BONOMO LORENZO

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BONOMO LORENZO

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Bari,  1924 – 17 maggio 2020

Luminare nel campo dell’Immunologia Clinica, delle Malattie reumatiche e dell’Immunoterapia, autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di una lunga carriera accademica, ha condiviso con la moglie Marilena la passione per l’arte.

Nipote omonimo del generale medico Lorenzo, figlio del grande chirurgo e filantropo Vincenzo, Lorenzo Bonomo ereditò in famiglia la passione per la medicina e la ricerca.
Si laureò nell’Università di Bari, dove fu allievo di Virgilio Chini cui succedette nel 1967 alla direzione dell’Istituto di Clinica Medica, incarico che mantenne fino al 1981 quando passò a dirigere (fino al 1996) la Clinica Medica dell’Università La Sapienza di Roma.
Con la sua attività scientifica dette un grande impulso di modernità alla scuola medica barese, anche grazie a importanti esperienze a Londra e a Dallas, aprendola ad attività di ricerca in reumatologia e sulle malattie immunologiche che allora cominciavano ad essere conosciute, in particolare con studi pionieristici sugli anticorpi monoclonali , favorendo l’evoluzione della Medicina Interna classica nelle varie branche specialistiche (immunoallergologia , geriatria, ematologia, nefrologia) pur conservando intatta la visione umanocentrica della medicina.
Autore di centinaia di pubblicazioni sulle più prestigiose riviste scientifiche nazionali e internazionali, ha pubblicato volumi in Immunologia Clinica, Malattie reumatiche e Immunoterapia adottati in numerosi atenei.
Fu ideatore nel 1977, insieme a Biagio Agnes, della trasmissione televisiva Check up su Rai 1, il primo pionieristico programma divulgativo di medicina in televisione, del cui comitato scientifico fece parte fino al 1991.
A lungo componente del Consiglio di amministrazione dell’Università di Bari, fu eletto nei comitati di Biologia e Medicina del CNR e nelle commissioni ministeriali per la ricerca.
Fu Presidente della Società Italiana di Immunologia e membro della Royal Society of Medicine e dell’American Society of Rheumatology.
Tra i tanti riconoscimenti e premi fu insignito di Medaglia d’oro del Presidente della Repubblica ai benemeriti per la scienza e la cultura già nel 1979 e poi nuovamente nel 2000. Nel 2001 fu nominato da Papa Giovanni Paolo II Presidente della Consulta Medica della Congregazione delle Cause dei Santi, partecipando, tra le altre, alle cause per la beatificazione di Madre Teresa di Calcutta e di Padre Pio.
Nel solco della tradizione filantropica della famiglia fu presidente della Fondazione Bonomo; fin da giovane interessato all’arte trasmise questa sua passione alla moglie Marilena che nel ’71 apri la sua galleria a Bari e alle figlie Alessandra, Magda e Valentina. Era molto legato alla sua città di origine Andria, dove vivono molti suoi familiari.

“La città di Bari piange la scomparsa di Lorenzo Bonomo – così il sindaco Antonio Decaro ha voluto esprimere il cordoglio per la morte dell’illustre scienziato -. Il mondo accademico perde oggi una delle personalità più dinamiche e attive nel campo della didattica e, soprattutto, della ricerca scientifica.
Ci sono uomini che lasciano un segno profondo nella comunità per la quale hanno lavorato, e il professor Bonomo è senz’altro uno di quegli uomini.
Bari lo ricorderà sempre per le sue straordinarie doti umane, per la passione per la ricerca e per la sua instancabile volontà di trasmettere, attraverso l’insegnamento, conoscenze e competenze. Gli anni durante i quali Lorenzo Bonomo ha svolto il suo ruolo di clinico e di ricercatore nell’Ateneo barese sono stati segnati da uno straordinario sviluppo conoscitivo, alimentato dal suo instancabile impulso.
Bari – conclude il sindaco – lo ricorderà anche per la sua fine sensibilità culturale e per la passione che coltivò, insieme a sua moglie Marilena, per l’arte contemporanea. Alle sue figlie Sandra, Magda e Valentina le mie più sentite condoglianze”.

Nell’articolo del 19 maggio 2020 a firma di Lorenzo Madaro pubblicato nel sito www.artribune.com il prof. Lorenzo Bonomo viene ricordato come “uomo riservato, curioso, intellettualmente dinamico, brillante professore in clinica Medica e già Primario al Policlinico dell’Ateneo di Bari e a La Sapienza e con la moglie Marilena, raffinato collezionista d’arte contemporanea.

Viene ricordato proprio in quella grande casa di Bari “teatro di incontri speciali con gli artisti negli oltre quarant’anni di attività della galleria di sua moglie Marilena, figura di rilievo per l’arte contemporanea internazionale sin da quel fatidico 1971, anno di nascita di una storia intrecciata ad intuizioni, ricerca, coraggio e gusto. Quello per l’arte strettamente attuale, naturalmente; che dal concettuale spaziava al minimalismo, dagli artisti internazionali – all’epoca conosciuti solo tra i più attenti addetti ai lavori – ai giovani talenti italiani e ad alcuni brillanti nomi pugliesi. Qualche nome? Alighiero Boetti, Sol Lewitt, Richard Nonas, Richard Tuttle, David Tremlett, Nunzio, Franco Dellerba e Tullio De Gennaro, giusto per citarne alcuni. Tutti amici, sodali, e naturalmente ospiti periodici di quella grande casa in cui l’arte era un fattore imprescindibile del quotidiano, con installazioni e opere disseminate con cura e understatement tra spazi interni ed esterni senza soluzione di continuità. E infatti era facile muoversi negli ambienti rimanendo incantati davanti a un Mel Bochner nella sala da pranzo o a un lavoro luminoso – un grande cuore della fine degli anni Settanta – del pugliese Franco Dellerba nella cucina, installato di fronte a un progetto per un manifesto firmato Alighiero e Boetti per una delle sue tante mostre in galleria. Che stagione straordinaria, quella della Galleria Bonomo, con mostre e progetti anche extramoenia, come a Spoleto, altro teatro di dialoghi, incontri e progetti espositivi radicali. Sempre con gli artisti, fianco a fianco, perché l’arte è un percorso di conoscenza costante e Lorenzo Bonomo lo sapeva molto bene.”
Al suo rientro in Italia dall’Inghilterra e gli Stati Uniti – “racconta sua figlia Valentina, gallerista, così come la sorella Alessandra con base a Roma, dove hanno le rispettive gallerie (mentre la terza sorella, Gogo, è libera professionista) – Lorenzo Bonomo si avvicina al lavoro di Fontana e di seguito alle avanguardie degli anni Sessanta e Settanta. Frequenta la galleria Marlborough a Roma che con quelle di Lucio Amelio a Napoli, Konrad Fisher a Düsseldorf e Franco Toselli a Milano è stato un luogo imprescindibile per la sua indagine. I viaggi, le mostre, le letture, i dialoghi serrati con gli artisti, le amicizie profonde con molti di loro: tutti ambiti che Bonomo ha vissuto con impegno e discrezione, alternando questa grande passione con il suo impegno professionale in ambito medico.”

Link
https://web.uniroma1.it/medeodonto/it/content/scomparsa-prof-lorenzo-Bonomo

https://bari.repubblica.it/cronaca/2020/05/17/news/bari_la_scomparsa_di_lorenzo_bpnpmp_il_sindaco_lo_ricordereno_sempre_-256930801/

https://www.andriaviva.it/notizie/scompare-l-immunologo-di-origini-andriesi-prof-lorenzo-bonomo/

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