GAROFOLI ROBERTO

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GAROFOLI ROBERTO

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Magistrato, giudice Consiglio di Stato, dal 13 febbraio 2021 Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Draghi con funzioni di Segretario del Consiglio dei ministri.

Laureato in giurisprudenza presso l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari a soli 21 anni, ha vinto un concorso in magistratura nel 1994, ed è stato poco dopo assegnato, in qualità di giudice penale e civile, ai tribunali di Taranto e Trani, presso i quali ha trattato anche procedimenti di mafia.

Entrato nel 1999 al TAR della Puglia, è poi passato al Consiglio di Stato, con servizio presso le sezioni giurisdizionali e consultive. Presidente di Sezione del Consiglio di Stato, è stato collocato “fuori ruolo” per assumere la carica di Capo Gabinetto del Ministero dell’economia del Governo Renzi.

È autore di numerose opere monografiche, curatore di trattati e opere collettanee. È stato inoltre docente dell’Università LUISS Guido Carli.

È direttore della rivista mensile “Neldiritto” (Neldiritto editore), specializzata in opere giuridiche per avvocati e magistrati, per la quale, nel 2009, insieme a Giuliano Amato, ha pubblicato un volume sull’amministrazione pubblica italiana, intitolato I Tre assi. Con Giulia Bongiorno, è autore del volume “Casi di penale. Atti e pareri“.

Ha ricoperto incarichi istituzionali in sei governi della Repubblica italiana, collocato fuori ruolo dalla magistratura:

  • Capo di Gabinetto del Ministero dell’economia e delle finanze nel Governo Conte I e nel Governo Gentiloni.
  • Capo di Gabinetto del Ministero dell’economia e delle finanze nel Governo Renzi (al Ministero ha rinunciato al compenso aggiuntivo previsto dall’incarico rispetto alla sua retribuzione da magistrato) Su incarico del Ministro Padoan ha coordinato, tra gli altri, il tavolo di lavoro congiunto con l’ANAC che ha stilato la direttiva anticorruzione nelle società partecipate del Ministero (alle regole per le società quotate lavora un tavolo tecnico con la Consob) e quello sulle fondazioni bancarie che stila il protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Economia e l’associazione rappresentativa delle fondazioni bancarie, l’ACRI. Tale ultimo accordo ha l’obiettivo di svincolare le fondazioni dalle banche conferitarie facendone istituzioni no profitche dalla gestione del patrimonio ricavino le risorse da destinare ai fini statutari.
  • Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri e Presidente della Commissione per l’elaborazione di misure di contrasto, anche patrimoniale, alla criminalità nel Governo Letta (la definizione di “economia criminale” contenuta nel Rapporto è stata citata dal Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, audito dalla Commissione Parlamentare Antimafia nel gennaio 2015). La Commissione, di cui hanno fatto parte, tra gli altri, i magistrati Nicola Gratteri e Raffaele Cantone, ha lavorato a titolo gratuito redigendo il rapporto “Per una moderna politica antimafia – Analisi del fenomeno e proposte di intervento e riforma” presentato dallo stesso Garofoli assieme a Enrico Letta e Angelino Alfano a Palazzo Chigi. Tale rapporto ha proposto una serie di misure (descritte nella prefazione) volte a: aggredire i patrimoni, incidendo sulle disponibilità economiche delle mafie; assicurare un’efficace gestione e destinazione dei beni sottratti alle organizzazioni mafiose; ostacolare le infiltrazioni nell’economia legale; incidere sui legami con le Istituzioni; rafforzare l’apparato repressivo e a migliorare l’efficienza del sistema processuale; incidere sul contesto economico e sociale.
  • Capo di Gabinetto del Dipartimento della funzione pubblica, con il ministro Filippo Patroni Griffi, e Coordinatore della Commissione ministeriale per l’elaborazione di misure per la trasparenza, la prevenzione e il contrasto della corruzione nel Governo Monti. La Commissione, di cui hanno fatto parte tra gli altri il magistrato Raffaele Cantone e i docenti universitari Bernardo Giorgio Mattarella, Francesco Merloni, Giorgio Spangher, ha prodotto il rapporto “La corruzione in Italia – Per una politica di prevenzione” contenente un’analisi del fenomeno corruttivo, profili internazionali e proposte di riforma della legislazione sul tema. Tra i dati riportati nel Rapporto, il rankingdell’Italia nella classifica mondiale della corruzione percepita (69°), l’aumento del 40% del costo delle grandi opere, il calo delle denunce e delle condanne per corruzione, l’analisi del tasso potenziale di crescita dell’economia italiana in assenza di fenomeni corruttivi (oltre il triplo a breve termine e il doppio a lungo termine nel periodo 1970-2000). Molti degli interventi preventivi proposti sono confluiti nella legge anticorruzione (Legge 6 novembre 2012, n. 190, cosiddetta Legge Severino) e nel Decreto Legislativo sulla trasparenza amministrativa del 14 marzo 2013, n. 33.
  • Capo dell’Ufficio legislativo del Ministero degli affari esteri con il ministro Massimo D’Alema nel Governo Prodi II.
  • Componente della Commissione istituita dal governo Berlusconi IV presso il Consiglio di Stato per l’elaborazione del Codice del processo amministrativo, approvato con d.lgs 2 luglio 2010 n. 104 ed entrato in vigore il 16 settembre dello stesso anno.

Ha coordinato nel 2011 il progetto nazionale “Unità ed eguaglianza”, incluso nel programma ufficiale delle celebrazioni per il 150º Anniversario dell’Unità d’Italia.

Dal 13 febbraio 2021 Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Draghi con funzioni di Segretario del Consiglio dei Ministri.

 

Onorificenze

Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana
— 27 dicembre 2013.

Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana
— 2 giugno 2011.

Elenco delle principali pubblicazioni:

Rapporti Commissioni di Governo:

  • Ha curato, in qualità di Presidente, il Rapporto della Commissione governativa per l’elaborazione di misure di contrasto alla corruzione, istituita dal Ministro per la Pubblica amministrazione- 2012;
  • Ha curato, in qualità di Presidente, il Rapporto della Commissione per l’elaborazione di misure di contrasto, anche patrimoniale, alla criminalità, istituita dal Presidente del Consiglio dei ministri – 2014

 

Monografie:

  • I tre assi: l’amministrazione tra democratizzazione, efficientismo, responsabilità (curato con Giuliano Amato), Nel diritto editore, Roma, 2009;
  • L’accesso ai documenti amministrativi: profili sostanziali e processuali, Giuffrè, Milano, 2007;
  • Le tecniche di tutela nel processo amministrativo: aggiornato alla legge n. 15/2005, Giuffrè, Milano, 2006:
  • Il nuovo diritto degli appalti pubblici: nella direttiva 2004/18/CE e nella legge comunitaria n. 62/2005, Giuffrè, Milano, 2005:
  • Responsabilità della pubblica amministrazione e risarcimento del danno innanzi al giudice amministrativo, Giuffrè, Milano, 2003;
  • Tutela cautelare, monitoria e sommaria nel nuovo processo amministrativo: provvedimenti di urgenza, tutela possessoria, decreti ingiuntivi e ordinanze ex 186-bis e 186-ter c.p.c., Giuffrè, Milano, 2002:
  • La nuova giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo dopo la legge 21 luglio 2000, n. 205, Giuffrè, Milano, 2000;
  • Le autorità indipendenti, Napoli, 2000;
  • Le privatizzazioni degli enti dell’economia: profili giuridici, Giuffrè, Milano, 1998

 

Opere collettanee:

  • Il libro dell’anno del diritto 2013, Istituto dell’Enciclopedia italiana, ed. II Roma, 2013;
  • Trattato sui contratti pubblici, Tomi VII, Giuffrè, Milano, 2008-2011;
  • Trattato di giustizia amministrativa, Tomi V, Giuffrè, Milano, 2005

 

Manuali:

  • Manuale di diritto penale. Parte generale, ed. IX, Nel diritto editore, Roma, gennaio 2013;
  • Manuale di diritto penale. Parte speciale (I, II, III tomo), ed. VI, Nel diritto editore, Roma, gennaio-febbraio 2013;
  • Manuale di diritto amministrativo, ed. VI, Nel diritto editore, Roma, ottobre 2012

 

Codici e Commentari

  • Codice degli appalti pubblici: annotato con dottrina, giurisprudenza e formule, ed. VI., Nel diritto editore, Roma, 2013;
  • Codice dell’espropriazione e della perequazione urbanistica, ed. II, Nel diritto editore, Roma, 2013;
  • Codice penale e delle leggi penali speciali, annotato con giurisprudenza, ed. V Nel diritto editore, Roma, 2012;
  • Codice del processo amministrativo: D.Lgs. 2 luglio 2010, n. 104: annotato con dottrina, giurisprudenza e formule, ed. II, Nel diritto editore, Roma, 2012;
  • Il nuovo regolamento degli appalti pubblici: annotato con dottrina, giurisprudenza e formule (Commento al D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 e ai regolamenti in tema di qualificazione, revisione dei prezzi, contratti segretati, progettazione), Nel diritto editore, Roma, 2012;
  • Codice dell’edilizia: annotato con dottrina, giurisprudenza e formule, ed. II, Nel diritto editore, Roma, 2011

 

Ha pubblicato numerosi articoli, saggi e note a sentenze in ambito de diritto amministrativo e del diritto penale.

Sono visualizzabili su YouTube diversi suoi interventi a convegni in materia giuridica, quali

Crescita e contrasto al fenomeno corruttivo” (6 novembre 2012 [http://youtu.be/gp2fekMS1kQ], “Eguaglianza e inviolabilità dei diritti fondazionali: dove va l’ordinamento” (30 maggio 2012, http://youtu.be/KQiF2ijoLKc], “Regole e amministrazione pubblica” (23 marzo 2012 [http://youtu.be/gxlNoFWLid0])

https://www.ilsole24ore.com/art/garofoli-pronti-intervenire-ancora-caro-prezzi-avanti-concorrenza-AEsZv6QB

In un articolo pubblicato il 10 aprile sul Sole 24 Ore il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Roberto Garofoli ha dichiarato che “Il Governo è pronto a rafforzare le misure sul caro prezzi, anche con riferimento alla revisione negli appalti. Il Pnrr e la sua attuazione devono controbilanciare gli effetti delle crisi anche gravi che stiamo attraversando. L’aumento eccezionale dei prezzi del gas, dell’energia, di alcune materie prime è un inedito di cui si sta monitorando l’impatto sui singoli progetti».

«Quel che non deve accadere – ha aggiunto Garofoli – è che la crisi in atto faccia deragliare il Paese dal suo più ambizioso Piano di ripresa e sviluppo, con la tensione riformistica che lo contraddistingue, con le tante progettualità di cui si compone, decisive per il superamento dei profondi divari territoriali e di genere, oltre che dei ritardi dei nostri sistemi di istruzione, ricerca, tecnologici, infrastrutturali».

Sul tema della concorrenza ha precisato che “Con il Parlamento vi è stato un dialogo assiduo e, credo, anche proficuo. Il Governo ha illustrato, per alcune delle questioni più rilevanti del ddl, le ragioni sottese alle misure di liberalizzazione proposte. I gruppi parlamentari hanno espresso le rispettive posizioni e le esigenze alle stesse sottese. Per molti aspetti sono stati e si stanno definendo punti di sintesi. Ora occorre tener conto dei tempi. L’approvazione del ddl e dei decreti legislativi costituiscono precisi vincoli e non si può venir meno a impegni così decisivi per il futuro del Paese».

Roberto Garofoli: “L’Italia non riparte senza il Sud. Da Bari inizia la sfida per superare i divari”

In una intervista rilasciata a Domenico Castellaneta della Repubblica il 14 novembre 2021 il Sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei Ministri – in risposta alla domanda “

Sottosegretario Garofoli, con uno slogan si potrebbe dire che l’Italia riparte dal Sud. E non sembra un caso. Quali sono le principali motivazioni che hanno spinto a scegliere il Mezzogiorno? – ha precisato “”No. Non parte da qui per caso. L’Italia deve ripartire dal Sud e con il Sud. Non può esserci una vera ripresa del Paese senza il Mezzogiorno. In questa prospettiva, al Pnrr occorre guardare non solo per le importanti risorse che lo stesso mette a disposizione, ma quale occasione che il Paese deve saper cogliere per ridurre i divari che ne limitano la crescita, economica, sociale, culturale. E’ la più importante potenzialità del Pnrr: alcune delle missioni e riforme che finanzia possono spostare la nostra società da un equilibrio cattivo, fatto di divari non solo territoriali, ad uno migliore, caratterizzato da un più sano rapporto tra territori e da una più elevata partecipazione femminile e giovanile al mercato del lavoro”.

Riportiamo qui di seguito le domande del giornalista Domenico Castellaneta e le risposte del Sottosegretario di Stato Garofoli

Quanto prevedete di recuperare in termini economici?”

Secondo recenti previsioni, nel 2022 è atteso un importante recupero del Pil nel Mezzogiorno, superiore al Centro-Nord. E’ necessario che la previsione si avveri e, soprattutto, diventi strutturale. Anche per questo, una quota di ogni investimento del Pnrr è destinata al Sud. Al contempo, il Piano mira all’empowerment femminile, al contrasto alle discriminazioni di genere, all’incremento delle prospettive occupazionali dei giovani, così come al rafforzamento dei servizi di istruzione, anche professionalizzante, dei dottorati di ricerca, delle competenze STEM”.

Anche la scelta di Bari non sembra casuale. Possiamo affermare che questa città oggi rappresenta una faccia nuova del Mezzogiorno?

“A fronte delle diverse e profonde crisi che si sono abbattute sul Paese negli ultimi 15 anni, Bari e la Puglia hanno manifestato un’indubbia capacità di resilienza e risposta mostrando, tra l’altro, una significativa vivacità imprenditoriale con la formazione di alcuni importanti distretti industriali, così come una propensione di scuole e atenei a rinnovarsi in considerazione dei nuovi bisogni educativi e formativi. Certo, la pandemia ha lasciato segni visibili, con il rischio che si accelerino fenomeni già in atto: penso, al lavoro, ma anche alla fuga senza ritorno dei nostri giovani. Con il concorso di tutti, il Pnrr deve servire ad attivare un processo collettivo di superamento dei principali nodi strutturali. È necessario in questa direzione puntare su una maggiore connessione, non solo fisica (ad esempio, con il rafforzamento e completamento delle reti ferroviarie, il ripensamento delle stazioni delle nostre città, il potenziamento dei porti), ma anche culturale e scientifica”.

Ecco, questo forse è uno dei punti più importanti. O no?

“Saranno pubblicati tra pochissime settimane bandi per importanti progetti di ricerca ai quali gli Atenei e le imprese del territorio potranno partecipare anche consorziandosi con altre realtà del Paese, concorrendo a costituire laboratori di innovazione ad alto contenuto tecnologico o a forte vocazione imprenditoriale. A proposito di nodi strutturali e opportunità del Pnrr, sono state già assegnate risorse per interventi di riqualificazione urbana, saranno pubblicati a breve bandi per nuove scuole, asili nido, palestre scolastiche, saranno ripartiti e assegnati stanziamenti corposi perché il sistema sanitario possa evolversi dopo gli affanni emersi durante la pandemia”.

L’allarme per il reclutamento di personale e quindi per l’efficienza nella progettazione e spesa dei fondi tuttavia è fondato. Come intende agire il governo? E quanto conta il fattore tempo?

“Le preoccupazioni dei Sindaci non possono essere trascurate. La macchina amministrativa nei territori, così come nei Ministeri, è certo usurata e tecnicamente non sempre preparata rispetto alle sfide del tutto nuove poste dal Pnrr. Le cause sono diverse e note.

Questa consapevolezza ha indotto il Governo ad intervenire già nei suoi primi atti, riavviando e semplificando le procedure di assunzione, prevedendo e finanziando un reclutamento straordinario e centralizzato di funzionari tecnici per le amministrazioni del Sud, l’assegnazione alle Regioni di primi mille professionisti, la messa a punto di diversi meccanismi di assistenza tecnica con la costituzione di team di esperti che supportino gli enti locali nell’attuazione dei progetti del Pnrr”.

Ricordiamo, però, che ci sono i paesi piccoli che non finiscono mai sotto i riflettori.

Sono state stanziate risorse per i comuni del Sud con meno di 30.000 abitanti: potranno impiegarle per acquisire la progettazione dal mercato. I Comuni beneficiari delle risorse del Pnrr potranno inoltre rafforzare le proprie strutture con figure professionali specifiche ponendole a carico delle risorse del Pnrr. Le difficoltà amministrative non sono ovviamente legate solo al deficit di personale, ma anche ad obiettive complicazioni del quadro normativo: sono state in tale direzione introdotte non banali semplificazioni amministrative, in materia di appalti, modalità di rilascio dei permessi, rilievo procedimentale dei pareri richiesti”.

Qualcuno dirà: ma si cambierà registro nelle selezioni?

“Nella definizione di diversi bandi per l’individuazione dei Comuni ai quali assegnare le risorse, infine, si sta tenendo conto delle difficoltà nelle quali gli stessi possono ancora versare, prevedendo che la selezione abbia luogo sulla base di criteri innovativi, prescindendo in gran parte dalla compartecipazione finanziaria e progettuale dei Comuni. Il Governo, in ogni caso, sta ascoltando e continuerà ad ascoltare anche nei prossimi giorni Presidenti delle Regioni e Sindaci su quanto è necessario ulteriormente fare per consentire ai territori di utilizzare al meglio le opportunità del Pnrr”.

In alcuni ambienti economici e industriali c’è il timore che il piano straordinario possa essere monopolizzato da digitale e ambiente e dimenticare l’industria cosiddetta tradizionale. Quanto potranno incidere, secondo lei, le scelte su questi comparti?

“La trasformazione digitale e quella ambientale sono e saranno tanto profonde quanto inevitabili. È necessario fronteggiarle, non temerle, in qualche modo guidando gli effetti che le stesse stanno già strutturalmente producendo nelle nostre economie, ma anche nelle nostre società e nelle stesse abitudini di vita. Si traducono, del resto, in investimenti e posti di lavoro. Il gap nel digitale è stato peraltro – soprattutto per il Sud – un freno allo sviluppo e il suo recupero offre opportunità soprattutto a chi vive in territori del Paese meno connessi: le nostre ragazze e ragazzi potranno avere accesso a migliori esperienze educative, ovunque esse siano, gli imprenditori potranno lanciare e far crescere le loro attività. In ogni caso, molte risorse destinate al Mezzogiorno saranno impegnate nell’industria “tradizionale”, le costruzioni, il ferro, con le ferrovie, la terra, con nuove strade, l’acqua, con i porti e le infrastrutture idriche”.

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