LATROFA FRANCESCO

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LATROFA FRANCESCO

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Bari, 12 giugno 1964

Endocrinologo laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bari con il massimo dei voti, specializzato a Pisa e perfezionato a Los Angeles; docente all’Università di Pisa, Capo Reparto dell’U.O. Endrocrinologia dell’Azienda ospedaliera-universitaria Pisana, docente del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università degli Studi di Pisa.  La sua ricerca è incentrata sulle patologie della tiroide, in particolare quelle autoimmuni (tiroidite di Hashimoto e morbo di Basedow) e tumorali. Si è particolarmente interessato agli autoanticorpi diretti contro la tireoglobulina, uno dei principali autoantigeni tiroidei.

Nato a Bari il 12 giugno del 1964, è sposato e ha tre figli. Si è diplomato presso il Liceo Scientifico Enrico Fermi di Triggiano e si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bari con il massimo dei voti. Successivamente ha frequentato la Scuola di Specializzazione in Endocrinologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa, dove si è specializzato con il massimo dei voti.

Dal 2000 al 2003 ha svolto la sua attività come Post Doc Researcher presso l’Autoimmune Disease Unit, Cedars Sinai Medical Center, UCLA School of Medicine, Los Angeles, California.

Nel 2004 ha ottenuto un contratto per lo svolgimento di attività di ricerca e didattica nell’ambito dell’operazione “Rientro Cervelli”, presso il Dipartimento di Endocrinologia e Metabolismo e la Facoltà di Medicina dell’Università di Pisa.

A settembre 2015 ha assunto l’incarico di Professore Associato in Endocrinologia presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Pisa, dove svolge attività didattica nei Corsi di Laurea e nella Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, di cui è vicedirettore.

La ricerca di Francesco Latrofa è incentrata sulle patologie della tiroide, in particolare quelle autoimmuni (tiroidite di Hashimoto e morbo di Basedow) e tumorali. Si è particolarmente interessato agli autoanticorpi diretti contro la tireoglobulina, uno dei principali autoantigeni tiroidei. Nella sua tesi di specializzazione, pubblicata sulla rivista Annals of Internal Medicine, ha dimostrato che per ottenere la scomparsa degli autoanticorpi diretti contro la tiroide è necessaria l’eliminazione completa dello stimolo antigenico costituito dalla tiroide stessa. Altri studi hanno riguardato il morbo di Basedow e in particolare gli autoanticorpi che lo caratterizzano, quelli diretti contro il recettore del TSH. Il rapporto tra autoimmunità tiroidea e il carcinoma della tiroide e l’oftalmopatia basedowiana (il coinvolgimento delle strutture orbitarie nel corso del morbo di Basedow) sono altri argomenti di interesse. Un più recente settore di ricerca è costituito dagli eventi avversi endocrinologici in corso di terapia con gli inibitori del check-point immunitario, farmaci che trovano applicazione sempre più ampia in campo oncologico. Con il suo gruppo ha inoltre pubblicato il primo caso al mondo di tiroidite subacuta in corso di infezione da SARS-CoV-2. L’articolo, pubblicato a fine maggio 2020, ha avuto una risonanza mondiale, anche su riviste non specialistiche.

Nel corso della sua attività Francesco Latrofa è stato allievo del Prof. Aldo Pinchera a Pisa, del Prof. Basil Rapoport e della Prof.ssa Sandra Melissa McLachlan a Los Angeles. Tra i suoi mentori vi sono il Prof. Luca Chiovato e il Prof. Paolo Vitti. Nel corso degli anni ha collaborato con Gregorio Chanzelbak a Los Angeles, Ferruccio Santini, Michele Marinò, Massimo Tonacchera e Rossella Elisei a Pisa, con il Prof. Stefano Mariotti dell’Università di Cagliari, con Mario Rotondi dell’Università di Pavia, con Francesca Coscia dello Human Technopole di Milano, con Patrizio Caturegli della The Johns Hopkins University School of Medicine, Baltimora e con Yuji Nagayama della Nagasaky University.

Oltre al già citato Annals of Internal Medicine, Francesco Latrofa è autore di lavori su Journal of Clinical Investigation, Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, Endocrine Related Cancer, Thyroid, Best Practice & Research Clinical Endocrinology and Metabolism, Frontiers in Endocrinology, Clinical Endocrinology, Clinical & Experimental Immunology e Journal of Endocrinological Investigations.

È inoltre autore di capitoli di libri internazionali quali la seconda e la terza edizione dell’”Oxford Textbook of Endocrinology and Diabetes”, Oxford University Press, 2011 e 2022, l’”Autoimmune diseases in Endocrinology”, The Humana Press Inc, Totowa, NJ, USA, 2008, il “Thyroid diseases”, CRC Press, Taylor and Francis Group, Boca Raton, FL, USA, 2012 e il “Thyroid diseases”, Series “Endocrinology”, Springer International Publishing AG, 2018. Ha collaborato al “Nuovo Roversi, Diagnostica e Terapia” Ariete Salute Editore, 1998 ed è stato uno degli editori del libro “Ipotiroidismo”, Mediserve, Milano-Firenze-Napoli, 2009.

Svolge attività di referaggio per numerose riviste quali il Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, il Thyroid, il Journal of Endocrinological Investigation ed è editor di Frontiers in Endocrinology.

È affiliato all’Endocrine Society, alla European Society of Endocrinology, all’American Thyroid Association, all’European Thyroid Association, alla Società Italiana di Endocrinologia (di cui ha coordinato la Sezione Toscana) e all’Associazione Italiana della Tiroide.

È stato incluso nella 7a e 8a edizione del Marquis Who’s Who in Medicine and Healthcare (2009-2010 e 2011), nella 11a edizione del Marquis Who’s Who in Science and Engineering (2011-2012) e nella 30a edizione del Marquis Who’s Who in the World (2013).

 

Pubblicazioni più significative:

  • Brancatella A et al, Is Subacute Thyroiditis an Underestimated Manifestation of SARS-CoV-2 Infection? Insights From a Case Series. J Clin Endocrinol Metab. 2020 Oct 1;105(10)
  • Brancatella A et al, Subacute Thyroiditis After Sars-COV-2 Infection. J Clin Endocrinol Metab. 2020 Jul 1;105(7).
  • Ricci D et al, The Detection of Serum IgMs to Thyroglobulin in Subacute Thyroiditis Suggests a Protective Role of IgMs in Thyroid Autoimmunity. J Clin Endocrinol Metab. 2020 Jun 1;105(6)
  • Brancatella A et al, Graves’ Disease Induced by Immune Checkpoint Inhibitors: A Case Report and Review of the Literature. Eur Thyroid J. 2019 Jul;8(4):192-195
  • Latrofa F et al, Effect of Thyroglobulin Autoantibodies on the Metabolic Clearance of Serum Thyroglobulin. Thyroid. 2018 Mar;28(3):288-294
  • Latrofa F et al, Significance of low levels of thyroglobulin autoantibodies associated with undetectable thyroglobulin after thyroidectomy for differentiated thyroid carcinoma. Thyroid 2016 Jun;26(6):798-806
  • Latrofa F et al, Thyroglobulin autoantibodies switch to IgG1 and IgG3 subclasses and preserve their restricted epitope pattern after 131I treatment for Graves’ hyperthyroidism: the activity of autoimmune disease influences subclass distribution but not epitope pattern of autoantibodies. Clin Exp Immunol 2014 Dec;178(3):438-46
  • Latrofa F et al, Iodine contributes to thyroid autoimmunity in humans by unmasking a cryptic epitope on thyroglobulin. J Clin Endocrinol Metab 2013 Nov;98: E1768-1774
  • Latrofa F et al, Thyroglobulin autoantibodies in patients with papillary thyroid carcinoma: comparison of different assays and evaluation of causes of Discrepancies. J Clin Endocrinol Metab 2012 Nov;97(11):3974-82
  • Latrofa F et al, Lymphocytic thyroiditis on histology correlates with serum thyroglobulin autoantibodies in patients with papillary thyroid carcinoma: impact on detection of serum thyroglobulin. J Clin Endocrinol Metab 2012 July;97(7): 2380-2387
  • Latrofa F et al, Characterization of thyroglobulin epitopes in Sardinian adults and juveniles with Hashimoto’s thyroiditis: evidence against a major effect of age and ethnicity on B-cell epitopes. Clin Endocrinol (Oxf); 2010 Jul;73(1):110-3
  • Latrofa F et al, Characterization of thyroglobulin epitopes in patients with autoimmune and non-autoimmune thyroid disease using recombinant human monoclonal thyroglobulin autoantibodies. J Clin Endocrinol Metab 2008 Feb;93(2):591-6
  • Latrofa F et al, Human monoclonal thyroglobulin autoantibodies: epitopes and immunoglobulin genes. J Clin Endocrinol Metab, 2004 Oct; 89(10):5116-23
  • Latrofa F et al, Affinity enrichment of thyrotropin receptor autoantibodies from Graves’ patients and normal individuals provides insight into their properties and possible origin from natural antibodies. J Clin Endocrinol Metab 2004 Sep; 89(9):4734-45
  • Chiovato L, Latrofa F et al, Disappearance of humoral thyroid autoimmunity after complete removal of thyroid antigens. Ann Intern Med 2003 Sep 2;139 (5 Pt 1):346-51 (equal contribution by Chiovato L. and Latrofa F.)
  • Chen CR et al, The thyrotropin receptor autoantigen in Graves disease is the culprit as well as the victim. J Clin Invest 2003 Jun;111(12):1897-904
  • Latrofa F et al, Thyroglobulin-thyroperoxidase autoantibodies are polyreactive, not bispecific: analysis using human monoclonal autoantibodies. J Clin Endocrinol Metab 2003 Jan;88(1):371-8
  • Chazenbalk GD et al, Thyroid-stimulating autoantibodies in Graves disease preferentially recognize the free A subunit, not the thyrotropin holoreceptor. J Clin Invest 2002 Jul;110(2):209-17

https://www.ao-sa.toscana.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2864:danni-alla-tiroide-provocati-dal-coronavirus-studio-documenta-il-primo-caso-al-mondo&catid=216&Itemid=131

Danni alla tiroide provocati dal coronavirus, studio documenta il primo caso al mondo

Mercoledì, 03 Giugno 2020

Uno studio degli endocrinologi dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana e dell’Università di Pisa ha documentato il primo caso al mondo di tiroidite subacuta provocato dal coronavirus.

Il lavoro pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, rivista della Società americana di endocrinologia ha come primo autore Alessandro Brancatella, medico specialista in endocrinologia e dottorando di ricerca, insieme alla biologa Debora Ricci, agli specializzandi Nicola Viola e Daniele Sgrò, a Ferruccio Santini, professore associato di endocrinologia e direttore dell’unità operativa Endocrinologia 1, e a Francesco Latrofa, professore associato di endocrinologia.
Il caso riguarda una giovane donna che ha avuto un attacco di tiroidite subacuta, una patologia infiammatoria della tiroide, subito dopo essere guarita spontaneamente dal coronavirus. Nello specifico la donna aveva fatto dei controlli alla tiroide un mese prima di ammalarsi di Covid-19 e la sua tiroide era risultata perfettamente funzionante.

“Ci sono molte prove sono a sostengo dell’eziologia virale o post virale della tiroidite subacuta – spiega Francesco Latrofa – negli anni, diversi virus sono stati associati a questa malattia, anche se ad oggi non era mai stato descritto nessun caso provocata da coronavirus”.
La tiroidite subacuta è caratterizzata da dolore al collo molto intenso, febbre e malessere e sintomi legati all’eccesso di ormoni tiroidei circolanti, come sudorazione, tachicardia ed insonnia. Per quanto riguarda la paziente in questione la malattia è stata trattata con successo con i glucocorticoidi.

“Abbiamo ritenuto importante condividere con la comunità scientifica il caso di questa paziente – conclude Francesco Latrofa – con oltre 5 milioni di pazienti infettati in tutto il mondo è molto probabile che altri casi di tiroidite subacuta da coronavirus vengano alla luce”.

nella foto, da sinistra: Francesco Latrofa, Ferruccio Santini e Alessandro Brancatella

[fonte: ufficio stampa Unipi]

https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/salute/20_maggio_25/covid-danneggia-anche-tiroide-scoperta-un-medico-barese-c6b94df0-9e7a-11ea-b6b7-decbd4c5d31d.shtml

 

SCIENZA

Il Covid danneggia anche la tiroide

La scoperta è di un medico barese

Il professor Francesco Latrofa, docente a Pisa, ha rilevato il primo caso al mondo.
«I medici dovrebbero essere avvertiti sulla possibilità di questo problema aggiuntivo»

di Francesco Strippoli

L’infezione da Covid-19 provoca conseguenze anche alla tiroide. L’università di Pisa ha osservato il primo caso al mondo di tale genere di ripercussione. Il professore che ha firmato il report è barese. Si chiama Francesco Latrofa, 56 anni, laureato a Bari, specializzato a Pisa, perfezionato a Los Angeles, fa la spola tra la Puglia e la Toscana.

Il docente ha scritto un articolo per Endocrine news, organo ufficiale della società internazionale di Endocrinologia (Endocrine society).

L’articolo è di pochi giorni fa. «Abbiamo documentato – scrive Latrofa sulla rivista – il primo caso di tiroidite subacuta dopo una infezione da Sars-Cov-2. I medici dovrebbero essere avvertiti sulla possibilità di questa manifestazione clinica aggiuntiva correlata al Covid-19».

La vicenda ha riguardato una ragazza toscana di 18 anni che alcune settimane fa era stata contagiata dal padre. Completamente ristabilita dall’infezione da Covid, è risultata negativa al doppio tampone per la ricerca del virus. Tuttavia dopo pochi giorni, ha cominciato ad accusare altri sintomi. È tornata all’ospedale di Pisa con dolori al collo e alla tiroide, febbre e tachicardia (aumento della frequenza cardiaca). È stata visitata e poi sottoposta ad analisi: le è stata diagnosticata una tiroidite subacuta (cioè l’infiammazione della tiroide) che è stata subito curata dai medici. Ora si è pienamente ristabilita.

La domanda che viene naturale: perché correlare la tiroidite al Covid? Non era possibile che la ragazza ne soffrisse già prima? «No – spiega Latrofa – perché casualmente un mese prima dell’infezione, la 18 enne era stata sottoposta ad esami (prescritti dal medico di base) e la sua tiroide era risultata perfettamente funzionante». Dunque, prosegue il professore barese su Endocrine news, «a causa dell’associazione cronologica delle situazioni, Sars-Cov-2 può essere considerato responsabile dell’insorgenza della tiroidite subacuta».

Perché è importante la correlazione individuata a Pisa? «I medici – dice Latrofa – devono saperlo: normalmente la tiroidite subacuta è una malattia facilmente controllabile, ma può dare problemi al cuore soprattutto agli anziani. Dunque conoscere questo aspetto, legato al Covid, può aiutare nelle terapie».

Con il docente barese hanno firmato il report il professor Ferruccio Santini (direttore dell’unità operativa Endocrinologia 1 a Pisa), il dottorando Alessandro Brancatella, la biologa Dobora Ricci e i medici specializzandi Nicola Viola e Daniele Sgrò.

25 maggio 2020

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