SAICAF SOCIETA’ ANONIMA INDUSTRIA CAFFE’ SPA

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SAICAF SOCIETA’ ANONIMA INDUSTRIA CAFFE’ SPA

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Azienda di torrefazione e vendita del caffè con radici storiche che risalgono al 1932 e pronta a continuare la storia con la quarta generazione ed un accordo di integrazione di grande rilievo

Un’azienda, la SAICAF, che ha radici storiche che risalgono al 1932 quando, l’avvocato civilista Beniamino Cipparoli fonda a Bari la Società Anonima Industria Caffè. Si, alle radici della SAICAF, c’è proprio un avvocato che, in vena d’investimenti, aiuta suo fratello nella gestione di un bar in Piazza Carabellese, nel rione Madonnella, uno dei quartieri più centrali di Bari. Quindi la nascita di una serie di bar tra i quali “Il Caffè della Posta” ed “Il Caffè Savoia”. Per i primi quindici anni l’azienda provvede a torrefare il caffè per i suoi bar, ma la grande avventura comincia con il servire altri pubblici esercizi a sud di Bari fino a Polignano e quindi nella parte nord barese, fino a Molfetta.

Anni ‘30/’40 Gli esordi della distribuzione
Un intenso aroma di caffè tostato invade Via Melo e successivamente Via Emanuele Mola a Bari, sede della SAICAF dove gli affari crescono al punto da rendere necessaria la preparazione di confezioni da tre chilogrammi: il primo sintomatico passo verso la distribuzione allargata e, con grande meraviglia, la nascita delle prime confezioni sottovuoto, anche se realizzate completamente a mano.

Anni ‘30/’40 Primo mezzo di distribuzione

L’avvocato Cipparoli, ormai alle soglie della pensione e padre di un’unica figlia, Mariellina, pensa bene di affidare la gestione dell’azienda al genero Leonardo Lorusso: siamo nel 1952. Per lui il successo non si fa attendere. Entrato a far parte dell’Associazione Italiana Torrefattori, Leonardo Lorusso dimostra di non valere meno dei suoi colleghi e subito cerca di mettersi alla pari. Incomincia la grande era dell’azienda pugliese che, a seguito della repentina espansione di fatturato, necessita di una nuova sede.
Gli spazi non sono più sufficienti e si cerca una soluzione più periferica trovata in Via Amendola a Bari, accanto alle baracche del “villaggio armeno” costruito per ospitare i profughi della persecuzione turca. Sono ben 10.000 metri quadrati e, finalmente, c’è spazio sufficiente per le prime macchine automatiche utilizzate in Italia in questo settore: si va dalla torrefazione al confezionamento senza alcun intervento manuale. Siamo nel 1962.

Anni ’60/’70 primo impianto industriale caffè automatizzato

L’automazione si allarga anche alla contabilità mentre si amplia la rete commerciale, che si estende fuori regione in cerca di nuovi clienti, entusiasti del prodotto. Già dal 1958 il figlio di don Leonardo, Antonio Lorusso (vedi scheda) appena maggiorenne, comincia ad occuparsi dell’azienda di famiglia curando gli affari aziendali in Capitanata (tipico nome attribuito alla provincia di Foggia). Quindi, dopo aver percorso tutti i gradini gerarchici partendo dal più basso, ricopre la carica di Procuratore e successivamente di Amministratore Delegato. L’attività sinergica di gestione aziendale tra le due carismatiche figure porta in azienda nuova energia vitale che consente alla SAICAF di continuare a crescere e di affrontare nuove sfide imprenditoriali.
L’antico Gran Caffè Savoia cambia nome in Gran Caffè Saicaf e viene ricostruito in relazione alle nuove esigenze funzionali dell’epoca. Le mire espansionistiche sono tali da valutare l’ipotesi di allargare la distribuzione a livello nazionale e si comincia a cercare partners per dar vita ad un marchio nazionale. I primi tentativi non trovano consensi, finché non arriva l’idea vincente: “il marchio-consorzio SAO CAFE’ “, che di nazionale ha solo il marchio mentre il rifornimento sul mercato è assicurato, nelle rispettive aree geografiche, da sei torrefattori che si sono consorziati.

In questo modo si raggiunge non solo il vantaggio di una migliore e rapida distribuzione del prodotto ma anche, e soprattutto, quello di soddisfare le attese della clientela locale in fatto di tostatura e di gusto del caffè. Progressivamente e meritatamente, avendo saputo articolare l’azienda per servire meglio il mercato locale, e preparando la stessa ad una costante espansione verso i mercati del Mezzogiorno ed alla proiezione in tutto il territorio nazionale, Antonio Lorusso assume tutte le cariche rappresentative del gioiello di famiglia fino a raccoglierne il testimone nel 1997, anno in cui ne diventa Presidente ed anno in cui Don Leonardo si congeda dalla SAICAF e dalla sua città. L’evoluzione dell’azienda non ha soste, e gli impulsi positivi forniti alla società sono costanti, come l’ingresso, nel 1979, dell’ingegner Nicola Signorile, che affianca il padre Francesco, procuratore e socio dal 1969.

Anni ’60/’70 primo impianto industriale caffè automatizzato

L’ingegner Nicola Signorile, prima come procuratore ed in seguito come Amministratore Delegato, assume la responsabilità dell’approvvigionamento e della selezione del caffè crudo (verde) che dai paesi d’origine arriva in azienda; è sua la responsabilità tecnica della torrefazione e della gestione del personale dipendente.
Con Antonio Lorusso o più affettuosamente don Ninì, nasce un rapporto di reciproca stima che lo portano, contestualmente, a dirigere il settore commerciale della divisione bar, anima e cuore pulsante dell’azienda barese. L’aspetto ingegneristico, varca le soglie dell’azienda anche sotto l’aspetto finanziario con la creazione della Fin.Coffee srl, una società finanziaria creata per dare maggiore impulso al settore dei bar, canale nel quale la SAICAF è oltremodo leader di mercato.
Tra le acquisizioni più significative ricordiamo quelle della TOBIACO_caffè srl e della SAN PAOLO caffè srl. Le capacità imprenditoriali del commendatore Antonio Lorusso non sfuggono agli occhi attenti degli operatori del settore industriale ed in breve le sue cariche e le responsabilità assunte varcano i confini aziendali, portandolo ad assumere innumerevoli incarichi operativi ed istituzionali, privati e pubblici, al di fuori dello stesso gruppo SAICAF.
Tali eventi, però, contano sulla abile e preziosa collaborazione in azienda del già citato ing. Nicola Signorile e del successivo ingresso in SAICAF della Sig.ra Simonetta Lorusso, sorella di Antonio, procuratrice e responsabile del settore amministrativo del gruppo. Figura di indubbia grazia ed eleganza, da sempre impegnata attivamente in campagne di sensibilizzazione sociale, la Signora Simonetta, in seguito a varie esperienze imprenditoriali e politiche, si ritrova quindi a gestire un settore ampio e delicato che, sebbene diverso rispetto a quanto rappresenta il suo passato professionale, dimostra di organizzare con grande capacità, apportando cambiamenti ed innovazioni che garantiscono fluidità ad un settore fondamentale dell’azienda. Sotto le abili mani dei suoi amministratori quindi, la SAICAF continua nella sua poderosa crescita. Oggi la SAICAF è leader di mercato in Puglia e si colloca tra le prime quindici aziende produttrici di caffè in Italia.
Esporta in quasi tutto il resto del mondo con il preciso impegno di diffondere l’inimitabile gusto dell’espresso italiano. Le sue attenzioni distributive si suddividono tra il consumo domestico, che comprende sia le classiche miscele per la Moka che prodotti per i nuovi metodi di estrazione in capsule e cialde monodose, il canale del pubblico esercizio che vede ancora la SAICAF protagonista detenendo, anche in questo settore, la leadership in Puglia, il canale Vending destinato a soddisfare le richieste di espresso nelle mense e nelle comunità attraverso i distributori automatici, e la divisione Estero occupata a diffondere il gusto dell’espresso Saicaf fuori dai confini italiani.

Anni ’80/’90 Ampliamento linee di confezionamento

Dalla nascita dell’azienda tutto ancora scorre con puntuale regolarità, ma dietro l’apparente immutabilità dei luoghi e delle situazioni c’è un mondo che cambia continuamente. L’arrivo del nuovo millennio segna infatti, per la SAICAF, un nuovo, importante e significativo evento: l’ingresso in azienda di Leonardo Lorusso, figlio dell’Onorevole Antonio che, pur preso dal suo impegno universitario, come il padre ha cominciato giovanissimo partendo dai ruoli più umili per imparare a conoscere le vere origini del profumo della tazzina di caffè Saicaf.

E’ una sua creatura l’istituzione dell’Associazione Don Leonardo Lorusso dedicata al nonno paterno. Siamo nel 2011.
L’associazione, un contenitore di innovazione, idee e scambi culturali e professionali, ha tra le attività principali la formazione di migliaia di baristi che ogni giorno contribuiscono a diffondere l’inconfondibile gusto di Saicaf.
Ma soprattutto c’è la voglia di contribuire personalmente a conformare l’azienda e renderla pronta ad affrontare le nuove sfide lanciate dal mercato globale e dalle multinazionali.

Anno 2015/2021 Saicaf New Logo, inizio rinnovamento

L’entusiasmo, fresco e coinvolgente, trasmesso in questa sua iniziale esperienza aziendale, lascia intravedere tutte le caratteristiche di chi saprà proseguire con successo questa splendida avventura, affiancato dal nuovo Amministratore Delegato Ing. Enrico Vingiani, cugino di Leonardo ma esperto imprenditore e abile figura dedicata al controllo di gestione.

Siamo alla quarta generazione e la storia continua rafforzata da un accordo di integrazione di grande respiro internazionale!

https://www.beverfood.com/accordo-integrazione-massimo-zanetti-beverage-group-e-saicaf-caffe-w

Accordo di integrazione tra Beverage Group e Saicaf Caffè

In un articolo pubblicato sul sito Beverfood il 30 luglio 2021 è stata data notizia di un accordo di integrazione tra Massimo Zanetti Beverage Group, una delle aziende leader a livello mondiale nella produzione, lavorazione e distribuzione del caffè, e Saicaf Caffè nota azienda con sede a Bari, produttrice dell’omonimo caffè.

MASSIMO ZANETTI, PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DI MASSIMO ZANETTI BEVERAGE GROUP, HA COMMENTATO:

“Sono soddisfatto di poter annunciare l’accordo raggiunto con Saicaf, titolare dell’omonimo storico marchio barese del caffè, e nota e apprezzata realtà presente prevalentemente nel Centro e Sud Italia, che ci permetterà di valorizzare il posizionamento del nostro Gruppo in tali aree”.

ANTONIO LORUSSO, PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DI SAICAF, HA COMMENTATO:

“Sono convinto che la nostra storia pluridecennale porterà grande valore al Gruppo Massimo Zanetti Beverage e sono certo che Saicaf beneficerà di stimoli e profonde sinergie. Due grandi storie imprenditoriali si stanno unendo in un nuovo cammino e questa è sempre una vittoria”.
Nel ricordare la storia di Saicaf che risale al lontano 1932 a Bari, per poi diffondere il proprio brand e la cultura del caffè anche su mercati internazionali, viene sottolineato il giusto equilibrio sempre mantenuto da Saicaf “tra un approccio artigianale alle materie prime e una spinta costante verso l’innovazione, per garantire al consumatore gusto e qualità eccellenti.”
Viene poi indicato che “Il nuovo piano strategico prevede lo sviluppo a carattere macroregionale dei bar Saicaf, con l’ampliamento della gamma dei prodotti offerti. Inoltre, attraverso questo accordo, Saicaf avrà l’opportunità di portare avanti nuove sfide su un mercato sempre più competitivo anche grazie all’esperienza di alcune aziende del gruppo MZBG, come La San Marco, ai vertici dei costruttori mondiali di macchine del caffè, con la quale sono allo studio innovative forme di estrazione di una nuova miscela di caffè che racchiuda i quasi 90 anni di storia dell’azienda barese.”
Nel sottolineare che per il gruppo Beverage di Massimo Zanetti l’operazione “è motivata dalla forte complementarità della gamma prodotti e dalle sinergie commerciali, rafforza il Gruppo Massimo Zanetti Beverage nel Centro e Sud Italia ed è coerente con gli obbiettivi di crescita in aree non presidiate e strategiche” si soggiunge che, con questo accordo “lo storico marchio Saicaf si inserisce in un Gruppo che opera in 110 paesi nel mondo, con un portafoglio di oltre 40 brand, alcuni noti a livello internazionale e altri leader nei mercati locali, grazie a un’identità capace di fondere la tradizione con le nuove tendenze di mercato.

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