VINCI ANGELO MICHELE

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VINCI ANGELO MICHELE

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Crispiano (Taranto), 1941

È fondatore e presidente del Consiglio di Amministrazione di Masmec SpA, azienda con un fatturato di 35 milioni di euro e circa 250 dipendenti, tutti con un background tecnico-scientifico.

Masmec è specializzata in robotica e meccatronica, applicate ai settori dell’automotive e del biomedicale. Da un lato, progetta e costruisce linee automatiche personalizzate di assemblaggio e test per note multinazionali della componentistica auto; dall’altro,
sviluppa sistemi di navigazione per l’interventistica e la chirurgia, e workstation per la medicina di laboratorio.

All’insorgere della pandemia Covid-19, ha riconvertito velocemente le proprie competenze per fronteggiare l’emergenza con la realizzazione di macchine per il processamento dei tamponi e di linee automatiche per la produzione di mascherine.

Vinci avvia l’attività imprenditoriale nel 1979, dopo la laurea in ingegneria meccanica presso il Politecnico di Torino e le esperienze lavorative presso il Nuovo Pignone e la Bridgestone di Bari.

Nel corso degli anni dà vita anche a Supre Srl, specializzata in lavorazioni meccaniche di precisione e stabilisce dei presidi in Cina. Allo stesso tempo, partecipa al mondo associativo e istituzionale e attualmente è membro del Consiglio di Reggenza della sede di Bari della Banca d’Italia.

Innovazione e cura del capitale umano sono i valori centrali sui quali Vinci fonda Masmec e che portano l’azienda al successo a livello internazionale, come testimoniano anche importanti riconoscimenti. Masmec si è infatti aggiudicata per due volte il Premio Nazionale per l’Innovazione e il Premio “Imprese x Innovazione” e per altrettante volte, in virtù dell’attenzione rivolta alla formazione dei giovani, gli è stato conferito il Premio nazionale Orientagiovani di Confindustria.

Nel 2020 l’azienda è stata premiata dal Presidente del Consiglio come “Welfare Champion” secondo il Welfare Index PMI, ottenendo anche una menzione speciale per la resilienza al Covid-19. Per le politiche di welfare aveva già ottenuto il rating di “Welfare Champion” anche nel 2019 e il Premio nazionale Assiteca.

Attualmente ricopre la funzione di presidente e di presidente del CdA di MASMEC S.p.A.,
azienda che realizza sistemi automatici per montaggi e test di componenti automobilistici e che ha diversificato il proprio core business nel settore medicale, per cui produce sistemi di navigazione e dispositivi biotech.

  • Nel 1994 ha fondato Supre S.r.l., specializzata in lavorazioni meccaniche di precisione.
  • Nel 2013 ha aperto un ufficio commerciale in Cina. Allo stesso tempo partecipa intensamente al mondo associativo e istituzionale.
  • Membro del CdA del Politecnico di Bari e del CdA di Medis (Distretto meccatronico
    regionale della Puglia).
  • Dal 2007 fa parte del Consiglio di reggenza della Banca d’Italia, sede di Bari.
  • Vicepresidente di Assobiomedica e componente del Consiglio generale di Confindustria,
  • Presidente di Confindustria Bari e Bat, componente della Giunta di Confindustria nazionale,
  • Membro del Consiglio centrale della Piccola Industria,
  • Presidente della Piccola Industria di Confindustria Puglia,
  • Vicepresidente vicario dell’Associazione degli industriali di Bari e presidente della
    sezione meccanica locale.
  • Componente del Consiglio direttivo dell’AIDAM (Associazione Italiana di
    Automazione Meccatronica) e dell’UCIMU (Unione Costruttori Italiani Macchine Utensili)
  • Membro di giunta della Camera di commercio di Bari.
  • Nel 2011 è stato nominato Cavaliere del lavoro dal Capo dello Stato.
    Per l’impegno costante e fruttuoso nella ricerca,
  • Ricevuto il Premio Nazionale per ‘Innovazione dal Presidente della Repubblica (2009),
  • Premio Imprese per Innovazione dalla Presidenza di Confindustria (2009) e la menzione speciale del Premio “Eccellenze d’impresa” organizzato da GEA-Harvard Business Review Italia (2017).
  • Premio nazionale Assiteca, promosso in partnership con L’Impresa-Gruppo 24 Ore (2015) per le pratiche rivolte al benessere dei dipendenti

MASMEC è campione di welfare aziendale

https://www.ansa.it/pressrelease/puglia/2020/09/24/masmec-e-campione-di-welfare-aziendale_496294f1-e211-42df-93bf-fe35992c047d.htm

COMUNICATO STAMPA – Responsabilità editoriale MariellaColonna Communications

Il report Generali Italia 2020 le ha dato la menzione speciale per la resilienza al Covid 19

Masmec, l’azienda barese specializzata in robotica, è campione di welfare aziendale per il secondo anno consecutivo. È infatti una delle 80 imprese italiane, su un totale di oltre 4mila partecipanti, che è stata classificata come Welfare Champion secondo il Welfare Index PMI.
L’iniziativa, giunta alla quinta edizione e promossa da Generali Italia in collaborazione con Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato Imprese, ConfProfessioni e Confcommercio, valuta e premia le aziende virtuose distintesi per welfare e capacità di reazione e resilienza.
Il Cavaliere del Lavoro Michele Vinci, fondatore e presidente di Masmec, che ha ritirato il premio durante la cerimonia alla quale ha partecipato il premier Giuseppe Conte, ha sottolineato che il riconoscimento di Welfare Champion è frutto di una visione volta all’innovazione e al coinvolgimento continuo dei lavoratori nella vita aziendale.
‘Siamo tra le poche imprese ad aver ricevuto anche la menzione speciale per la resilienza al Covid 19 – spiega Daniela Vinci, Ceo Masmec – per la prontezza e l’efficacia con cuiabbiamo affrontato l’emergenza sanitaria.In pochi giorni, Masmec è riuscita a garantire un sereno svolgimento del lavoro da remoto, attivando anche strumenti per videoconferenze, oltre che piattaforme per accedere a contenuti di alta formazione.L’esperienza si è dimostrata positiva, tanto da suggerire un modello di lavoro agile anche per il futuro. La divisione biomedicale, che è rimasta aperta, ha riconfigurato velocemente organizzazione e competenze per renderle utili su due nuovi fronti: la produzione di un centinaio di workstation Omnia per il processamento rapido dei tamponi per la diagnosi di Coronavirus, nonché la realizzazione di linee automatiche per la produzione di mascherine FFP2’.

Ecco le attività di welfare svolte in Masmec che sono state valutate nel Welfare Index PMI di Generali Italia:
MASMEC4U: da oltre 6 anni Masmec ha attivato una piattaforma di welfare aziendale attraverso la quale il dipendente può scegliere i servizi per l’assistenza ai figli e/o alle persone non autosufficienti, buoni acquisto, rimborsi per spese scolastiche e sanitarie, voucher per cinema e librerie, servizi di viaggio. L’azienda riconosce un importo annuale (superiore a quello previsto dal contratto collettivo applicato) che ciascun dipendente gestisce in autonomia attraverso la piattaforma informatica.
L’accordo di secondo livello sottoscritto da Masmec con le Rappresentanze sindacali nel maggio 2019 prevede una serie di iniziative a sostegno della persona in aggiunta a quelle previste dal contratto collettivo applicato e dalla legge.
Eccone alcune:

  • il sostegno alla genitorialità nei casi di adozione e di procreazione medicalmente assistita prevede un periodo di aspettativa riconosciuto al lavoratore per espletare al meglio e con la massima serenità tutte le incombenze previste nei casi in questione;
  • il sostegno alla genitorialità per l’inserimento scolastico considera un certo numero di ore in più di permesso che il dipendente può richiedere per seguir l’inserimento dei figli in asili nido e scuole materne da fruire entro un mese dall’inizio dell’inserimento;
  • in caso di allattamento, Masmec concede ulteriori permessi da aggiungere a quelli già stabiliti dalla norma e la possibilità di modulare in modo personalizzato l’orario di lavoro per tutta la durata dell’allattamento;
  • per quanto riguarda le visite mediche e di prevenzione, l’azienda concede altre ore in caso di incapienza di permessi;
  • Masmec riconosce al dipendente un periodo di aspettativa per svolgere attività di volontariato rivolte soprattutto all’inclusione sociale, all’accoglienza, al sostegno degli immigrati, alla tutela dell’ambiente;
  • l’azienda riconosce ad ogni collaboratore, coprendone le spese, un piano di assistenza sanitaria integrativa più ricco di servizi rispetto a quello previsto dal contratto collettivo;
  • Masmec ha attivato la Banca delle Ore Solidale, lo strumento che permette di donare le proprie ferie ai colleghi in difficoltà;
  • al fine di promuovere il benessere familiare e modalità relazionali più consapevoli che possono riflettersi positivamente anche nell’ambiente di lavoro, Masmec ha offerto ai dipendenti, anche accompagnati dai loro partner, il percorso formativo ‘Genitori Efficaci’, tenuto da una formatrice esperta;
  • per favorire l’arricchimento culturale dei dipendenti l’azienda mette a loro disposizione i biglietti omaggio per diverse rappresentazioni teatrali nei principali teatri della Città e per incontri tematici come le ‘Lezioni di storia’ organizzate dagli Editori Laterza.

Coronavirus, azienda barese realizza tecnologia per velocizzare la diagnosi dei tamponi

di ANNA PURICELLA

Masmec ha validato, insieme con il Policlinico di Bari, un protocollo che automatizza l’estrazione dell’Rna dai tamponi, per diagnosticare la positività o la negatività al Coronavirus 27 MARZO 2020

Dalla Puglia un aiuto per velocizzare l’analisi dei tamponi. Masmec tenta di alleviare l’affanno delle strutture ospedaliere italiane e straniere, causato dal Coronavirus: l’azienda di Modugno (alle porte di Bari), leader nel settore automotive e biomedicale, prova a rendersi utile per i laboratori di diagnostica. Masmec ha infatti sviluppato da tempo piattaforme automatiche per la diagnostica molecolare, che si chiamano Omnia. Ora l’idea è di fornirle ai laboratori ospedalieri per accelerare i tempi della diagnosi di Covid-19.
“Di fronte alla drammatica emergenza Covid-19 ci siamo domandati come mettere le nostre competenze al servizio dei bisogni sanitari attuali – è stata la riflessione iniziale del presidente Michele Vinci – E la flessibilità e l’innovatività che da sempre ci contraddistinguono si sono caricate di un senso nuovo”.
Non si è perso tempo, allora, e in pochi giorni il team di Masmec ha avviato, con risultati promettenti, la sperimentazione di un protocollo che automatizza l’estrazione dell’RNA dai tamponi, per diagnosticare la positività o la negatività al Coronavirus. L’attività è stata condotta insieme con la professoressa Maria Chironna, dell’U.o.c Igiene dell’Università di Bari, al Policlinico.
Non solo: il passo successivo per Masmec è stato quello di avviare una collaborazione con un noto distributore di kit diagnostici, per fornire sistemi completi (composti dalle piattaforme automatiche e dai reagenti necessari), supporto tecnico e applicativo ai laboratori delle strutture sanitarie sia italiane che estere.
L’impegno di Masmec per fronteggiare la pandemia non finisce qui. La s.p.a. guidata da Michele Vinci, forte di una storia lunga più di 30 anni, è al lavoro anche per offrire soluzioni alla questione mascherine. Sfruttando l’esperienza pluridecennale nelle macchine di test per componenti, ha messo a punto in tempi da record un sistema di test per le mascherine, grazie anche alla collaborazione con il Politecnico di Bari e il suo rettore Francesco Cupertino.
Quel test diventa un passaggio fondamentale per le aziende che, di fronte alla scarsità di mascherine e di dispositivi di protezione individuali, hanno riconvertito la loro produzione nel settore. “Ognuno di noi, in modo diverso, sta facendo la propria parte in questa emergenza – è il commento di Daniela Vinci, amministratore delegato di Masmec – e mi auguro che riusciremo a superarla presto, collaborando e tirando fuori le nostre risorse migliori”.

La meccatronica pugliese si allea con il Friuli-Venezia Giulia per la produzione di mascherine

di Vincenzo Rutigliano

L’esperienza della Mit di San Quirino e un pool di almeno 20 aziende del distretto della meccatronica pugliese collaborano per la Fase 3
Alleanza anti Covid nord-sud, Friuli Venezia Giulia e Puglia, per realizzare un impianto robotizzato per la produzione, tutta italiana, di mascherine chirurgiche ed FFPP2. Dal nord l’esperienza della Mit srl – azienda friulana di San Quirino che fa parte di Microglass Group (laboratorio di R&S accreditato Miur che opera nella innovazione applicata all’elettrotermia) -che ha progettato e brevettato il sistema Dry Sterlizer, un macchinario che sterilizza le mascherine prima del loro confezionamento in pezzi singoli che vengono pressati e sottoposti ad elevate temperature (fino a 150 gradi) per essere sterilizzati a secco e in continuo, senza uso di agenti chimici né di vapore.

Il distretto della meccatronica
Dal sud l’impegno di un pool di almeno 20 aziende del distretto della meccatronica pugliese che, numeri alla mano , nella regione significa – secondo i dati di Unioncamere Puglia a fine 2019 – oltre 2200 imprese (per il 60% società di capitali) e 18100 addetti. Le 20 aziende hanno collaborato all’impianto vero e proprio, chiamato “Cento.1” che, con un ingombro di soli 35 mq., è capace di produrre 144.000 mascherine chirurgiche e FFPP2 al giorno.

Capofila del progetto
Capofila del progetto è la Mbl di Corato, nel barese, eccellenza pugliese della meccatronica e della robotica che, in piena pandemia, ha progettato e realizzato questo impianto interamente “made in Italy” e robotizzato di tipo”sartoriale”, cioè con margini alti e soluzioni non replicabili o derivate dalla imitazione di produzioni di serie proprie dei grandi gruppi. Sull’impianto, destinato agli imprenditori che, a loro volta, hanno voluto convertirsi nella produzione di mascherine, sono stati coinvolti costruttori di macchine ed impianti automatizzati, di impianti elettrici e quadristica elettrica, officine meccaniche di precisione, aziende di carpenteria meccanica, distributori e rivenditori di componentistica industriale di automazione, tutti attivatisi in tempi record per reperire componenti nel minor tempo possibile.

Policlinico di Bari
Così, tra gli altri, la Masmec di Modugno di Michele Vinci ha collaborato all’assemblaggio e montaggio dei “Cento.1”. Il politecnico di Bari ha definito i materiali e le caratteristiche che le mascherine devono avere per le aziende che hanno deciso di riconvertire le loro produzioni.Insomma un esempio virtuoso per la Puglia che ha visto la meccatronica confermare il ruolo guida fin qui avuto nel favorire la nascita dei distretti tecnologici, l’aumento dei laureati in ingegneria, la fondazione dell’Its “Cuccovillo”, insomma di un humus utile per sviluppare nuovi investimenti e fornire anche manodopera qualificata alle multinazionali, alle grandi e medie aziende da tempo localizzate nella regione.
Da qualche giorno “Cento.1” è prodotto in serie: «Attualmente abbiamo in produzione i primi 50 esemplari – spiega Luigi Maldera, general manager della Mbl Solutions, Sono tutti venduti, per il 50% in Italia (specie nel centro-Sud) e per il resto destinati a Sud-Africa, Spagna, Germania, Svizzera, Austria ed Ecuador».
14 agosto 2020

Linea totalmente ingegnerizzata
La linea progettata, totalmente ingegnerizzata, con packaging finale delle mascherine e assistenza di un solo operatore diretto per turno di lavoro, è dunque in grado di produrre 6.000 mascherine per ora di lavoro, a ciclo continuo, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. Questo caso di alleanza anti covid nord-sud è stato tenuto “a battesimo” dal presidente di confindustria Bari Bat, Sergio Fontana, che lo ha definito un caso esemplare del dinamismo e della capacità reattiva delle imprese del distretto. E piace molto a Cesare De Palma, presidente della sezione Meccanica (150 iscritti) pure di Confindustria Bari Bat, perchè è un modello: «Non ci sono altre strade -dice – se non quella della interazione e della collaborazione professionale per fare sistema, in modo fluido, e per far crescere le nostre aziende rispondendo alle molteplici esigenze del mercato che oggi non permette una specializzazione verticale».

Membro Sostenitore

MASMEC S.p.A. è un’azienda specializzata in tecnologie di precisione, robotica e meccatronica, applicate ai settori dell’automotive e del biomedicale.
Da oltre 30 anni MASMEC progetta e realizza macchine automatiche personalizzate di assemblaggio e test per note multinazionali della componentistica auto: ad esempio, linee di assemblaggio per gli iniettori, macchine di montaggio e test per le frizioni, sistemi di assemblaggio e prova per le valvole.
Di recente ha trasferito queste competenze al settore del biomedicale, dando vita a una nuova attività ad alto contenuto tecnologico. È nata così la divisione interna MASMEC Biomed che sviluppa dispositivi d’avanguardia nel panorama della sanità italiana e non solo. Si tratta di sistemi di navigazione medicali per l’interventistica e di stazioni robotizzate per l’estrazione del DNA e dell’RNA e per applicazioni biotech.
Questa evoluzione è stata possibile grazie all’impegno robusto e costante in ricerca e sviluppo, che coinvolge il 20% del personale e a cui l’azienda destina circa il 15% del fatturato annuo. I ricercatori MASMEC hanno messo a frutto le competenze storiche in robotica e meccatronica, arricchendole con altri saperi come l’ingegneria biomedica, la biologia, la chimica.

La professionalità del personale e l’approccio multidisciplinare sono infatti alla base del progresso di MASMEC. Per questo l’azienda collabora con università, ospedali, enti scientifici nazionali ed europei.

MASMEC S.P.A. INVESTE NEL POLITECNICO DI BARI

di LEONARDO LEGROTTAGLIE

SOTTOSCRITTO IL FINANZIAMENTO AL DOTTORATO DI RICERCA INTERATENEO “INDUSTRIA 4.0”.
SARÀ DEDICATO ALLA REALTÀ VIRTUALE E AUMENTATA, APPLICATA IN PARTICOLARE ALLE ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE E ASSISTENZA DEGLI IMPIANTI PRODUTTIVI.

Memento Audere Semper” (ricordati di osare sempre). In questa locuzione latina di d’annunziana memoria, declinata ad imprese straordinarie, si è riconosciuta la ultratrentennale storia della Masmec S.p.A. di Bari e del suo fondatore, l’ing. Michele Vinci.

Nella immagine sono presenti da sx: l’Ing. Piero Laricchia, la Prof.ssa Mariagrazia Dotoli, il Rettore del Politecnico di Bari Prof. Francesco Cupertino, l’A.D. di Masmec S.p.A. Daniela Vinci, il fondatore di Masmec S.p.A. l’Ing. Michele Vinci, l’Ing. Michele Turchiano.
“Audere”, attraverso l’innovazione, è stata la chiave strategica, che ha portato Masmec a distinguersi nel panorama nazionale e internazionale. L’innovazione, l’unica strada per creare valore, sempre, anche nei momenti di crisi come l’attuale, distingue Masmec anche oggi. Con un giro di affari di 35 milioni di euro e il 15% del suo fatturato destinato in ricerca e sviluppo, Masmec continua a “osare” sull’innovazione come volano per la creazione di valore.

 

L’Ing. Michele Vinci, fondatore di Masmec S.p.A.

Nata come azienda di progettazione si è specializzata nella realizzazione per le multinazionali dell’industria automotive di macchine automatiche personalizzate per assemblaggio e collaudo di componenti quali: iniettori, cambi, frizioni, motori, pompe e molto altro ancora. Pezzi unici, frutto della ricerca continua nell’ambito della più avanzata tecnologia di precisione, della robotica e della meccatronica. Ed è proprio la specializzazione nelle tecnologie di precisione e la robotica che hanno indotto Masmec dieci anni fa a fondare anche la divisione Masmec Biomed, specializzata nella realizzazione di dispositivi medicali e biotech finalizzati alla prevenzione, diagnosi e cura delle malattie.
Membro dell’Organo di Coordinamento e Gestione del Cluster Fabbrica Intelligente, Masmec S.p.a. oggi conta 250 dipendenti: il 55% è laureato; 100 di questi (40%) provengono dal Politecnico di Bari. Con un trend in ascesa, Masmec forte dei suoi 25 brevetti, e una media di due all’anno, propone due sfide dal sapore antico ma fortemente attuali: una produzione personalizzata ancora più spinta e di alta specializzazione e la valorizzazione delle competenze dei propri collaboratori.

Alcuni momenti della visita all’azienda che hanno preceduto la firma dell’accordo.
Per sostenere i nuovi confini dell’esplorazione scientifica, Masmec, forte di un antico rapporto con il Politecnico ha inteso finanziarie un nuovo dottorato interateneo di ricerca, denominato, “Industria 4.0” attivato a maggio 2020 dallo stesso Poliba. “Il nuovo Dottorato in “Industria 4.0” – dice la coordinatrice del dottorato, Mariagrazia Dotoli, ordinario di Automatica del Politecnico di Bari – erogato congiuntamente dal Politecnico e dall’Università di Bari, è incentrato sul paradigma dell’industria 4.0 ed in particolare sulla convergenza e integrazione tra tecnologie di produzione e della informazione. Si tratta di un percorso di alta formazione orientato al trasferimento tecnologico, basato su un confronto continuo e proattivo con il mondo industriale, in particolare regionale. Gli ambiti riguardano: produzione avanzata, additive manufacturing, realtà aumentata, simulazione e digital twin, integrazione horizzontale/verticale, internet of things industriale, cloud computing, cybersecurity, big data”.
Per queste ragioni, Masmec e il Politecnico di Bari hanno formalizzato e rafforzato la reciproca collaborazione lo scorso venerdì, 24 luglio presso la sede dell’azienda con la sottoscrizione del finanziamento della borsa “Virtual Maintenance and Technical Assistance” destinata a sostenere il dottorato di ricerca “Industria 4.0”, XXXVI ciclo.
Dopo una visita aziendale a cui ha partecipato anche il fondatore della Masmec, ing. Michele Vinci, sono stati sottoscritti gli accordi dal rettore del Poliba, Francesco Cupertino e dall’amministratore delegato di Masmec, Daniela Vinci che, a margine dell’incontro, hanno così commentato.

Daniela Vinci


L’A.D. di Masmec Daniela Vinci firma l’accordo.

“Lo scambio continuo di esperienze con gli attori della ricerca e dell’innovazione permette a chi fa impresa di ampliare la visione strategica e di agire con maggiore consapevolezza in un contesto in continua evoluzione. Più volte, come azienda, abbiamo attinto alla più alta formazione universitaria per supportare innovazioni e diversificazioni, sia in termini di prodotto che di business. Abbiamo trovato nel Politecnico di Bari un partner sensibile e lungimirante, oltre che un eccellente incubatore di talenti.”
Francesco Cupertino

Il Rettore Francesco Cupertino firma l’accordo.
«Siamo convinti che questo investimento nella ricerca da parte del nostro Ateneo e di aziende di riferimento per il territorio come Masmec in settori strategici per la regione quale è Industria 4.0 sia un significativo contributo alle possibilità di carriera dei nostri Ingegneri. Rispetto ai laureati, tutte le più recenti indagini occupazionali mostrano che i dottori di ricerca hanno migliori prime retribuzioni, tassi di occupazione più alti e più contratti a tempo indeterminato. Ciò è tanto più rilevante in un momento difficile come quello attuale, in cui diviene lungimirante buttare il cuore oltre l’ostacolo, investendo nelle competenze del Paese e nel futuro dei nostri giovani.»
Il dottorato di ricerca, “Industria 4.0” è incardinato nel Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione, in collaborazione con il Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management del Politecnico, con il Dipartimento Interateneo di Fisica e con tre dipartimenti dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari: Chimica, Informatica, Farmacia. Esso si colloca tra le numerose iniziative messe in campo dal Politecnico per avvicinare la ricerca alle esigenze reali dell’industria.

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