GALLO FORTUNATO

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GALLO FORTUNATO

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Da Torremaggiore a grande impresario lirico negli Stati Uniti.

Nato in Torremaggiore, un piccolo paese in provincia di Foggia , da Zelinda Accetturo e Tommaso Gallo. Aveva due sorelle, Antonia e Marianna e due fratelli, Giuseppe e Giovanni, che divennero ufficiali dell’esercito italiano.
Durante la sua infanzia è stato spesso a Torremaggiore , dove si è impegnato con la musica ed i musicisti, in particolare il ” Banda Rossa “, che si sarebbe rivelato di importanza più tardi nella sua vita.
Compiuti i primi studi, a diciassette anni decise d’intraprendere il lungo viaggio verso gli Stati Uniti a bordo della nave “Werra”. Giunto a New York, vi si stabilì grazie all’aiuto di parenti e, nel 1900, ottenne la cittadinanza statunitense. Dopo aver lavorato come impiegato in una banca italiana su Mulberry Street a New York City . organizzò una banda musicale di dilettanti appartenenti alla comunità italiana, che nel 1901 compì la sua prima tournée.
L’impresa si rivelò un successo e il Gallo., fino al 1909, dette vita a molti complessi consimili, divenendo anche il principale agente di bande italiane in America. Collaborò poi con M. Lombardi, impresario di compagnie d’opera; quando, nel 1910, una di queste venne a trovarsi in gravi difficoltà finanziarie, il G. la rilevò e in breve tempo ne risanò il deficit, dando vita, così, alla S. Carlo, dal nome del prestigioso teatro napoletano.
Da questa base Gallo divenne un politico a livello locale, sviluppando i contatti all’interno della comunità italiana.
Fondamentale per Gallo fu la sua conoscenza con Channing Ellery , un mecenate della musica, che ha portato molto lavoro a Gallo, che nel 1910 era diventato anche direttore di un altro gruppo, gestito da Giuseppe Creatore .
Da allora, per più di quarant’anni (sino al 1955, anno del suo scioglimento), il Gallo fu presidente e tesoriere della compagnia che divenne una delle più famose degli Stati Uniti, procurandogli lauti guadagni nel corso di una lunga carriera d’impresario in cui egli dimostrò di possedere intuito artistico oltreché talento commerciale.
Intanto nel 1912, a San Francisco, il Gallo aveva sposato la cantante Sofia Charlebois. Nel 1920 assunse la direzione della Manhattan Opera House, per gestire più agevolmente le rappresentazioni della sua compagnia a New York; col tempo avvertì, comunque, l’esigenza di disporre di un proprio teatro e di fatto, nel 1927, proprio a New York fu costruito, su disegno dell’architetto E. Derosa, il teatro Gallo, capace di 1300 posti. Il G. oltre a seguire la sua compagnia d’opera, si occupò anche di altre forme di spettacolo: concerti, balletti e prosa.
Nel 1920 aveva chiamato in America la danzatrice russa Anna Pavlova con il suo corpo di ballo, organizzando per lei un tour completo degli Stati Uniti; gestì anche la tournée del ballerino L. Massine e, nel 1924, l’ultima tournée teatrale di Eleonora Duse. Nel 1930 produsse la versione cinematografica dei Pagliacci di R. Leoncavallo; tra il 1936 e il 1938, promosse varie stagioni estive d’operetta all’aperto.
Gallo rientra nella schiera dei validi impresari italiani che, tra il XIX e XX secolo, favorirono la conoscenza e la diffusione del teatro d’opera negli Stati Uniti e in Canada. Quando egli decise di organizzare le prime tournées americane, cambiò in modo radicale l’impostazione lasciando l’idea dell’opera come spettacolo ad alto costo, non molto remunerativo, destinato a un pubblico abbiente; per trasformarlo in uno spettacolo popolare ricorrendo al repertorio più noto e accessibile (Aida, Carmen, Faust, Il trovatore, Rigoletto, La traviata e La bohème). Altra modifica fu la riduzione del prezzo del biglietto con l’aumento del numero delle repliche. La nuova formula ebbe successo realizzando con la sua compagnia anche duemila rappresentazioni nel corso di una tournée.
Molto attento alla preparazione delle tournées, curava i minimi dettagli, con il contenimento dei costi anche nella scenografia e nella accurata selezione del personale che, inizialmente composto da quasi tutti italiani, ebbero l’inserimenti di cantanti di differenti nazionalità, con alcuni artisti diventati poi famosi, come come Queena Mario, R. Bonelli e Dorothy Kirsten, divenuti poi membri della Metropolitan Opera Company.
Di lui scrisse il quotidiano statunitense Evening Mail:” Nel modesto ufficio di Fortunato Gallo in Aeolian Hall vi sono molte fortografie, autografi di celebrità mondiali, attestazioni di affetto per l’impresario italiano: la Regina Elena, Mussolini, Harding…sono presenti numerose decorazioni estere ed italiane fra cui la Commedia della Corona d’Italia a testimoniare i trionfi ottenuti”.

IL PAGLIACCIO – INDOVINA CHI VIENE A (S)CENA

Sommario
Format del Teatro Pubblico Pugliese
Da un’idea di Giulia Delli Santi
In collaborazione con Comune di Torremaggiore
Regia Televisiva Brunella Filì
Produzione Compagnia Teatrale Palcoscenico Drammaturgia Christian di Furia In scena Dino La Cecilia, Leonardo Losavio, Francesca De Sandoli, Maggie Salice, Roberto Galano. Regia Roberto Galano
Categorie: eventi, cultura

Descrizione

Alcune vite sono straordinarie – letteralmente: fuori dall’ordinario, oltre ogni immaginazione. Inventate, come un film, o uno spettacolo teatrale.
Quando i due piani – realtà e finzione – si mischiano succede che la verità si fa bugia e tutto diventa inaspettato.
In questo spettacolo, Il Pagliaccio, un impresario e un’attrice, un attore e un’autrice ritrovano le proprie vite intrecciate fra loro senza neanche saperlo, e ognuno di loro è il pezzo di una storia più grande: una storia che si svolge come la messinscena di un’opera scritta da qualcuno che, in disparte, li osserva.
Il Pagliaccio è ispirato alla vita di Fortunato Gallo, impresario di opera lirica italiano che all’inizio del Novecento partì, come tanti, dal suo piccolo paese per trovare successo e fortuna negli Stati Uniti.
Indovina Chi Viene a (S)cena è un Format del Teatro Pubblico Pugliese
Da un’idea di Giulia Delli Santi
Regia Televisiva di Brunella Filì
Coordinamento Regia televisiva – Fortunata Mosca
Organizzazione Regia televisiva di Officinema Doc Produzioni Cinematografiche

Il racconto è andato in scena il 10 gennaio 2021 alle 21.00 al Teatro Rossi di Torremaggiore in collaborazione con il Comune di Torremaggiore.

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