CECCHI CARLO

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CECCHI CARLO

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Bari 1938 – Verona 2005

La statistica come scienza

Il 26 settembre 2005 muore a Verona Carlo Cecchi, preside della Facoltà di Economia dell’Università di Bari (2000-05). Membro eletto dell’International Statistical Institute (Is1) e di varie associazioni scientifiche nazionali ed internazionali, ha al suo attivo una lunga carriera in ambito accademico, coronata dall’impegno per l’istituzione del Corso di laurea in Economia Aziendale a Taranto, che regge nel quadriennio 1996-2000, e la fondazione della nuova sede universitaria foggiana, del cui Corso in Economia e Gestione dei Servizi Turistici è il primo coordinatore. Risale al 1980 la sua nomina a professore ordinario di Statistica presso l’Ateneo Barese.

La prima parte della sua produzione scientifica risale alla fine degli anni Sessanta e agli anni Settanta: ha come fulcro l’uso della statistica come strumento metodologico applicato a questioni di natura economica e sociale riguardanti soprattutto la realtà pugliese e il Mezzogiorno d’Italia. Tale bacino d’interessi viene però ampiamente superato nell’opera che può essere giustamente considerata il suo capolavoro, Analisi statistica dei procedimenti civili di cognizione in Italia, data alle stampe nel 1975 e con la quale si aggiudica nel 1983 il Premio Nazionale di Economia e Statistica “Luca de Samuele Cagnazzi”. La tradizione della scuola statistica italiana, fondata da Corrado Gini (1884-1965), vi raggiunge uno dei punti più alti della sua parabola; altrettanto degna di menzione è la lucidità con la quale, attraverso l’analisi di una ingente quantità di dati proveniente da tutti i distretti giudiziari d’Italia, è per la prima volta sollevato con forza il problema dello stato di crisi dell’amministrazione della giustizia in Italia.

Agli inizi degli anni Ottanta la figura di Carlo Cecchi è ormai ben nota e i riconoscimenti pubblici ed accademici non tardano ad arrivare: è nominato componente del Comitato tecnico­scientifico per la programmazione della Regione Puglia (1980- 82), è il primo presidente del Corso di Laurea in Economia e Commercio dell’Università di Bari (1982-90), è direttore del­l’Istituto di Statistica dell’Università di Bari (1987-97), componente effettivo della Commissione di garanzia elettorale della Puglia (1994-2002), presidente dell’Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali (dal 1996).

La sua attività scientifica continua a procedere vigorosa, nonostante i molti impegni sopraggiunti, anche nella seconda parte della carriera. Contributo di massima rilevanza è lo scritto Le nuove società di capitali pugliesi, la cui ultima edizione risale al 1987; l’impegno didattico porta invece alla creazione del volume I numeri indici, efficace sintesi aggiornata al 1995 delle metodiche impiegate dall’lSTAT per elaborare i principali indicatori economici italiani. Non vanno tuttavia dimenticati scritti riguardanti la ricerca in ambito più propriamente accademico, come ad esempio il volume I laureati dell’Università di Bari, edito nel 1981, nel quale Cecchi (pioniere di un settore di studio la cui attualità è oggi, in una Università profondamente mutata dalle riforme, troppo nota per essere anche solo accennata) pubblica un sostanzioso contributo che analizza il giudizio degli studenti sul processo di formazione universitario, la loro occupazione al momento dell’intervista e la soddisfazione in relazione alle aspettative maturate durante il corso di studi.

La sua attività scientifica tocca anche la storia della statistica: nel 1987, in collaborazione con Giovanni Girone, pubblica un articolo nel quale è ripercorsa la posizione istituzionale delle discipline statistiche nella Facoltà di Economia dell’Università di Bari, attraverso “l’immagine culturale e gli interessi scientifici dei Maestri” che si sono avvicendati nell’insegnamento di tali discipline. L’excursus parte con Sabino Fiorese (1851-1935), primo docente incaricato di Statistica della Regia Scuola Superiore di Commercio nel 1886 (poi divenuta Corso di Laurea in Economia e Commercio), fino all’anno accademico 1985-86, quando l’insegnamento è affidato a Giovanni Girone, Carlo Cecchi e Mario Lo Presti. I coautori riflettono sull’evoluzione della disciplina, la quale, da essere una mera analisi di ricognizione qualitativa del mondo agricolo pugliese, giunge “alla consapevolezza della necessità di fornire elementi quantitativi di fatti o fenomeni non direttamente misurabili ovvero rilevabili solo qualitativamente”.

A poco più di un anno dalla sua morte, giunge notizia della decisione del Senato accademico di intitolargli il Dipartimento di Scienze Statistiche della Facoltà di Economia di Bari.

Massimo Bilancia  Filomena Calabrese

Da Scienziati di Puglia (a cura di) Francesco Paolo De Ceglia, Adda Editore, 2007 pag. 623-624

Cenni bibliografici

Letteratura primaria:

Una valutazione del prodotto nazionale lordo potenziale, Società Italiana di Statistica, XXVI Riunione Scientifica, Firenze 6-8 dicembre 1969, estratto dal volume II degli atti, La Goliardica, Roma 1969.
Analisi statistica dei procedimenti civili di cognizione in Italia, Laterza, Bari 1975.

Occupazione, motivazioni delle scelte e giudizi sugli studi universitari dei laureati dell’Università di Bari, in C. Cecchi (a cura di), I laureati dell’Università di Bari, Università degli Studi di Bari, Bari 1981, pp. 11-97.

[ con G. Girone] Le discipline statistiche, in A. Di Vittorio (a cura di), Cento anni di studi nella Facoltà di Economia e Commercio di Bari, Cacucci, Bari 1987, pp. 123-38.

Le nuove società di capitali pugliesi, Cacucci, Bari 1987 (ried. 1994).

I numeri indici, Cacucci, Bari 1995.

Letteratura secondaria:

Del Prete F., Carlo Cecchi, «Notiziario SIEDS», 2-4 (2005).

Girone G., In ricordo di Carlo Cecchi, «SIS informa­ziorù», 2 (2006), p. I.

A Bari l’assise della Società italiana

https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/puglia/15448/a-bari-l-assise-della-societa-italiana-statistica.html

Dopo diciotto anni, il capoluogo pugliese ospiterà nuovamente l’evento scientifico. Le tre giornate di studio si terranno nella facoltà di Economia. Parteciperanno studiosi italiani e stranieri
8 Giugno 2004
BARI – Dopo diciotto anni si terrà nuovamente a Bari, nella facoltà di Economia, la riunione scientifica della Società italiana di Statistica. Si tratta di un appuntamento di grande rilievo, alla luce degli studi sulle frontiere più avanzate della metodologia e delle applicazioni della statistica che nelle tre giornate di studio saranno presentati e commentati. Le «riunioni scientifiche» si svolgono con cadenza biennale, ogni volta in città diverse, e costituiscono la massima assise nazionale degli statistici italiani. I lavori saranno aperti domani alle 9,30, nell’Aula magna della facoltà di Economia con la relazione del Rettore della Università di Bari, prof. Giovanni Girone e proseguiranno giovedì e venerdì. Parteciperanno studiosi di diverse università italiane e straniere e di numerosi centri di ricerca. Interverranno, inoltre, operatori, in diversi settori, della statistica (Ministeri, Istat, Camere di commercio, grandi Comuni, Associazioni di categoria, Enti locali). Gli argomenti in discussione vertono su numerosi settori delle scienze statistiche: dalla metodologia (con le sue varie branche) all’economia, dalla medicina alla demografia, dal grande campo sociale all’economia. Anche in questa occasione (l’ incontro barese del 1986 rientrava nel quadro delle manifestazioni per la celebrazione del centenario della facoltà di Economia, che ha le sue origini nella Regia scuola superiore di Commercio, istituita nel 1886) il comitato direttivo del Sis ha nominato presidente del Comitato locale il prof. Carlo Cecchi, preside della facoltà di Economia.
«L’interesse per le ricadute delle discussioni di questo incontro – ha dichiarato il prof. Carlo Cecchi – oggi non è solo avvertito da coloro che sono impegnati nella ricerca ma anche da chi opera localmente in diversi settori produttivi, nell’amministrazione della cosa pubblica, nel campo sociale. Il riferimento ai settori produttivi – prosegue – acquista particolare valore per le nostre imprese, nelle quali comincia a diffondersi l’uso della strumentazione statistica e delle tecniche con base statistica, sia per la gestione ( analisi dei percorsi interni ed esterni della azienda, base del marketing, controllo di qualità dei prodotti e dei processi produttivi) sia – prosegue Cecchi – per la previsione delle tendenze in atto. Già 5000 anni fa – continua il preside – i cinesi facevano riferimento alla statistica, come anche gli assiri e i babilonesi e gli stessi romani che non dimenticavano mai, prima di una battaglia, di quantificare in termini numerici il loro assetto militare».

STUDI IN RICORDO DI CARLO CECCHI
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO

2015 Presentazione
Poco più di dieci anni fa, il 26 settembre 2005, per l’improvviso acuirsi di una patologia di cui era già sofferente, all’età di quasi 67 anni si spegneva Carlo Cecchi.
Nato a Bari il 6 novembre del 1938, Carlo Cecchi è stato professore ordinario di Statistica, Presidente del Consiglio del Corso di laurea in Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Bari, nonché Direttore dell’Istituto di Statistica e poi del Dipartimento di Scienze Statistiche della medesima università. Fu tra i promotori della sede universitaria di Foggia, di cui è stato anche il primo coordinatore del Corso di Diploma in Economia e Gestione dei Servizi Turistici. Contribuì all’istituzione del Corso di laurea in Economia aziendale a Taranto, che coordinò dal 1996 al 2000, anno in cui venne eletto Preside della Facoltà di Economia di Bari, carica che gli fu poi rinomata e che svolse fino all’ultimo con profonda abnegazione. Il suo impegno nella sede barese non gli impedì mai di avere una particolare attenzione verso la crescita del polo universitario tarantino, in cui si sviluppò, infatti, la II Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Bari.
Dottore commercialista (dal 1965) e iscritto, fin dall’istituzione (1995), nel Registro dei Revisori contabili presso il Ministero di Grazia e Giustizia, fu anche componente del Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Bari. Membro eletto dell’Istituto Internazionale di Statistica e socio di più associazioni scientifiche italiane ed internazionali, fece anche parte del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Statistica (1994-98). Fu componente del Comitato tecnico-scientifico per la programmazione della Regione Puglia (1980-82), del Comitato scientifico per l’attuazione della L. 142/90 sempre per la Regione Puglia (1991-92), e membro effettivo della Commissione di garanzia elettorale della Puglia dal 1994 al 2002. Dal 1986 fu tesoriere dell’Accademia Pugliese delle Scienze, e dal 1996 presidente dell’IPRES – Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali.
Autore di apprezzati saggi didattici e di numerosi contributi scientifici pubblicati su riviste specializzate o presentati in convegni nazionali ed internazionali, nel 1995 curò anche il rapporto sullo stato degli uffici comunali di Statistica della Provincia di Bari nel quadro dell’indagine conoscitiva avviata dalla Commissione di Garanzia per l’Informazione Statistica.
A distanza di tanti anni, la sua opera e la sua profonda umanità non sono state dimenticate e, a testimonianza di ciò, gli amici e colleghi che con lui hanno costituito il Dipartimento di Scienze statistiche (poi denominato a suo nome) hanno voluto dedicargli la presente raccolta di scritti di argomento statistico e gestionale.
Gli amici e colleghi del Dipartimento di Scienze statistiche

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