp. 331-354].
Pasquale Favia, Disciplinary territories and disciplines of the territory. Paths and intersections between the archaeological research and other scientificapproaches to the landscape , in “ Plurimondi. An International Forum for Research and debate on Human Settlement ” 10 (January-June 2012), pp.97-108.
Pasquale Favia, Scelte insediative, architettoniche e funzionali per le sedi del potere nella Puglia settentrionale in età medievale, in Fabio Redi, Alfonso
Forgione (a cura di), Atti del VI Congresso Nazionale di Archeologia Medievale (L’Aquila, Sala Conferenze “E. Sericchi” – Centro Direzionale CARISPAQ “Strinella 88”, 12 -15 settembre 2012), Firenze 2012, pp. 128-133.
Pasquale Favia, La grotta di San Michele a Cagnano Varano nel quadro delle forme di frequentazione rupestre del Gargano settentrionale nel Medioevo , inPasquale Favia, Giuliana Massimo, Francesco Monaco, La grotta di San Michele a Cagnano Varano, in Enrico Menestò (a cura di), Agiografia e iconografia nelle aree della civiltà rupestre.

Atti del V Convegno internazionale sulla civiltà rupestre (Savelletri di Fasano (BR),17-19 novembre 2011, Spoleto 2013, pp. 375-387 [articolo completo, pp. 375-407, tavv. I-XI].
Mauro Rubini, Valentina dell’Anno, Pasquale Favia, Roberta Giuliani, Paola Zaio,
The First Probable Case of Leprosy in Southeast Italy (13th- 14th Centuries AD, Montecorvino, Puglia) ,in “Journal of Anthropology” 2012, pp. 1-7.
Pasquale Favia, Delimitare, recintare, proteggere, difendere: variazioni sul tema delle opere e fortificazioni in terra nel Medioevo della Puglia settentrionale , in Pasquale Favia,Marco Maruotti, Caratteri insediativi delle recinzioni e fortificazioni di terra nella capitanata medievale. Diagnostica archeologica, analisi di superficie, casi di scavo , in Archeologia Medievale
”, XL, 2013, c.s., pp. 23 -28 (articolo completo, pp. 23-33)

Pasquale Favia, Circolazioni ceramiche tardoantiche e altomedievali lungo il segmento murgiano della Via Appia e trasformazioni medievali negli itinerari pugliesi di diffusionedei contenitori vascolari In Insediamenti tardoantichi e medievali lungo l’Appia e la Traiana Nuovi dati sulle produzioni ceramiche . Convegno di studi, 23-24 marzo2011 Aula Tesi – Facoltà di Lettere e Filosofia Complesso di San Francesco Santa Maria Capua Vetere).
Pasquale Favia, La Capitanata nel pieno e nel basso Medioevo: realtà di frontiera, popolamento del Tavoliere, sfruttamento dei paesaggi subappenninici , in Pasquale Favia,Francesco Violante; Giovanni De Venuto Quadri insediativi e paesaggio agrario della Puglia settentrionale tra X e XIII secolo, in Atti del Convegno internazionale La Storia del paesaggio agrario italiano di Emilio Sereni cinquant’anni dopo ” (Gattatico (Reggio Emilia) 10-12 Novembre 2011), c.s., pp. 189-190 (articolo completo pp. 189-195).
Pasquale Favia, The Alta Murgia and the Basentello Valley between Late Antiquity and the Early Middle Age: transformation of the countryside and changes in settlement ininland central Apulia, in Alastair Small (ed.). Beyond Vagnari, New themes in the study of South Italy in the Roman period. Conference proceedings (Edinburgh,26-28 october 2012), Bari c.s.
Pasquale Favia,Ordona XII. Un casale nel Tavoliere medievale, Bari 2018;
Pasquale Favia, Lastelli, silos e Pantani. Una visione archeologica sui paeaggi e i poteri in Capitalana nel XIII secolo, in Lçukas Clemens, Michael Matheus , Christen und Muslime in der Capitanata im 13, Jahrundert, Arcjaologie und Geschichte Trier 2018, pp. 153-207;
Jean- Marie Martin, Pasquale Favia, Prima di Troia. La Daunia antica e la crisi dell’alto Medioevo, in Jean-Marie Martin, Saverio Russo (a cura di ) Troia nel primo millennio, Foggia (Claudio Grenzi Editore, 2019 rispettivamente pp.17-26

https://www.immediato.net/2020/10/05/universita-di-foggia-sulla-rivista-nature-studi-umanistici-nella-ricerca-internazionale-che-ha-analizzato-il-dna-degli-antichi-vichinghi/..

Università di Foggia sulla rivista Nature, Studi Umanistici nella ricerca internazionale che ha analizzato il DNA degli antichi Vichinghi

 

L’Università di Foggia su Nature, la prestigiosa rivista da sempre punto di riferimento per la comunità scientifica internazionale. Il riconoscimento vede coinvolto il Dipartimento di Studi Umanistici e la Cattedra di Archeologia Medievale con il prof. Pasquale Favia, insieme alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti-Paesaggio per le Province BAT e FG con il dott. Italo Muntoni, contattati dalla Lundbeck Foundation Geo Genetics Centre dell’Università di Copenhagen, fra i promotori dello studio.
Il saggio, pubblicato lo scorso 17 settembre, riporta i risultati della complessa indagine di archeologia molecolare, incentrata su un progetto di ricostruzione del patrimonio genetico del popolo che chiamiamo Vichinghi, per tentare di ricostruirne le rotte, le migrazioni, le abitudini e lo stile di vita. Una vera e propria sfida quella degli accademici coinvolti, che hanno analizzato centinaia di campioni antichi, provenienti da oltre 80 siti archeologici nel nord Europa, in Groenlandia, dall’Islanda alla Russia, dalla Norvegia all’Italia. Lo studio che è valso la copertina di Nature, riunisce i dati genetici di 442 esseri umani i cui resti risalgono al periodo compreso tra l’Età del Ferro (2400 a. C.) e l’ epoca moderna (1600 d. C.), tutti sepolti in aree in cui è già attestata la presenza dell’antico popolo di guerrieri. Com’è noto, nel corso del X secolo un nucleo di Vichinghi, storicamente poi denominati Normanni, si stabilì nel Nord della Francia (nella zona conosciuta oggi come Normandia); un gruppo di questa popolazione, di ceppo etnico dunque vichingo, nel corso dell’XI secolo si trasferì nel Mezzogiorno d’Italia. La Capitanata è venuta così a costituire il punto più meridionale di questa ricerca che ha abbracciato gran parte dell’Europa del Nord. Nella cospicua mole di resti umani provenienti da scavi nella Puglia Settentrionale di età Medievale, conservati nei Laboratori di Archeologia del DISTUM dell’Unifg e della SABAP-BAT/FG, si è operata dunque una selezione di ossa cronologicamente compatibili con il periodo di arrivo, stanziamento e affermazione della presenza normanna nella regione.
Sono stati sottoposti ad estrazione del DNA reperti provenienti dal sito di San Lorenzo in Carminiano, alle porte di Foggia, rinvenuti nel corso degli scavi condotti dall’Università di Foggia e diretti dal prof. Favia e dalla necropoli della chiesa rurale di Cancarro, non lontano da Troia, scavata dalla Soprintendenza Foggia-Bat, con la direzione della dott.ssa Corrente, e la collaborazione di ArcheLogica srl, ex spin-off Unifg.
“Le analisi effettuate sui reperti campionati non hanno offerto tracce marcate di un’eredità genetica di origine vichinga – ha spiegato il prof. Pasquale Favia – Questo dato tende a confermare, allo stato attuale delle ricerche, il quadro prefigurato sulla base delle fonti storico-documentarie, che portano a ipotizzare una presenza normanna nel Mezzogiorno d’Italia, rilevante sul piano istituzionale e culturale ma contenuta dal punto di vista demografico. Ciò non sminuisce assolutamente l’importanza di essere stati coinvolti in una ricerca internazionale estremamente complessa e di alto profilo che apre una nuova stagione di ricerche in Capitanata. Ci si pone, infatti, in prospettiva, l’obiettivo di fare di queste prime analisi del DNA dedicate alla popolazione medievale daunia, un punto di partenza per più sistematiche e intensive indagini sul patrimonio genetico regionale”.

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