METTA FAMIGLIA E STUDIO LEGALE

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METTA FAMIGLIA E STUDIO LEGALE

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Nell’intento di aggiornare la storia delle famiglie più illustri di Puglia” tra cui quella di Giacomo Metta, si riprende la narrazione fatta da Renato Angiolillo, nel I Volume del libro “Puglia D’Oro” del 1936, riedito nel 2008 su iniziativa della “Fondazione Carlo Valente Onlus” (Edizioni Giuseppe Laterza), dal matrimonio di Nicola con la figlia del Cav. Vincenzo Pesante di Sansevero, Filomena.

Molte furono le attività ed i ruoli che Nicola rivestì durante la sua vita professionale di avvocato iniziata nel 1923.  Esercitò sempre con estrema passione e profonda dedizione la sua attività; nella vita sociale e professionale, si distinse per i suoi elevati valori morali e la sua notevole preparazione, che gli fecero guadagnare ben presto la stima di magistrati e colleghi.

Nel corso della sua carriera conseguì numerosi e lusinghieri successi, dapprima nel campo penale, difensore impegnato in importanti processi di rilevanza nazionale e, successivamente, anche in quello civile. Nel 1975, con decreto del Guardasigilli della Repubblica, fu insignito del Diploma di Secondo Grado al merito della Redenzione Sociale, per i servizi e meriti particolari riconosciutigli nell’opera di emenda, rieducazione e riabilitazione dei detenuti, dei minorenni disadattati e per l’assistenza prestata ai carcerati liberati che si dovevano reinserire nella società.

Per il ruolo attivo avuto nella società gli furono conferite anche le onorificenze civili di Cavaliere, Cavaliere Ufficiale, Commendatore e Grand’Ufficiale della Repubblica Italiana.

Nel campo socio-giudiziario, Nicola svolse un’intensa e feconda attività associativa, rendendosi promotore di alcune tra le più importati associazioni.

Fu Socio Fondatore e Consigliere del Circolo Giuridico di Bari nonché dell’Unione degli Avvocati d’Italia (U.D.A.I.); fu Socio Fondatore e Presidente del Comitato di Azione tra Avvocati e Magistrati presso il Tribunale di Bari, nonché del Congresso Giuridico Italo-Jugoslavo, svoltosi a Bari dal 13 al 16 maggio del 1966.

Dotato di un grande senso di rispetto ed amore verso il Padre, nel 1969, in occasione del suo decesso, volle onorare la memoria del Padre istituendo, con il patrocinio del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari, il “Premio Avvocato Giacomo Metta” in favore di quei giovani avvocati e magistrati che, nel loro primo decennio di professione, si fossero distinti per preparazione giuridica e probità professionale.

Il premio veniva assegnato a chi veniva selezionato in base ad indicazioni che provenivano dagli stessi Magistrati ed Avvocati del Foro barese, in base ad una capillare e approfondita indagine.  Destinatari del Premio sono stati Magistrati che successivamente hanno rivestito e rivestono ruoli fondamentali nella Magistratura ed Avvocati che sono emersi nella professione per la loro preparazione giuridica.

Nicola scrisse è pubblicò alcuni volumetti contenenti la saggezza e l’ironia di chi vive esperienze profonde e significative, spesso trasmesse attraverso il racconto di aneddoti curiosi. Tra questi: “La mia Toga”, “Ricordi” e “Meditazioni”.

Ebbe cinque figli di cui due, Giacomo (1929) ed Aurelio Augusto (1943), hanno proseguito la tradizione familiare esercitando la professione di avvocato in Bari, il primo dal 1955 ed il secondo dal 1972.

Nicola Metta morì il 18 dicembre del 1978, non senza aver trasferito ai figli le sue doti morali e sapienziali e questi, in segno di rispetto ed amore, vollero continuare la tradizione del “Premio Avvocato Giacomo Metta”, oltre che in memoria del nonno anche del padre, con il “Premio Avvocati Giacomo e Nicola Metta”.

Giacomo, si è distinto tra gli avvocati del Foro civile e penale per la sua profonda preparazione, l’ineccepibile deontologia e l’intensa dedizione alla professione, che esercita da oltre sessant’anni, con riconoscimento pubblico da parte dell’Ordine degli Avvocati.

Ha partecipato attivamente alla vita giudiziaria, anche attraverso quella associativa, infatti è stato Socio Fondatore e Consigliere del “Movimento Avvocati e Procuratori” e dell’ “Associazione Italiana dei Giovani Avvocati” (A.I.G.A.), nonchè Socio Fondatore dell’U.D.A.I. e del Circolo Giuridico; è attualmente socio della Scuola Forense di Bari.

Nel campo sociale è stato socio del Rotary Club ed è stato insignito del titolo Paul Harris Yellow, attribuito “in segno di apprezzamento e riconoscenza per suo tangibile e significativo apporto nel promuovere una migliore comprensione reciproca e amichevoli relazioni tra i popoli di tutto il mondo”.

Ha sposato Mariantonietta Santoro, Vice Questore Primo Dirigente presso la Questura di Bari, insignita, per merito della attività svolta con particolare professionalità, delle onorificenze civili di Cavaliere e Cavaliere Ufficiale.

Aurelio Augusto, chiamato Elio, nel corso della sua carriera si è distinto tra gli avvocati del Foro civile per la dedizione alla professione e la profonda preparazione giuridica ed il rispetto delle norme deontologiche.

Anch’egli, molto attivo nel campo giudiziario attraverso la vita associativa, è stato Rappresentante dei Praticanti e Procuratori dell’Associazione U.D.A.I., Consigliere del Consiglio dell’Ordine di Bari con l’incarico di Tesoriere (dal 1989 al 1991), Socio Fondatore e Segretario della Camera Civile, Socio Fondatore del “Centro Studi sul Risanamento delle Imprese in Crisi”, Socio, nonché componente del Consiglio di Amministrazione della Scuola Forense di Bari, Socio Fondatore e componente del Consiglio Direttivo dell’Associazione per l’Arbitrato (A.p.A.) e componente della Camera Arbitrale presso la Camera di Commercio di Bari.

Nel campo sociale è Socio del Rotary Club dove ha ricoperto la carica di Presidente ed è stato insignito per quattro volte del titolo Paul Harris Fellow; è stato socio Fondatore e Presidente del “Comitato delle Libertà: Apulia” nonché Presidente dell’Associazione “Persone e Politica”.

Elio ha sposato Anna Maria Bassi, chiamata Ninì, insegnante prima ed imprenditrice poi, in quanto dal 2002 gestisce un agriturismo in Conversano, realizzato in un’antica casa di famiglia, già casino di caccia dei Conti Acquaviva d’Aragona,

Masseria Montepaolo in Conversano, già casino di caccia dei Conti Acquaviva d’Aragona

Dall’unione di Elio e Anna Maria Bassi, sono nati quattro figli i quali, che proseguendo la tradizione familiare, esercitano la professione forense nello studio di famiglia, ognuno in una branca diversa del diritto, mostrando il loro impegno anche in ambito sociale.

Maria Serena (1972) ha conseguito la laurea in giurisprudenza cum laude e successivamente la specializzazione in Diritto ed Economia delle Comunità Europee. È avvocato dal 1998 ed è esperta nel diritto amministrativo. Ha conseguito il dottorato di ricerca in “Pubblica Amministrazione dell’Economia e delle Finanze” nel settore amministrativo. È Socia della Camera Amministrativa Distrettuale di Bari ed attualmente è membro della Commissione Atti e Regolamenti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari.

Ha sposato il noto giornalista Domenico Castellaneta ed ha avuto quattro figli.

Nicola Maria (1975) ha conseguito la laurea in giurisprudenza cum laude e successivamente ha frequentato il Corso di perfezionamento in Diritto Tributario dell’Impresa presso l’Università Commerciale L. Bocconi in Milano. È avvocato dal 2000 e, dopo una lunga esperienza professionale svolta a Roma nel settore internazionale, dedica la propria attività forense principalmente in questo settore.

Ha coltivato l’approfondimento scientifico, conseguendo il dottorato di ricerca in “Pubblica Amministrazione dell’Economia e delle Finanze” nel settore tributario, presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bari. Ha scritto alcuni articoli pubblicati su riviste giuridiche.

Ha svolto il servizio militare come ufficiale nel Corpo della Guardia di Finanza a Roma ove ha ricevuto un Encomio per l’attività svolta nel progetto di ristrutturazione contabile ed amministrativa del Fondo Assistenza dei Finanzieri (F.A.F.).

In campo sociale è stato Presidente del Rotaract Club Monterotondo (Roma), Socio Fondatore dell’Associazione no-profit “Amitié Sans Frontières Roma” e della Camera di Commercio Italo-Irlandese in Bari, ove ha ricoperto la carica di Vicepresidente.

Ha sposato Adrienne Wales Stranere, cittadina statunitense ed ha avuto tre figli.

Federica (1979) ha conseguito la laurea in giurisprudenza cum laude e successivamente quella in diritto canonico con la summa cum laude presso l’Università Pontificia Lateranense in Roma. Dal 2004 esercita la professione di avvocato canonista presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale Pugliese e Beneventano. Nel 2005 ha conseguito il titolo di avvocato e nel 2008 quello di Avvocato della Rota Romana, risultando una delle più giovani al mondo. Si dedica al diritto civile ed in particolare al settore della famiglia. È Socia dell’U.D.A.I. e dell’Associazione Canonistica Italiana.

Ha sposata l’architetto Francesco Sinisi ed ha avuto due figli

Jacopo (1980), laureato in giurisprudenza cum laude, ha conseguito il titolo di avvocato nel 2007. Si interessa al diritto civile e, in ambito sociale, nonostante la sua giovane età, ha sviluppato un’intensa attività associativa, ricoprendo la carica di Presidente del Rotaract Club Bari, ove è stato anche insignito del titolo Paul Harris Fellow. È Socio Fondatore dell’Associazione “Bari Joung Onlus” e dell’Associazione “IMDIR” (Improvement Directoris). È socio del Rotary Bari Mediterraneo, dove ha ricoperto la carica di Presidente ed è stato insignito della Paul Harris Fellow. Ha sposato Maurizia Falcone, avvocato, ed ha avuto due figli.

Seguono la vocazione forense nel campo civile con grande professionalità ed ineccepibile deontologia i nipoti di Nicola Metta, Maria Luisa Nitti, figlia di Nicla, Giacomo Metta figlio di Vincenzo e Mario Pastore figlio di Giovanna.

Nel 2017 lo Studio Legale Metta ha festeggiato il lusinghiero traguardo dei 130 anni di professione forense dal suo fondatore Giacomo Metta nel 1897, con una lectio magistralis tenuta dal Prof. On. Luciano Violante Presidente emerito della Camera dei deputati nell’Aula Magna della Corte di Appello di Bari con la partecipazione di numerosi magistrati, avvocati ed amici.

Aggiornamento della scheda “GIACOMO METTA” di “Puglia d’Oro” di Renato Angiolillo Vol.  I 1° ed.  1936, Laterza & Polo pag. 143 e della ristampa dei tre volumi curata dalla Fondazione Carlo Valente onlus, edizione Giuseppe Laterza, Prima edizione marzo 2008, Prima Ristampa novembre 2018, pag. 159. Vedi volume storico

NOTIZIARIO DELLA FONDAZIONE CARLO VALENTE ONLUS – N. 5 del 2 semestre 2010

Il concorso Puglia d’Oro felice connubio tra cultura, identità regionale e solidarietà

Nel corso di una riunione del Rotary Club Bari Ovest sul tema “I valori della memoria storica pugliese” con l’intervento di Lino Patruno ed Aurelio Valente sono stati premiati i giovani che hanno partecipato al Concorso letterario “Puglia d’Oro” riservato ai giovani, organizzato dalla Fondazione Carlo Valente onlus per l’aggiornamento delle storie delle famiglie riportate nella ricerca storica curata dal grande giornalista Renato Angiolillo nella seconda metà degli anni ’30.

Con questa iniziativa la Fondazione Carlo Valente ha ridato vita ad un progetto ambizioso: cercare le radici dell’identità pugliese e della sua storia attraverso la riscoperta delle Famiglie che hanno contribuito a dare vita alla realtà regionale, con una specifica attenzione alle vicende degli anni Trenta, anni molto particolari dal punto di vista politico e culturale.

Nel leggere le diverse storie di CULTURA comprendono come queste famiglie hanno lasciato un segno ed hanno contribuito a formare il percorso delle vicende regionali.

Con il progetto culturale “Puglia d’Oro”, anche attraverso il concorso per aggiornare la ricerca storica, la Fondazione ha voluto contribuire concretamente a stimolare i giovani alla conoscenza ed alla valorizzazione della memoria storica e dell’identità regionale. Per questo obiettivo – come illustrato da Lino Patruno nel suo intervento – occorre approfondire la conoscenza delle famiglie pugliesi che hanno fatto la storia della nostra terra meridionale nella prima metà del Novecento. Famiglie che hanno anche alimentato la cultura della nostra Puglia, inciso nello sviluppo economico creando lavoro e ricchezza. Per la stessa ragione e con la medesima ottica va riletta la storia del nostro Sud dopo l’unificazione dell’Italia, partendo dall’esame delle testimonianze del vissuto e delle attività degli esponenti illuminati della collettività pugliese.

Come è stato illustrato dalla prof. Enrica Di Ciommo nel suo intervento, “nel nostro tempo in cui predomina la velocità, e tutto si consuma dall’oggi al domani, il senso e l’importanza della memoria rischia di disperdersi. Ormai viviamo tutti in un perenne presente, in cui il passato appare un residuo di cui liberarsi. È questo un grave errore, poiché perdere le proprie radici significa votarsi all’inconsistenza, alla vaghezza, al nulla. La storia rappresenta la vera cultura di un popolo e di un Paese. Essa è la grande e preziosa eredità che trasmettiamo ai nostri figli.

Con il concorso letterario la Fondazione ha voluto intraprendere un progetto culturale che possa consentire ai nostri giovani di conoscere più da vicino le vicende della nostra storia e di rintracciare, quindi, attraverso i ricordi i fondamenti di una identità regionale in divenire”.

Da parte del Presidente del Rotary Club Bari Ovest dr. Alfredo Polito e dal Rappresentante del Governatore Michele Simone sono stati espressi apprezzamenti per gli interventi del dr. Lino Patrono e della prof. Enrica Di Ciommo ed un sincero ringraziamento all’amico Aurelio Valente per avere voluto questa iniziativa e per avere, con passione, dato vita alla Fondazione che nel ricordo del giovane Carlo, promuove lo sviluppo dello sport, in collaborazione con le associazioni sportive, per realizzare aggregazione sociale, per combattere la solitudine e la fragilità psicologia dei giovani, e per costruire una feconda integrazione tra cultura, sport e solidarietà sociale.

Incontro Rotary Club Bari Ovest da sinistra Simone, Valente, Polito e Patruno

 

I giovani premiati dal dr. Lino Patruno sono l’Avv. Federica Metta per i significativi aggiornamenti delle vicende, descritte con viva partecipazione, riguardanti la sua famiglia, dal capostipite, il bisnonno Avv. Giacomo Metta, attraverso i diversi rami sviluppatisi, dalla comune matrice, nella prosecuzione dell’attività forense, ininterrottamente dal 1887, come iniziato dagli antenati avvocati presenti nella rassegna “Puglia d’Oro” curata da Renato Angiolillo.

Lino Patruno premia Federica Metta

 

Altro premio è stato consegnato al dr. Antonio Desiati per la presentazione dell’aggiornamento puntuale e documentato riguardante la famiglia Amati originaria di Cisternino, quale genuino interesse alle vicende storiche di una delle famiglie pugliesi più in vista già negli anni ’30 con un forte legame nella valorizzazione delle terre, testimoniata ancora oggi dalle magnifiche masserie, preziosi gioielli costruttivi, splendidamente descritti da Angiolillo.

I due giovani premiati, nel raccontare il lavoro di ricerca svolto, hanno manifestato un sincero ringraziamento alla Fondazione per l’opportunità loro concessa di ripercorrere le storie familiari, che hanno stimolato il loro interesse, attraverso uno sforzo di sintonia ideale ed una immedesimazione nella realtà socioculturale a quelle descritte dal grande personaggio, Renato Angiolillo, ferme alla seconda metà degli anni ’30.

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