COSSU ALDO

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COSSU ALDO

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Cagliari 1922 – Bari 2005

Il matematico rettore

‘‘Acuto, profondo e tecnicamente raffinato’’: così Aldo Cossu è stato recentemente definito dalla Prof.ssa Maria Pastore. “Era un docente preparatissimo e in grado di risultare molto chiaro agli studenti. Durante le lezioni non voleva essere disturbato da nessuno e a volte faceva chiudere a chiave la porta dell’aula. Molto esigente agli esami, amante della precisione, mai ingiustamente severo, non di rado concedeva voti alti. Sceglieva personalmente gli studenti che si sarebbero laureati con lui, proponendo loro un argomento”, con queste parole lo ricorda la Prof.ssa Maria Falcitelli.
Il matematico che fu per quasi dieci anni rettore dell’Università di Bari non era barese. Anzi non era neanche pugliese. Aldo Cossu era infatti nato a Cagliari nel 1922, dove si era laureato in Scienze matematiche nel ’46. Assistente di Geometria a Bologna, dopo due aveva assunto vari incarichi di insegnamento di discipline geometriche presso l’Università di Bari. … La città adriatica da quel momento in poi sarebbe diventata la “sua”.
Nel 150 ottenne la libera docenza di Geometria, svolgendo sin da subito un’intensa attività di ricerca: si occupò in particolare di problemi geometria combinatoria e di geometria differenziale, in collegamento con i gruppi coordinati a Roma da Enrico Bompiani (1889-1975) e Beniamino Segre (1903-77). Nel ‘62 vinse il concorso alla cattedra di Geometria presso la Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università di Cagliari, decidendo poi di ritornare l’anno successivo a Bari. Qui già nel ‘63 gli veniva affidata dalla Facoltà la direzione dell’Istituto di Geometria; uomo di istituzioni, mantenne l’incarico fino all’82.
I risultati scientifici da lui conseguiti, in particolare nella geometria combinatoria, ebbero risonanza internazionale, specie presso la Scuola Ungherese. In particolare dimostrò in maniera sintetica ed elegante un famoso teorema di Segre per il quale ogni ovale di un piano di Galois è una conica. Altrettanto importante è la dimostrazione di non esistenza di (k,3)-archi massimali nel piano di Galois di ordine 9. Quest’ultimo risultato sarebbe stato spesso citato in lavori di autori successivi per le sue rilevanti implicazioni. Oggi la geometria su campi di Galois costituisce una delle aree più vaste ed importanti della geometria combinatoria. L’ambito di ricerca ha infatti interessato molti studiosi non solo per la bellezza dei risultati conseguiti e l’eleganza dei metodi impiegati, ma anche e soprattutto per le svariate applicazioni in molti campi della matematica e delle disciplini affini, come la statistica, la teoria dei codici e la teoria dei giochi.
Nel campo della geometria differenziale, contemporaneamente ed indipendentemente dalla Scuola Giapponese, Cossu ottenne risultati di rilievo nello studio delle connessioni lineari associate ad una struttura quasi complessa su una varietà differenziabile. Partendo dalla definizione di connessione tensoriale (estensione della connessione affine), data da Bompiani nel 1946, egli definì “una nuova operazione per i tensori doppi controvarianti” e determinò “gli enti geometrici collegati ad una connessione tensoriale, aventi una certa omologia con gli enti geometrici (torsione, curvatura, etc.) che rimangono intrinsecamente definiti da una ordinaria connessione affine”, come egli stesso avrebbe detto in Alcune osservazioni sulle connessioni tensoriali (1955). A lui si devono, inoltre, le nozioni di derivazioni di ordine superiore e di connessioni tensoriali di specie qualunque, anche nel contesto del fibrato dei riferimenti e di fibrati principali in generale.
Nel ’69 fu eletto preside della Facoltà di Scienze, responsabilità che conservò fino al ’91. Numerosi ed importanti furono i risultati conseguiti durante la sua presidenza, che coincise con un periodo di rinnovamento dell’università italiana. Nel 1970-71 sostenne l’istituzione del corso di laurea in Scienze dell’Informazione, secondo in Italia, dopo quello di Pisa; promosse inoltre la realizzazione, a titolo sperimentale, dei consigli di corso di laurea e di aggregazioni a carattere dipartimentale di vari istituti. Dall’81all’84 fu anche membro del comitato consultivo del CUN (Consiglio Universitario Nazionale) per le Scienze matematiche presso il Ministero della Pubblica Istruzione. Negli stessi anni, come presidente della Commissione di Ateneo, diede impulso alle trasformazioni dell’Università barese con la costituzione dei dipartimenti, di centri interdipartimentali ed interuniversitari di ricerca nonché di centri interdipartimentali di servizi.

Fu attento alle esigenze del decentramento dell’Università di Bari e favorì la creazione e lo sviluppo di nuovi atenei in Puglia e Basilicata. Dal ’68 al ’72, nella fase istitutiva dell’Università di Lecce, assolse il compito di dirigerne il neonato Istituto di Matematica. Dall’83 all’85 fece parte, quale rappresentante del Ministro della Pubblica Istruzione, del Comitato ordinatore della Facoltà di Scienze dell’Università della Basilicata, assumendovi la carica di direttore dell’Istituto di Matematica. Sempre nella veste di preside, dall’86 al ’90 promosse l’attivazione del corso di laurea in Scienze Ambientali di Taranto. Dal novembre 1991 fino all’ottobre 2000 fu rettore dell’Università di Bari, guidandola nella cruciale fase del passaggio al regime di autonomia e portando la sede distaccata di Foggia al rango di Università autonoma. Fu membro di molte società e di accademie scientifiche nonché dei consigli scientifici di riviste matematiche. Chiunque abbia visto il Prof. Cossu non può non ricordare il papillon sapientemente annodato che contraddistingueva il suo look. Chi invece l’ha conosciuto meglio, come i suoi colleghi, ricorda una delle sue più grandi passioni: la pesca. Appena poteva, volava in Sardegna, la sua terra natia, concedendosi lunghe escursioni in barca.
Negli ultimi vent’anni, nonostante i suoi impegni da rettore, seguì oltre cinquanta studenti nel lavoro conclusivo di preparazione di tesi e tesine. La Prof.ssa Pastore, che fu sua alunna, ricorda “i lunghi pomeriggi trascorsi con Cossu a correggere la tesi di laurea. A fine serata mi accompagnava anche alla fermata dell’autobus”. In oltre quarant’anni di insegnamento Cossu avviò all’attività di ricerca numerosi allievi, molti dei quali oggi professori di ruolo dell’Università di Bari, del Politecnico di Bari e dell’Università di Lecce. Tra questi i docenti Oriella Amici, Claudio Di Camite, Luigia Di Terlizzi, Maria Falcitelli, Giannangelo Luisi, Anna Maria Pastore, Grazia Ragusa, Luigia Rella. Si può affermare che Cossu abbia avviato a Bari la scuola della geometria. Il matematico (ex)rettore venne a mancare il 24 aprile 2005.

Antonella Azzone

Da Scienziati di Puglia (a cura di) Francesco Paolo De Ceglia, Adda Editore, 2007 pag. 579-580

Cenni bibliografici

Letteratura primaria:

Su una notevole classe di varietà a connessione affine, «Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei», VIII (1950), pp. 208-12.

Alcune osservazioni sulle connessioni tensoriali, «Rendiconti di Matematica e delle sue applicazioni», 14 (1955), pp. 373-90.

Una particolare classe di connessioni tensoriali, «Rendiconti di Matematica e delle sue applicazioni», 15 (1956), pp. 190-210.

Movimenti in una varietà a connessione tensoriale, «Rendiconti di Matematica e delle sue applicazioni», 16 (1957), pp. 58-73.

Sulle ovali in un piano proiettivo sopra un corpo finito, «Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei», VIII (1960), pp. 342-44.

Su alcune proprietà dei (k,n)-archi di un piano proiettivo sopra un corpo finito, «Rendiconti di Matematica e delle sue applicazioni»,20 (1961), pp.271-77.

Nozioni generali sulle connessioni tensoriali di specie qualunque, «Rendiconti di Matematica e delle sue applicazioni», 21 (1962), pp.167-218.

Su una classe di connessioni lineari definita da una struttura quasi complessa, «Rendiconti di Matematica e delle sue applicazioni», 24 (1965), pp.108-21.

Cossu, Aldo

Enciclopedia on linehttps:/ /www.treccani.it/enciclopedia/aldo-cossu/

Cossu, Aldo. – Matematico italiano (Cagliari 1922 – Bari 2005). Dal 1948 ha insegnato Geometria presso l’Università di Bari come professore incaricato e dal 1962 come professore ordinario; dal 1968 al 1991 è stato preside della facoltà di Scienze. Durante tale periodo ha contribuito alla creazione del corso di laurea in Matematica nella neoistituita Università di Lecce, alla gestione della nuova Università della Basilicata e alla creazione del corso di laurea in Scienze ambientali a Taranto. Nel 1991 è stato eletto rettore, carica che ha ricoperto fino al 2000; durante questo mandato ha curato la transizione dell’Università di Bari verso l’autonomia e realizzato la trasformazione delle facoltà decentrate di Foggia, di cui è diventato cittadino onorario, in Università autonoma. Nel 2000 gli è stato conferito il titolo di professore emerito. Nel 2007 l’Università di Bari gli ha intitolato l’Aula Magna, che ha assunto il nome di “Aula Magna Aldo Cossu”. Raffinato ricercatore, ha condotto l’attività scientifica in geometria combinatoria e geometria differenziale. Generazioni di matematici ne hanno apprezzato l’eccezionale passione per la matematica, l’università e l’insegnamento, oltre al rigore morale e intellettuale.

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