D’AYALA VALVA ARTURO

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D’AYALA VALVA ARTURO

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Roma, 1949

Agronomo, imprenditore agricolo ed esponente della Confagricoltura

Imprenditore agricolo, gestisce le aziende di famiglia distribuite fra le province di Taranto, Brindisi e Bari per un’estensione complessiva di 1.500 ettari, destinati a uliveti, vigneti e alla coltivazione di cereali e ortaggi. Impiega 60 persone, che salgono a 165 nei picchi stagionali di lavoro.

Laureatosi in scienze agrarie nel 1971 e conseguita l’abilitazione professionale in agronomia, ha gestito le proprietà terriere di famiglia introducendo numerose innovazioni. Grazie all’introduzione dell’irrigazione, è stato possibile avviare la coltivazione della barbabietola da zucchero, del pomodoro e di altri ortaggi, alternata ai cereali, seguendo il corretto principio della rotazione delle colture.

Negli anni ’80 ha introdotto gli impianti di vite a spalliera al posto della vite ad alberello e, attraverso una progressiva meccanizzazione dei processi, ha migliorato la qualità del prodotto riducendo parallelamente i costi. Ha arricchito la propria produzione con nuove varietà di uve, affiancando ai vitigni autoctoni anche vitigni internazionali. Complessivamente raggiunge una produzione annua di circa 60.000 quintali di uve.

Oggi l’azienda è diventata un punto di riferimento sia per cantine sociali che per cantine private attive nella produzione di vini destinati al mercato nazionale e internazionale. Interessato allo sviluppo e alla tutela del proprio territorio, è componente di Confagricoltura Taranto e ha fatto parte del Consorzio di Bonifica dell’Arneo e del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara.

Dal 1997 al 2013 è stato membro del Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, ricoprendo dal 2009 anche l’incarico di componente del Comitato esecutivo. Attraverso la fondazione familiare omonima sostiene progetti di assistenza agli anziani disagiati nella provincia di Taranto.

Confagricoltura: Arturo d’Ayala Valva Cavaliere del lavoro

Confagricoltura: Arturo d’Ayala Valva Cavaliere del lavoro
15 ottobre 2013
Napolitano premia l’Italia che produce

Napolitano premia l’Italia che lavora. Vite imprenditoriali esemplari come quella di Arturo D’Ayala Valva che, domani mattina 15 ottobre, sarà al Quirinale assieme agli altri 24 nuovi Cavalieri del Lavoro per essere insignito dell’Ordine al Merito del Lavoro. Al suo fianco sarà presente il prefetto di Taranto, Claudio Sammartino. Arturo d’Ayala Valva, nato nel 1949, riceve questa onorificenza per il suo lungo e proficuo impegno nel settore dell’agricoltura. Dal 1975, infatti, gestisce le aziende di famiglia ad indirizzo cerealicolo, olivicolo e viticolo estese su 1.500 ettari nelle province di Bari, Brindisi e Taranto. Ha dedicato particolare attenzione al settore viticolo introducendo su 400 ettari nuove varietà e nuove tecniche di lavorazione con un’innovativa meccanizzazione. Nelle sue aziende operano 60 dipendenti.
Per Confagricoltura Taranto è la giornata dell’orgoglio, giacché Arturo d’Ayala Valva è uno dei suoi storici associati: «Con l’onorificenza conferita ad Arturo d’Ayala Valva – commenta il presidente Gerardo Giovinazzi – viene premiata la capacità e la tenacia di un imprenditore agricolo che, seppur in un periodo di forte crisi economica, è riuscito a coniugare l’innovazione tecnologica con la tradizione del mondo vitivinicolo tarantino. Quella di Arturo d’Ayala Valva deve essere considerata una esperienza di cui far tesoro, un modello da seguire, affinché l’imprenditoria agricola ritrovi appieno il ruolo che le compete, ossia tornare ad essere realmente il settore primario dell’economia italiana ed un baluardo etico e sociale del Paese».
Ordine al Merito del Lavoro (fonte: Quirinale)
Rappresenta la continuità dell’analoga distinzione monarchica istituita nel 1901 da Vittorio Emanuele III, che volle conferire maggiore dignità a una precedente ricompensa al merito agrario e industriale.
Riordinato nel 1952 e nel 1986 in senso maggiormente restrittivo, è destinato ai cittadini italiani, anche residenti all’estero, “che si siano resi singolarmente benemeriti”, segnalandosi “nell’agricoltura, nell’industria, nel commercio, nell’artigianato, nell’attività creditizia e assicurativa”.
Il Presidente della Repubblica è Capo dell’Ordine, retto da un apposito Consiglio presieduto dal Ministro dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato.
Lo stesso Ministro, eventualmente di concerto con il collega delle Risorse Agricole, sceglie, ogni anno, 40 candidati da proporre al Presidente della Repubblica.
Fra questi vengono selezionati venticinque imprenditori, ai quali è conferito, il 1° giugno, il titolo di Cavaliere del Lavoro.
La decorazione consiste in una croce greca smaltata di verde e bordata d’oro, caricata di uno scudetto tondo recante, su di un lato, l’emblema della Repubblica e, sull’altro, la dicitura “AL MERITO DEL LAVORO-1901”. La croce viene appesa a un nastro di verde, listato, al centro, da una fascia di rosso.

Pubblicato il 5 marzo 2014 di gozlinus

Tra i 25 Cavalieri del Lavoro dell’anno scorso vi è anche Arturo d’Ayala Valva, noto imprenditore agricolo della provincia di Taranto.
La sua azienda si estende su circa 1500 ettari e di essi ben 400 sono coltivati a vigneto con una produzione di uve pregiate di circa 60.000 quintali all’anno.

L’onorificenza al merito del lavoro, una delle più importanti del nostro Paese, è stata consegnata dal Presidente Napolitano al Quirinale lo scorso mese di ottobre.

 

Onorificenza

Nominato Cavaliere del Lavoro il 31 05 2013
Settore Agricoltura Puglia

Arturo d’Ayala Valva – Produttori di Manduria

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