ARMENIO GIACOMO

nuova puglia d'oro_total white

ARMENIO GIACOMO

nuova puglia d'oro_total white

Torre Annunziata 1893 – Bari 1975

Giacomo Armenio studiò Medicina presso l’Università di Cagliari e qui si laureò a pieni voti il 10 dicembre 1917.

Svolse il servizio militare come capitano medico della Marina e fu insignito della Croce di Guerra e della nomina a Cavaliere della Corona d’Italia. Subito dopo il primo conflitto trovò occupazione come assistente straordinario in Chirurgia presso l’Ospedale Provinciale di Cagliari, diretto dal Prof. Gaetano Fichera (1880-1937); l’anno successivo passò all’Ospedale dei Pellegrini di Napoli. Sempre a Napoli prestò servizio come assistente volontario nella Scuola Ostetrica. Dopo l’apprendistato in campo chirurgico, Armenio si avviò agli studi odontoiatrici. Nel ’24 iniziò a frequentare l’Istituto diretto dal Prof. Nicola Papa (1876-1941) a Bari, quindi conseguì la specializzazione a Napoli, tre anni dopo.
Nel 1929 Giacomo Armenio divenne aiuto presso l’Istituto di Odontoiatria dell’Università di Bari, fondato nel ’24 insieme ai primi istituti della Facoltà di Medicina e affiancato alla Clinica chirurgica. L’anno successivo fu nominato assistente, ma la Facoltà gli consentì ad personam di conservare il precedente inquadramento, che gli dava la possibilità di godere di una maggiorazione sullo stipendio.
Nel 1933 ottenne l’abilitazione alla libera docenza in Odontoiatria e Protesi dentaria. Moltiplicò in questo modo l’impegno didattico, perché, oltre a tenere il corso libero di Protesi dentaria e Ortodonzia, impartì lezioni per il corso ufficiale di Clinica odontoiatrica e tenne anche corsi d’aggiornamento per medici condotti ed ufficiali sanitari delle province di Bari e Brindisi. Nella Scuola di Perfezionamento in Odontoiatria, istituita da Papa nel 1930, insegnò Patologia speciale e Semiotica della bocca e dei denti; nel ’33 ne divenne anche vicedirettore. Furono anni molto intensi anche dal punto di vista della promozione personale: Armenio prese parte alla II Conferenza della Sezione Pugliese della Federazione Italiana Fascista per la lotta contro la tubercolosi; presenziò al XX Congresso Stomatologico Italiano e al Congresso Stornato­odontologico per l’Assistenza all’Infanzia promosso dal Partito Nazionale Fascista, presentando una comunicazione in cui illustrava i risultati ottenuti presso l’Istituto Odontoiatrico barese; fu presente anche a vari altri congressi internazionali di stomatologia, come quello di Dusseldorf del 1937.
Nel 1941 fu nominato professore incaricato dell’insegnamento di Clinica odontoiatrica. Contestualmente assunse, a titolo provvisorio, la direzione della Clinica odontoiatrica, rimasta senza titolare dopo la morte del Prof. Nicola Papa. Come conseguenza delle difficoltà generate dall’acuirsi delle vicende belliche e per il fatto che il titolare, gravemente infermo, risiedeva a Napoli e di rado riusciva a raggiungere Bari, la Clinica Odontoiatrica aveva mantenuto un’attività davvero limitata negli ultimi anni di docenza di Papa. La situazione non migliorò subito, dal momento che l’odontoiatria era vista ancora come la cenerentola tra le specializzazioni mediche.
Armenio svolse negli ultimi anni del secondo conflitto e nell’immediato dopoguerra un’attività didattica sufficiente per quanto richiesto dal suo ruolo, ma le condizioni della Clinica, costretta in tre stanze, con un piccolo ambulatorio e una scarsa attrezzatura scientifica, lasciavano inappagati i brillanti progetti di riorganizzazione dell’attività ospedaliera e delle ricerche. Un forte impulso allo sviluppo dell’attività clinica venne dall’emergenza affrontata con i reduci di guerra, molti dei quali avevano riportato traumi dell’apparato dento­scheletrico maxillo-facciale, e dall’assistenza fornita ai bambini dei quartieri più poveri, che, per carenze alimentari, avevano sviluppato gravi problemi odontoiatrici. Le richieste di Armenio di ampliare e rendere più efficienti gli spazi operativi furono così soddisfatte a partire dal 1949.
L’attività didattica e clinica svolta da Armenio contribuì ad ampliare lo spettro delle esperienze proprie della chirurgia maxillo-facciale, specialità medico-chirurgica mirante alla risoluzione di patologie di natura traumatica, malformativa, infettiva e degenerativa e di problemi estetico-funzionali del viso e dell’ossatura facciale. Molte pubblicazioni sue e di suoi allievi ebbero, infatti, come oggetto l’illustrazione di casi particolarmente interessanti, trattati nel Reparto chirurgico, costituito presso l’Istituto Odontoiatrico di Bari in tutti gli anni in cui fu da lui diretto.
Armenio scrisse a proposito dell’indirizzo prevalentemente chirurgico attribuito al suo insegnamento: “Noi riteniamo che la concezione puramente meccanicistica e strettamente odontoiatrica della nostra Specialità è superata. Sogliamo ripetere ai nostri Allievi che come l’Ostetricia, partendosi dalla semplice assistenza al parto, si è ampliata sino a prendere sotto il suo controllo tutta la sfera genitale, onde è divenuta Ostetricia e Ginecologia, così l’Odontoiatria moderna, partendosi dal dente, aspira ad avere in suo dominio tutta la patologia e la chirurgia della bocca e della faccia (che indubbiamente ha nei mascellari la sua fondamentale impalcatura scheletrica) onde l’Odontoiatra di oggi non può non essere Stomatologo”.
Nel 1954 risultò secondo vincitore al concorso di Clinica odontoiatrica bandito dall’Università di Torino. Questo titolo fu sufficiente alla Facoltà di Medicina di Bari per motivare la sua designazione a professore straordinario. Tre anni dopo divenne ordinario. Restò in ruolo fino al 31 ottobre 1963, adoperandosi anche per il trasferimento completo della Clinica odontoiatrica presso il Policlinico, avvenuto nel ’60.
Continuò l’attività didattica come professore fuori ruolo fino al 1968. L’anno prima del collocamento a riposo gli fu affidato l’insegnamento di Patologia e Clinica odontostomatologica nella Scuola di Specializzazione.
Fu segretario nazionale della Federazione Stomatologica Italiana dal 1930 al ’33 (quando era presidente Amedeo Perna), dell’Associazione Culturale Fascista Stornato-odontologica, dell’Association Stomatologique Internationale, dell’Accademia Pugliese delle Scienze, della Federazione Italiana per la Lotta contro la Tubercolosi, della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, della Società di Biologia Sperimentale, della Società per i Progresso delle Scienze. Morì nel 1975.

Lucia De Frenza

Da Scienziati di Puglia (a cura di) Francesco Paolo de Ceglia Adda Editore, 2007 pag. 522-524

Cenni bibliografici

Letteratura primaria:
Gli equivalenti salivari dei gruppi sanguigni. Comunicazione alla Società Italiana di Biologia Sperimentale, Cressati, Bari 1942.
La riorganizzazione della Clinica Odontoiatrica dell’Università di Bari, Cacucci, Bari 1953.
Un quadriennio circa di attività chirurgica nella clinica odontoiatrica di Bari, Tipografia Vedova Trizio, Bari 1953.
Gerontologia stomatologica. Relazione al XXX Congresso della Società Italiana di Stomatologia, Napoli, settembre 1955, Cortina, Pavia 1959.

Letteratura secondaria:
La Regia Università “Benito Mussolini” di Bari, Mediterranea, Roma 1934, pp.105-9.
Montinari M., Montinari M., Montinari M., Storia illustrata dell’Ospedale Consorziale Policlinico di Bari: dal San Pietro al San Paolo, Levante, Bari 1995, pp. 557- 61.

POTREBBE INTERESSARTI