ACCOLTI GIL VITALE NICOLA

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ACCOLTI GIL VITALE NICOLA

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Conversano 27 agosto 1902

Laureato in Lettere, entrò nel ruolo dei professori universitari nel dicembre 1948. Dal dicembre 1951 svolse l’incarico di professore ordinario di storia greca e romana nell’Università degli Studi di Napoli.

Opere:

  • “Il pensiero estetico di F. Schiller” (Arona, Paideia, 1951);
  • “Verso la critica letteraria (Varese, Magenta, 1952);
  • “La giovinezza di Hamann” (Varese, Magenta, 1957

Verso la critica letteraria : Gottsched-Bodmer e Breitinger-Lessing

Accolti Gil Vitale, Nicola 1902-1998
Ed. Magenta | 1952 Monografia

Studi di filologia germanica e di letteratura tedesca in onore di Nicola Accolti Gil Vitale
di G. Bolognesi, G. Sichel

 

 

 

 

 

 

 

 

ACCOLTI GIL VITALE Prof. Nicola

Medaglia d’oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell’arte

Istituzione L. 16 novembre 1950, n. 1093.
Finalità
Premiare i titoli di particolare benemerenza nel campo dell’educazione, della scuola e nella diffusione ed elevazione della cultura, ottenuti attraverso opere di riconosciuto valore, segnalati servigi o cospicue elargizioni.
Data del conferimento: 31/07/1973

 

Luce dell’Oriente

«Le ricamatrici levantine», un gioiello del museo di Conversano

Corriere del Mezzogiorno (Puglia) 14 Jan 2010
di ANTONELLA DI MARZO

Giuseppe Netti «Le ricamatrici levantine», olio su tela, ca. 1885, Conversano, Museo civico e pinacoteca
Nel Castello di Conversano, il Museo civico e pinacoteca oltre al noto ciclo della Gerusalemme Liberata del pittore napoletano Paolo Finoglio, ospita alcune interessanti opere dell’artista pugliese Francesco Netti.
Nato a Santeramo in Colle nel 1832, figlio di un ricco proprietario terriero, grande esponente della pittura napoletana e pugliese dell’Ottocento nonché letterato ed artista dai multiformi interessi, Netti, molto legato alla sua terra d’origine, si dedicò alla pittura solo dopo aver conseguito la laurea in legge; fotografo e critico d’arte, nelle sue opere sono rintracciabili gli spunti più vari derivanti dall’apprendistato presso il pittore Domenico Morelli, da fatti di cronaca, dal suo soggiorno in Francia, dai ritrovamenti archeologici di Pompei e da un viaggio in Turchia.
Tra i vari soggetti rappresentati nella sede conversanese, dai nudi di donna, ad un ritratto muliebre, da una incantevole ragazza assopita, ad alcuni paesaggi della campagna pugliese, è il caso di porre l’accento su un olio firmato da Netti intitolato «Le ricamatrici levantine».
Il semplice racconto di questa tela ritrae due giovani donne intente a ricamare in un interno nel quale la luce proviene dalla tenda alle loro spalle; la peculiarità della narrazione sta tutta nell’atmosfera immobile, piena di luce e colore, in cui l’unico legame con l’esterno è prodotto dal movimento della tenda sullo sfondo che lascia intravedere uno scorcio di paesaggio ed il fascino del dipinto sta in quel percepibile silenzio ed in quella tranquilla quiete di un primo pomeriggio, forse le ore del dopo pranzo, da dedicare senza fretta al ricamo. La donna a sinistra della composizione in una postura rilassata e con il piede sinistro abbandonato e proteso in avanti contribuisce a conferire alla scena una nota di serena tranquillità.
Il colore che caratterizza la scena è trasmesso dal tessuto che riveste totalmente il sofà su cui le protagoniste del racconto sono sedute e dai cuscini, a vivaci disegni orientali, che rammentano il tappeto, anch’esso di gusto orientale, posto alle spalle della ragazza addormentata protagonista di un altro dipinto, «La Siesta», custodito, così come numerose altre opere di Netti, nella Pinacoteca Provinciale di Bari. Entrambe le opere appaiono ancora pregne del ricordo del viaggio che l’artista fece in Oriente nel luglio del 1884, al seguito di Giuseppe Caravita, principe di Sirignano, personalità di valore dell’ambiente culturale napoletano, viaggio importante che connoterà un certo numero di opere di Netti.
Le tele, il cui efficace allestimento all’interno del Polo Museale conversanese è stato curato da Christine Farese Sperken, provengono dalla collezione del professor Nicola Accolti Gil Vitale di Conversano e sono state donate dalla vedova, signora Rosa Cecilia Pozzi, al Comune di Conversano il 29 maggio del 2007.
* Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Puglia

 

 

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