ANELLI FILIPPO

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ANELLI FILIPPO

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Noicattaro (Bari) 15 aprile 1957

Presidente dell’Ordine dei Medici di Bari dal 2012 ed attualmente Presidente Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo) dal 2018 a seguito della riconferma alla Presidenza per i prossimi quattro anni ottenuta nel marzo 2021.

Dove dal 1987 svolge la propria attività di medico di medicina generale. Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia, conseguita nel 1982 presso l’Università degli Studi di Bar con 119/110i, si è specializzato in Reumatologia e successivamente in Farmacologia Clinica presso lo stesso Ateneo.

Nel 1982 si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bari con 110/110. Nel 1986 ha conseguito la Specializzazione in Reumatologia e nel 1989 quella in Farmacologia Clinica presso lo stesso ateneo.

È membro della Società Italiana di Medicina Generale e ha svolto un’intensa attività di docenza, oltre ad aver partecipato a convegni e congressi, nell’ambito della Medicina Generale e delle politiche sanitarie. Sin dal 1995 ha partecipato dapprima come docente e coordinatore delle attività seminariali e interdisciplinari del corso di Formazione specifica in Medicina Generale della Regione Puglia e poi dal 2012 ne ha assunto la Direzione della Scuola barese.

Sin dal 1999 ha dato un importante contributo anche come membro del Comitato Tecnico Scientifico alla Scuola Nazionale Quadri della Fimmg. Nel 2014 è stato Direttore Scientifico del Corso di Alta Formazione in “Strumenti per la ricerca e management in Medicina Generale” e del master di 2 livello “Metodi e Strumenti per imparare ad insegnare la Medicina Generale: strategie e tecniche” presso l’Università Lum Jean Monnet di Casamassima (Ba).

A partire dagli anni Novanta è stato impegnato nell’attività sindacale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale), dove ha ricoperto la carica di Segretario provinciale di Bari, poi Segretario regionale, membro della Segreteria ed Esecutivo Nazionale. Dal 2000 sino al 2018 è stato membro del Comitato Permanente Regionale della Medicina Generale in Puglia e dal 2012 sino al 2018 è stato referente regionale delle cure primarie.

Impegnato da anni nell’attività ordinistica, è Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Bari dal 2012 e Presidente Nazionale della Fnomceo dal 2018, a seguito della riconferma alla Presidenza per i prossimi quattro anni ottenuta nel marzo 2021. In tale occasione il Presidente Anelli ha fatto presente che “La Professione non si è tirata indietro durante la pandemia, ha dimostrato di essere disponibile sul campo e di essere il vero collante per l’unità d’Italia” A poi soggiunto che “la Professione riesce a essere uguale in tutto il Paese, e a farsi garante dei diritti: alla salute, alla vita, all’autodeterminazione, all’uguaglianza, all’equità. E lo fa senza discriminazione alcuna, senza respingere nessuno per questioni di genere, di colore della pelle, di lingua, di condizioni sociali. Riesce a riportare omogeneità laddove c’è frantumazione.

Invito tutti i Presidenti e tutti i medici a riscoprire questo ruolo della Professione che veramente rende onore al Paese, tanto più in questo momento di difficoltà”.

Nella sua carica si è fatto promotore di importanti iniziative a livello legislativo e di politica sanitaria e sociale:

  • Progetto di formazione e ricerca “Immigrati: diritto alla salute ed equità sociale”. Sviluppato dall’Ordine dei medici di Bari in collaborazione con la Prof.ssa Giulia Monteleone nell’ambito dei percorsi scuola-lavoro, è focalizzato sull’organizzazione delle cure primarie del SSN e sulla qualità dell’assistenza sanitaria assicurata agli immigrati anche clandestini, come da legge Regione Puglia n.32/09. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of the Worldwide Forum on Education and Culture ed incluso nella pubblicazione Promising local practices for the enjoyement of the right to health by migrants 2019 a cura di United Nations Human Rights Regional Office for Europe. La ricerca è stata presentata a Ginevra, presso il Palazzo delle Nazioni Unite, alla presenza del Direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, dove quello pugliese è stato incluso tra i 4 case studies a livello europeo che rappresentano soluzioni innovative per superare le barriere di accesso ai servizi sanitari, nel rispetto della umana dignità. Il progetto è considerato un antesignano della collaborazione tra Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri e Istituti scolastici;
  • Progetto “Biologia con curvatura biomedica”. Sviluppato da Fnomceo in collaborazione con il MiUR, è dedicato a far conoscere la realtà dell’assistenza sanitaria al fine di favorire una scelta consapevole degli studenti che si affacciano al percorso di studi universitario;
  • Legge per la sicurezza degli operatori sanitari. L’approvazione nel 2020 della legge è frutto di una lunga battaglia iniziata dopo la morte della dott.ssa Paola Labriola e portata avanti da Filippo Anelli, prima come Presidente dell’Ordine dei medici di Bari e poi, a livello nazionale, come Presidente della Fnomceo. È un traguardo importante sulla strada di una maggiore tutela della sicurezza di chi opera all’interno del sistema sanitario. Un tema a cui è dedicato anche il docufilm “Notturno”, promosso dalla Fnomceo, girato nelle guardie mediche della provincia di Bari ed ha tra i protagonisti proprio il Presidente Anelli insieme a Maria Grazie Cucinotta.
  • Progetto comunicazione dell’Omceo Bari. L’Ordine dei Medici di Bari è stato uno dei primi Ordini in Italia a sfruttare la comunicazione pubblicitaria per sensibilizzare i cittadini rispetto a temi cruciali della salute e del sistema sanitario. Le esperienze e le campagne di comunicazione – curate dall’agenzia Kibrit& Calce – sono state analizzate nel volume “Comunicare la Sanità” edito da Edizioni di Pagina e presentato nel 2017 a Roma presso il Mibact alla presenza del Ministro Franceschini. Nel 2019 tale attività ha ottenuto il premio internazionale” Gold Award per l’advertising”, assegnato sia al video “Due facce dello stesso disagio”, dedicato al malessere che accomuna operatori e cittadini all’interno del sistema sanitario, sia all’affissione “Italia non abbandonarci”, dedicata al pericolo che il federalismo differenziato possa minare l’uguaglianza nell’accesso al diritto alla salute.

In qualità di Presidente Nazionale Fnomceo il dott. Anelli è il Vicepresidente della Commissione Nazionale Educazione Continua in Medicina e promotore di un progetto riformatore dell’aggiornamento dei professionisti sanitari.

Impegnato da sempre sui temi sociali e sul rapporto tra professione medica e società, Filippo Anelli è stato membro della Consulta Diocesana di Pastorale Sociale e del Lavoro ed ha frequentato la Scuola di formazione all’impegno sociale e politico dell’Arcidiocesi di Bari. Come Presidente dell’Ordine di Bari ha istituito nel 2012 la Scuola di etica pubblica, in collaborazione con l’associazione. Cercasi un fine.

La sua attività professionale e il suo impegno sul fronte sociale gli hanno inoltre valso diversi premi, tra cui nel 2018 il Caduceo d’Oro, premio dell’Ordine dei farmacisti Bari-Bat e nel 2020 il Premio nazionale Carlo Casalegno.

 

È autore di diverse pubblicazioni, tra cui:

  • Anelli F, Geraci S, Marinaro R, Nanni W, De Robertis Lombardi V: Case Study. Povertà e diritti negati nell’esperienza dei medici di medicina generale – Caritas Italiana, Fondazione E Cancan in Vuoti a Perdere – Feltrinelli Editore, 2004.
  • Anelli F: Il medico di famiglia per un uso appropriato delle risorse – Cambia P, Dattoli V, Calasso A, Di Rienzo A in Moderni aspetti dell’Assistenza Territoriale – CIC Edizioni Internazionali, 2004.
  • Anelli F: Editoriale. Multiculturalism and Health in Italian Schools – Journal of the Worldwide Forum on Education and Culture – dicembre 2013
  • “I Dubbi e le sfide del Medico- Per un’etica nella salute” a cura di F. Anelli e G. Ferrara – Edizioni la meridiana – Maggio 2016
  • “Comunicare la sanità. L’esperienza innovativa dell’Ordine dei Medici di Bari nel contesto europeo tra new media e nuovo ruolo delle istituzioni”, a cura di F. Anelli, R. Mannheimer, M. Del Vecchio, V.Rappini, I. Cavicchi, A. Conte, G. Cogliolo – Edizioni di Pagina, 2017
  • “GUARDIA MEDICA. La Continuità Assistenziale in Medicina Generale” a cura di F. Anelli e A. Velluto – Edizioni Edra – Masson – aprile 2018
  • “Il cambio di paradigma nella gestione delle liste d’attesa in sanità” – Libro SCEditrice, 2019 – Con la collaborazione di: Anelli F., P.Camboa, S. Melli, Suor M.di Bramato, G. Budano, N. Calabrese, A.Velluto, A. Vincenti, M. Abbinante, A.G.Ferraro, R. Moscogiuri, N. Pastore e Gigantelli V.

Per quanto riguarda la vita privata, il dott. Anelli ha perso la moglie Giulia Monteleone, scomparsa il 19 settembre 2019 dopo una lunga e difficile malattia. A darne l’annuncio è stato lui stesso: “Giulia non c’è più! Una lunga malattia l’ha portata via. Averla accanto è stato il dono più grande che il Padre Eterno mi ha dato. Ora sento solo un vuoto incolmabile. Un gesto d’amore, un atto di bontà è quello che avrebbe voluto ed è quello che vi chiedo in suo ricordo”.

In una intervista di Enrico Negrotti dell’Avvenire pubblicata il 28 agosto 2021 il Presidente Anelli ha precisato che “Vaccinare tutti contro il Covid-19 resta prioritario per uscire dall’emergenza. Spetta alla società e al Parlamento decidere se è il caso di imporre un obbligo. Ma per il personale sanitario non c’è dubbio: è un requisito per esercitare la professione” Poi sottolinea, a proposito dell’attuale situazione sanitaria italiana, che “bisogna dare risposta al malessere dei professionisti, che hanno combattuto in prima linea il Covid, ma hanno scarso peso nella gestione della sanità e sono poco gratificati. Il risultato è che i medici sono sempre meno: vanno in pensione o passano al privato, e i giovani tendono a emigrare».

A proposito della vaccinazione il Presidente Anelli ha soggiunto che “Oggi chi viene ricoverato in ospedale o nelle terapie intensive, e chi muore, in più del 90% dei casi è una persona non vaccinata. Anche il vaccinato può avere una riduzione dell’immunità: in base alla reattività individuale, in un 10-15% dei casi il vaccino può non rispondere. La via per uscire dalla pandemia, secondo noi medici, è vaccinare tutti. Chi è vaccinato può prendere il Covid, però le conseguenze non sono quelle drammatiche dei non vaccinati. Imporre l’obbligo è una scelta forte: il Parlamento e la società civile devono decidere se è prioritaria rispetto al diritto del cittadino – previsto dalla Costituzione – di non subire interventi sanitari se non stabiliti per legge. Ma c’è un’altra conseguenza. Chi viene ricoverato “dirotta” risorse umane ed economiche: se un anestesista è impegnato in terapia intensiva, non può seguire gli interventi chirurgici. Si allungano le liste d’attesa anche per patologie gravi e arriveremo sempre più tardi a evitare conseguenze di patologie ordinarie. Ecco perché auspichiamo che tutta la popolazione venga vaccinata: si potrebbero riattivare tutti i servizi sanitari e consentire – a chi non ha potuto – di tornare a curarsi. Si potrebbe rispondere alla “pandemia silenziosa” di molte patologie, anche perché alcuni provvedimenti (di blocco degli interventi o degli accessi all’ospedale) sono stati assunti su base emotiva più che razionale: ci sono uffici delle Asl ancora chiusi… Se la popolazione fosse tutta vaccinata, si tornerebbe verso la normalità, e lo stato di emergenza non avrebbe più senso.”

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