LAGIOIA VINCENZO

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LAGIOIA VINCENZO

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1901 – 1986

Commerciante, esportatore, imprenditore, dirigente sportivo

Nominato Cavaliere del Lavoro il 02 06 1964

Profilo tratto dal sito www.cavalieridellavoro.it
Organizzò l’attività di esportazione della ditta paterna, specializzata nel commercio delle mandorle. Ne ampliò le esportazioni, anche ai paesi non europei. Consentì quindi all’azienda di raggiungere posizioni dominanti tra le ditte esportatrici italiane. Perfezionò, con macchine da lui stesso brevettate, i sistemi di lavorazione. Dedicò molte energie anche alla trasformazione di suoi terreni in vigneti e oliveti specializzati. Si impegnò inoltre in attività di carattere pubblico. Sostenitore di una spiccata politica meridionalista, contribuì alla formulazione della legge per il Mezzogiorno del 1959. Come presidente della Camera di commercio di Bari, promosse molte iniziative di sviluppo. Salvò il porto di Bari dal fallimento, diede impulso alla Fiera del Levante e alla borsa merci e ai trasporti ferroviari e aerei della regione. Costituì inoltre il Consorzio dell’area industriale della città. Fu anche membro dell’Istituto del commercio con l’estero, del Consiglio nazionale degli esportatori ortofrutticoli e della Camera di commercio internazionale.

Onorificenza

Nominato Cavaliere del Lavoro il 02 06 1964
Settore Commercio, turismo e servizi Credito e Assicurazione

Riferimento tratto da wikipeida.it

Negli anni sessanta era una figura di rilievo nel panorama commerciale dello stesso capoluogo pugliese: commendatore, nominato Cavaliere del lavoro e infine presidente della Camera di Commercio della città. Nella seconda metà degli anni quaranta è socio insieme al presidente Tommaso Annoscia dell’Associazione Sportiva Bari.
Nell’ottobre del 1959 assume la carica di presidente del club che militava in Serie A, rispondendo alla richiesta del gruppo dirigente della società per risollevare la precaria condizione finanziaria della società.
Non essendo pratico di calcio si fece assistere, nell’ambito dell’attività agonistica, dal dott. Ignazio Nencha, già tecnico della società.
Nel terzo anno consecutivo in massima serie, il secondo per la sua presidenza, l’oneroso ingaggio del titolato allenatore argentino Luis Carniglia non basta ad evitare la retrocessione dei galletti in Serie B, avvenuta agli spareggi. La sera del 22 giugno 1961, dopo aver venduto diverse sue proprietà per disimpegnare i conti del club, si dimette come presidente.
Viene quindi posto dalla Lega Calcio come commissario straordinario assieme ai nuovi vice commissari Angelo Marino e Angelo De Palo; lascia definitivamente la società ai suoi vice il 4 settembre 1961.

Tratto da Puglia d’Oro Vol. I 1 ed 1936 pag. 149 Rassegna curata da Renato Angilillo nella seconda metà degli anni ’30 cfr ristampa dei tre libri dalla Fondazione Carlo Valente Onlus , ed. 2008 pag. 465 (www.fondazionecarlovalente.it )

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