VITULLI ANTONIO

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VITULLI ANTONIO

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Segretario Generale della Fiera di Foggia, esponente del Gruppo dei Meridionalisti pugliesi, un protagonista della cultura e della società da una del secolo Novecento, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Segretario generale della Fiera di Foggia nel periodo di massimo splendore di questa istituzione, fondatore ed esponente di primo piano del Gruppo dei Meridionalisti pugliesi, è stato presidente del Conservatorio Giordano, della Società Dauna di Cultura, della delegazione di Foggia della Società di storia patria.
La sua intensa produzione editoriale ha spaziato da testi chiave per la comprensione del meridionalismo, come La Puglia di Manlio Rossi-Doria, scritto a quattro mani con Vittore Fiore, alla creazione di quella grande e indimenticabile rivista che fu La rassegna di Studi Dauni, trimestrale della Società Dauna di Cultura e della Società di Storia Patria, pubblicata a Foggia per quasi un decennio, fra il 1974 e il 1981.
Ha vissuto la sua vita intensamente, lasciando un bel ricordo in tutti coloro con i quali ha condiviso progetti rilevanti per la cultura e l’economia della Capitanata, lasciando una grande eredità culturale e morale, come hanno ricordato durante le esequie, che si sono svolte ieri mattina nella chiesa del Rosario, il maestro Mario Rucci, direttore del Conservatorio Giordano quando il defunto l’ha presieduto, e il prof. Saverio Russo.

Onorificenza

Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana
— Roma, 23 giugno 1995

https://www.lettere.meridiane.org/2017/09/con-vitulli-scompare-un-protagonista-della-capitanata-migliore/..

CON VITULLI SCOMPARE UN PROTAGONISTA DELLA CAPITANATA MIGLIORE

Inserito da Geppe Inserra | Set 6, 2017 | Argomenti | 0 |

Con la scomparsa di Antonio Vitulli, se ne va uno degli ultimi protagonisti di quella Capitanata migliore, che nella seconda metà del secolo scorso ha contribuito in maniera decisiva alla crescita di Foggia e della sua provincia, riscattandole dal disastro e dalle distruzioni della guerra.
Nel composito panorama di quella classe dirigente, Vitulli ha occupato un posto di rilievo, esprimendo una peculiarità che lo rende più unico che raro: ha lavorato con la medesima efficacia tanto sul versante dell’economia, quanto su quello della cultura, senza disdegnare la politica, che lo vide impegnato prima del Partito d’Azione quindi nel Partito Liberale.
È stato un autentico intellettuale organico, a tutto tondo, che sarebbe piaciuto ad Antonio Gramsci, nonostante la formazione politica molto distante da quella del grande filosofo e politico sardo.
Segretario generale della Fiera di Foggia nel periodo di massimo splendore di questa istituzione, fondatore ed esponente di primo piano del Gruppo dei Meridionalisti pugliesi, è stato presidente del Conservatorio Giordano, della Società Dauna di Cultura, della delegazione di Foggia della Società di storia patria.
La sua intensa produzione editoriale ha spaziato da testi chiave per la comprensione del meridionalismo, come La Puglia di Manlio Rossi-Doria, scritto a quattro mani con Vittore Fiore, alla creazione di quella grande e indimenticabile rivista che fu La rassegna di Studi Dauni, trimestrale della Società Dauna di Cultura e della Società di Storia Patria, pubblicata a Foggia per quasi un decennio, fra il 1974 e il 1981.
Ho avuto modo di lavorare con lui e di apprezzarne la passione civile e culturale, il rigore intellettuale sempre coniugati con un’innata umanità e un pizzico di immancabile ironia.
Non aveva una grande opinione dei giornalisti, e temeva, assieme al presidente Gustavo de Meo, che la costituzione di un ufficio stampa stabile potesse esporre la Fiera a onerose vertenze. Eppure mi volle alla Fiera, e fu un periodo intenso, indimenticabile, nel corso del quale sono cresciuti i rapporti di stima e di reciproco affetto.
Lavorare nell’ufficio stampa della Fiera assieme a Gaetano Pinto, Ione Romano, Claudio Gabaldi, Alfredo Di Michele è stata per me un’esperienza fondamentale. Ha significato qualcosa di più che seguire convegni, organizzare conferenze stampa, annotare scrupolosamente le autorità presenti alle cerimonie inaugurali (Vitulli era terrorizzato dall’idea che potesse sfuggirne qualcuna) e scrivere comunicati stampa.
Abbiamo scritto e raccontato pagine della economia reale e pulsante di una provincia che in quegli anni cresceva, e riduceva progressivamente il gap che la separava dal resto del Paese, tanto da meritarsi l’appellativo di provincia canguro. Abbiamo raccontato di una speranza che prendeva il volo, salvo poi ad infrangersi, di lì a poco. Di quel processo di crescita, la Fiera è stata un tassello importante, grazie a Vitulli.
Il segretario generale teneva moltissimo alle relazioni con la stampa e acché la Fiera godesse di una buona stampa, sia a livello regionale che nazionale. Raffinato uomo di cultura, sapeva trasformarsi in uno scafatissimo commerciante quando si trattava di tirare sul prezzo delle inserzioni pubblicitarie sui giornali. Ricordo i titanici confronti che sul tema lo opponevano ad un’altra persona a me cara, Carmine Leo, caporedattore della Gazzetta del Mezzogiorno e responsabile degli “speciali” del quotidiano regionale.
Originario di Bari, in quelle circostanze Vitulli dava sfoggio di tutta la sua abilità levantina. Il buon Leo non gli era da meno, e così erano capaci di andare avanti per ore a discutere e litigare su centomila lire in più o in meno.
Ho imparato tanto da Vitulli in Fiera, così come ho imparato tanto nelle non molte occasioni in cui abbiamo lavorato assieme in progetti culturali.
Ne ricordo una in particolare: l’organizzazione delle manifestazioni culturali collaterali al gemellaggio promosso dalle Province di Foggia e de L’Aquila, scaturito dalla Maxistaffetta della Transumanza ideata da Carlo Frutti, ex azzurro della nazionale di rugby, che questa iniziativa riscoprì e valorizzò un episodio poco noto della storia, spesso intrecciata, delle due province: il rinvenimento nei pressi di Cerignola, a borgo Tressanti, del quadro della Madonna di Rojo, protettrice dell’Aquila.
Il successo della staffetta, che al suo passaggio trascinava in piazza moltitudini da fare invidia al Giro d’Italia, entusiasmò i presidenti delle due province interessate, che vollero dare vita a un gemellaggio a sfondo sportivo e culturale.
Fu così l’occasione per ritrovarsi a lavorare insieme, con Vitulli che si occupava dell’aspetto culturale assieme a Pasquale di Cicco, allora direttore dell’Archivio di Stato, Franco Galasso, presidente del Coni e suo amico da sempre.
Confesso che si trattò di un’esperienza intrigante ed anche divertente, che mi dette modo di scoprire aspetti di Vitulli che non conoscevo, come la sua passione per le canzoni napoletane classiche, che ci scoprimmo a cantare in coro assieme a Galasso e a Di Cicco, una volta che ci trovammo ad andare a L’Aquila nell’auto di Vitulli.
Ha vissuto la sua vita intensamente, lasciando un bel ricordo e una grande eredità culturale e morale, come hanno ricordato durante le esequie, che si sono svolte ieri mattina nella chiesa del Rosario, il maestro Mario Rucci, direttore del Conservatorio Giordano quando il defunto l’ha presieduto, e il prof. Saverio Russo.
Ci mancherà. Riposi in pace.
Geppe Inserra

Vita di società di Storia Patria per la Puglia

VICE PRESIDENTE DELLA SOCIETA’ DI STORIA PATRIA PER LA PUGLIA

Consegna delle insegne di Cavaliere di Gran Croce al Prof.Pasquale Soccio il giorno 13 novembre 1993:
Nel corso di una pubblica cerimonia la Sezioni di Storia Patria della Capitanata hanno consegnato a Pasquale Soccio le insegne di Cavaliere di Gran Croce conferite “motu proprio” dal Presidente della Repubblica.
Si è trattato di un festevole incontro fra amici senza alcun aspetto di “ufficialità” durante il quale i Componenti le Sezioni di Storia Patria, ex allievi ed amici di Pasquale Soccio,, si sono stretti attorno al loro maestro ed amico per esprimergli il loro affetto, stima e considerazione.
A consegnare la decorazione è stato Antonio Vitulli, presidente della Sezioni di Storia Patria di Foggia, il quale in un breve indirizzo di saluto ha voluto ricordare ciò che Soccio ha rappresentato per la cultura non solo dauna ma italiana.
“Ecco, ha dichiarato Vitulli, sia che cerchiamo in lui lo storico appassionato, il filosofo impegnato, il saggista raffinato (ricordiamoci i suoi perfetti elzeviri), il combattivo politico (nei suggenti anni dell’Azione democratica), al fine intenditore di poesia, tutti riusciamo a trovare in lui una significativa certezza culturale.
Quando Pasquale Soccio ebbe a pubblicare uno dei suoi libri più belli, il Maestro Studioso, Guido De Ruggiero, nell’arguta presentazione proponeva di modificare il titolo dell’opera con quello dell’opera di Moisé Maimomonide, La Guida degli Smarriti.
Felice suggerimento – ha detto Vitulli –perché questo rappresenta per noi Pasquale Soccio, per la serenità dei supoi giudizi, la rettitudine dei suoi criteri, il rigore del suo pensiero, la chiarezza del suo stile”.
Ha preso la parola il Presidente della Società di Storia Patria per la Puglia, Prof. Emerito Francesco Maria de Robertis, il quale ha voluto sottolineare che cosa abbia rappresentato Pasquale Soccio per la cultura pugliese e la preziosa collaborazione da Lui data alla Società nella qualità di Vice Presidente.
Il Prof. De Robertis si è poi compiaciuto con i rappresentati delle Sezioni Daune della Società, per la loro attività e le importanti iniziative attuate per la migliore conoscenza della storia della Capitanata.
A tutti ha risposto Pasquale Soccio il quale ha voluto sottolineare come, fra i numerosi riconoscimenti pubblici da lui ricevuti, quello odierno assume un particolare valore proprio per la presenza di tanti amici e collaboratori e di tutti coloro che egli ha voluto definire “la più valida pattuglia organizzata della cultura dauna” facente capo alla Società di Storia Patria. (…)

Antonio Vitulli

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ANTONIO VITULLI, UN GIGANTE DELLA CULTURA E DELL’ECONOMIA DAUNA

Un gigante della cultura e dell’economia pugliese e dauna. Un umanista che ha saputo coniugare in modo impareggiabile la passione per la storia e per il passato, con la capacità di sognare un futuro diverso per la Capitanata, fondato sulla valorizzazione della sua risorsa più autentica e importante: la terra, l’agricoltura. Tutto ciò è stato Antonio Vitulli, un indiscusso protagonista della cultura e della società dauna nella seconda metà del Novecento.
Il suo impegno e la sua azione hanno attraversato praticamente tutti i settori della vita civile: dall’economia alla cultura, dalla ricerca storiografica alla musica.
Segretario generale della Fiera Internazionale dell’Agricoltura di Foggia, che portò ai suoi massimi splendori, fu molto attivo anche nelle istituzioni culturali, guidando come presidente, per diversi anni, la Società Dauna di Cultura, la Società di Storia Patria e successivamente il Conservatorio di Musica “U.Giordano”.
Il pensiero e l’opera di Antonio Vitulli, la sua straordinaria lezione civile e culturale, saranno ricordati in un evento promosso dal Conservatorio di Musica “Umberto Giordano” di Foggia, dalla sezione foggiana della Società di Storia Patria e da Claudio Grenzi Editore.
L’incontro, che ha per tema “Antonio Vitulli (1925-2017), un protagonista della cultura e della società dauna del secolo Novecento”, si svolgerà alle ore 16.00 del 14 febbraio prossimo, nell’Auditorium del Conservatorio Musicale.
Dopo le presentazioni introduttive di Saverio Russo, docente di Storia Moderna all’Università di Foggia e Presidente del Conservatorio, e del Presidente della Sezione di Foggia della Società Storia Patria per la Puglia, Mario Freda, moderati da Geppe Inserra (giornalista, Lettere Meridiane) si alterneranno sul palco quanti hanno conosciuto Antonio Vitulli e collaborato con lui, raccontando il grande personaggio nelle sue diverse sfaccettature.
Questi i relatori e i temi delle loro testimonianze: Michele Ferri (Società Storia Patria – Manfredonia), Appunti per una biografia; Antonio Ventura (Società Storia Patria – Foggia), La Società Dauna di Cultura; Geppe Inserra (giornalista), La Fiera; Claudio Grenzi (editore), Il bibliofilo; Francesco Montaruli (direttore del Conservatorio di Foggia), Il Conservatorio; M. Rosaria Tritto (Società Storia Patria – Foggia), L’Archivio di Stato; Saverio Russo (docente di Storia Moderna), La Società di Storia Patria.
Dopo il convegno (ingresso ore 20.30, inizio ore 21.00) l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio diretta dal maestro Daniele Belardinelli, terrà un concerto in memoria di Antonio Vitulli.
Il concerto sarà introdotto dagli interventi di Francesco Montaruli e Saverio Russo.

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