CARPANO MATTEO

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CARPANO MATTEO

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Manfredonia 1874 – Roma 1952

Un ricercatore senza frontiere

Matteo Carpano, nato a Manfredonia il 23 novembre 1874, è ad Asmara. In Eritrea non arriva per caso. Il Governo italiano ordina che sia fatto qualcosa per debellare l’epidemia di peste bovina che attanaglia la colonia. Non per spirito umanitario però. L’istituzione chiama il Prof. Dott. Uff. · Carpano, parassitologo e microbiologo di fama, a guida di una qualificata equipe, che, grazie al metodo immunizzante della siero-infezione, riesce ad arginare l’epidemia. Arriva il successo. Quello politico, per il Governo; quello scientifico per Capano, il quale inizia a viaggiare al servizio della patria e della medicina.
Si reca in Libia, questa volta per studiare una sconosciuta infezione dei bovini: la varietà mediterranea della “febbre della costa”. In Egitto, invece, si stabilisce per circa dieci anni. Nei suoi laboratori dislocati nei campi militari analizza il comportamento del bacillo del carbonchio ematico negli uccelli e un corinebatterio del cammello. Individua anche l’origine di un’infezione dei polli in un piroplasma detto Aegyptianella pullorum, oggi chiamata dalla letteratura internazionale Aegyptianella pullorum Carpano. Alla fine degli anni Venti pubblica un articolo che, nella versione inglese, sarà citato dagli studiosi di tutto il XX secolo, Piroplasmosi nei polli d’Egitto. Il suo nome riecheggia nei laboratori di mezzo mondo.
I viaggi proseguono anche quando il fisico non è più giovane come un tempo: il Governo italiano ha bisogno ancora della sua collaborazione. Teatro delle ricerche è la vicina Albania, in cui gli offrono la direzione del Servizio veterinario. Le malattie studiate sono, ancora una volta, quelle dei polli e delle pecore.
La sua passione per la microbiologia, la parassitologia, la patologia comparata e la patologia tropicale non si esaurisce nelle analisi condotte in laboratorio. Carpano fa di più: costruisce gli strumenti che gli permettono di procedere nelle sue ricerche, dai microscopi alle macchine microfotografiche e fotografiche di precisione, per le quali usa lastre create secondo le sue istruzioni.
Come divulgatore scientifico collabora alla monumentale Enciclopedia Italiana, la celebre Treccani. È inoltre autore di numerose pubblicazioni scientifiche apparse su riviste italiane, francesi, tedesche. La «Rivista di Parassitologia» lo annovera tra i suoi grandi. Tiene lezioni per gli ufficiali sanitari presso l’Istituto d’Igiene dell’Università di Roma. I suoi studi si estendono alle affezioni parassitarie del sangue e alla definizione delle varie forme di piroplasmosi diffuse in Italia. Partecipa a congressi internazionali e i suoi interventi, come quello di Pretoria nel 1929, non passano inosservati.
Sperimenta senza sosta. Instancabilmente, si “autosperimenta”, come quando si ammala, nel bassopiano eritreo, di malaria e dissenteria america: in quell’occasione il suo corpo diventa luogo di trasformazioni e verifica delle nuove terapie elaborate.
Carpano non è immune alle disgrazie private. Perde la moglie in Albania, durante la guerra. Con lei, va distrutto quasi tutto il lavoro di una vita. Dei suoi strumenti, ormai, non c’è più traccia. La Patria accoglie l’umile servitore. Roma, dove è direttore del Laboratorio Batteriologico Veterinario Militare, accoglie i suoi ultimi giorni di gloria. Si spegne, confortato dalle figlie, il 31 ottobre 1952.
Maria Antonella Messina
Da Scienziati di Puglia (a cura di) Francesco Paolo de Ceglia Adda Editore, 2007 pag. 390

Cenni bibliografici

Letteratura primaria:

  • Sul ciclo evolutivo dell’ “Haemoproteus danilewskyi”. Note morfologiche e biologiche del parassita riscontrato in alcune specie di uccelli della colonia eritrea, Istituto Italiano d’Arti Grafiche, Bergamo 1913.
  • Su di una importante enzoozia di febbre della Costa in Libia, Toscano, Pisa 1914.
  • Sul funzionamento dell’Istituto batteriologico veterinario militare durante l’anno 1915, Emiliano, Bologna 1916.
  • Sulla diagnosi clinica e microscopica delle più frequenti dermatosi parassitarie degli equini, Stabilimenti Poligrafici Riuniti, Bologna 1917, estratto da «Moderno zooiatra», XI-XII (1916) e I (1917).
  • Piroplasmosis in Egyptian fowles (Egyptianella pullorum), «Vet. Serv. Bull. Egypt. Minist. Agric. Sci. Technol. Serv.», 86 (1928), pp.1-7.
  • Su di un Piroplasma osservato nei Polli in Egitto (Egyptianella pullorum), «Bollettino del Ministero dell’Agricoltura Egiziano», 86 (1928), pp. 1-12 (pubblicato nel 1929).
  • Sulla patologia veterinaria e comparata dei paesi incolti ed in particolar modo delle regioni tropicali e subtropicali: introduzione al corso d’integrazione per i veterinari coloniali, Sallustiana, Roma 1937.

Letteratura secondaria:

  • Conti G., Opuscolo pubblicato della morte del Prof Dott. Matteo Carpano, a cura dell’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Manfredonia, Manfredonia 1961.
  • Gentile G. A., Manfredonia. Testimonianze vecchie e nuove, Tip. dell’Abbazia di Calamari, Frosinone 1979, pp. 169-70; 302-03.

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