ROSSI FAMIGLIA

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ROSSI FAMIGLIA

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Di Canosa di Puglia.

Le notizie sulla famiglia Rossi furono inizialmente raccolte da Fabrizio Rossi, nato nel 1831. Aggiornate da Fabrizio e Giambattista Rossi nel 1995, sono oggi oggetto di integrazione ed aggiornamento da parte della Fondazione Antonio e Marietta Rossi, sulla base della ricca documentazione contenuta nell’Archivio familiare. I Rossi sono oriundi di Marsico Nuovo in Basilicata e, secondo le Memorie di Fabrizio Rossi, si sarebbero rifugiati in Canosa a causa di onore. Una donna dei Rossi sarebbe stata insultata dal Signore di Marsico Nuovo che avrebbe pagato l’insulto con il proprio sangue. Marco, Notario e Giuseppe Rossi, vendicato l’onore di famiglia, si sarebbero posti sotto la protezione del Principe di Canosa.

Le Memorie danno notizia di un Antonio Rossi, nato a Marsico Nuovo di Lucania, che ebbe cinque figli, fra cui i citati Marco, Notario e Giuseppe. Giuseppe (Marsiconuovo 1626 – Canosa 1680), sposando Leonarda di Quirico, ebbe da lei tredici figli di cui almeno cinque morti in tenera età. Fra i sopravvissuti, Michele Angelo Niccolò (Canosa 1674-?) sposò nel 1700 Savina Lacerenza da cui ebbe otto figli, fra cui Giuseppe (Canosa 1703 – Canosa 1756). Quest’ultimo sposò, a sua volta, Palma Trisorio con cui procreò nove figli, fra i quali si segnala Nicola Savino Tommaso (Canosa 1736 – Canosa 1802; noto anche come Nicola seniore).

Imparentandosi quest’ultimo con la famiglia Del Conte, di cui sposò Vincenza, ebbe sette figli, fra cui Fabrizio Antonio Matteo (Canosa 1773 – Canosa 1781; noto anche come Fabrizio seniore). Da Fabrizio seniore e Cecilia Vulturale nacquero poi sette figli, fra cui Giovanni Battista (Canosa 1799 – Canosa 1868) e Nicola Sabino (Canosa 1797 – Canosa 1839; noto anche come Nicola juniore). Quest’ultimo, avendo sposato nel 1831 Maria Saveria Fiocco, ebbe quattro figli, fra cui Fabrizio (Canosa 1831 – Canosa 1882; noto anche come Fabrizio juniore). Dal suo matrimonio con Antonietta Massari nacquero, fra gli altri, Nicola (Canosa 1868 – Canosa 1926), Michele (Canosa 1870 – Napoli 1929), Giovanbattista (Canosa 1873 – Canosa 1820) e Sabino (Canosa 1879 – Canosa 1955).

Nicola sposò nel 1902 Filomena De Majo, da cui ebbe Fabrizio (Canosa 1903 – Canosa 1983), Antonietta (Canosa 1907 – Bari 1993) ed Antonio (Canosa 1912 – Canosa 2005). Michele sposò Cesira Menchetti con cui procreò Ferdinando (Canosa 1912 – Canosa 1983), Amelia (Canosa 1902 – Canosa 1984) e Mario (Canosa 1917 – Canosa 1993). Giovanbattista, dalla cui unione con Rosa Paolicelli nacquero Fabrizio (Canosa 1904 – Roma 1991) e Donato (Canosa 1905 – Canosa 1985). Infine, Sabino, sposò Plautilla De Donato da cui non ebbe figli.

Stabilitisi a Canosa, i Rossi esercitarono a lungo la professione notarile. A quel che è dato sapere già con Michele Angelo Niccolò, e poi con Nicola seniore, Fabrizio seniore e, di nuovo, con Nicola juniore di cui si conservano i relativi decreti di nomina. Allo stesso tempo amministrarono il patrimonio familiare che di generazione in generazione seppero accrescere e che, trasformatosi in una significativa attività agricola, a partire dalla metà dell’Ottocento costituì la principale occupazione della famiglia ed in particolare di alcuni suoi membri.

Allo stesso tempo i Rossi non mancarono di segnare con la loro presenza la vita pubblica. Fabrizio seniore viene nominato da Gioacchino Murat giudice di pace nel 1808 e socio corrispondente della Società Economica di Bari nel 1813 (nomina che Ferdinando I confermerà nel 1817). Nicola juniore viene nominato nel 1830 decurione da Francesco I, nel 1833 conciliatore e, ancora, nel 1838 sindaco di Canosa da Ferdinando II.

 

 

Ma è con Fabrizio juniore che l’impegno pubblico diventa parte integrante della vita di alcuni membri della famiglia. Fabrizio juniore, nato nel 1831, appare nei suoi scritti e nelle testimonianze del tempo, come un convinto sostenitore della causa dell’unità d’Italia. Sindaco di Canosa nel biennio 1861-1862, nel 1863 fu eletto consigliere provinciale e nel 1867 delegato provinciale alla pubblica istruzione. Convinto sostenitore dell’insegnamento popolare, fondò a Canosa l’Asilo d’infanzia ed il Ginnasio. Contribuì alla nascita della Cassa Pegni e Risparmi di Canosa e, nel 1879, fu nominato presidente del Regio Ospizio di Giovinazzo. Ampi brani del suo “Impressioni di un viaggio per l’Italia media e settentrionale” sono stati recentemente pubblicati in Patria mia. Scritture private nell’Italia unita, a cura di Massimo Baione (Bologna: Il Mulino, pp. 169-198).

Ne seguì le orme il figlio Nicola, più volte consigliere comunale e sindaco di Canosa nel 1885 e nel 1906, fondatore della Società cooperativa per lo sfruttamento delle vinacce e della Cooperativa Agraria a lui ancora oggi intitolata. E dopo di lui il suo omonimo nipote Fabrizio, podestà di Canosa nel 1928, a più riprese presidente della Cooperativa Agraria “N. Rossi” e fondatore del Consorzio di Bonifica del Locone. E, ancora, il suo pronipote Donato, consigliere provinciale nel 1952 e assessore provinciale alle Finanze e, fra l’altro, amministratore delegato del Teatro stabile della Regione.

Infine, una menzione va riservata ad Antonio Rossi, internato militare italiano a Beniaminowo, Sandbostel, Witzendorf ed infine Unterluss, insignito, nel 1949, dell’encomio solenne del Presidente della Repubblica e di due croci al merito di guerra. Nel 2015, medaglia d’onore della Presidenza del Consiglio dei Ministri per i “cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti, 1943-1945”. Nel 1999 il suo diario di prigionia – pubblicato nel 2005 da Schena Editore – è stato premiato dall’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano.

Palazzo Rossi – Canosa – Androne e scalinata

ROSSI NICOLA, economista, professore di Economia presso l’Università di Tor Vergata, parlamentare in diverse legislature

Andria, 9 dicembre 1951

Laureato in Giurisprudenza ha conseguito il Master ed il Dottorato in Economia presso la London School of Economics. Ha lavorato presso la Banca d’Italia ed il Fondo Monetario Internazionale prima di intraprendere la carriera universitaria insegnando all’Università “Ca’ Foscari” di Venezia, all’Università di Modena ed all’Università di Roma “Tor Vergata” dove oggi di professore ordinario di Economia Politica.

È stato consigliere economico del Presidente del Consiglio fra il 1998 ed il 2000. Presidente dell’Istituto Bruno Leoni, di cui oggi è membro del consiglio di amministrazione, fra il 2011 ed il 2013. Nel 2016 è stato presidente del Consiglio di sorveglianza della Banca Popolare di Milano, che ha portato alla fusione con Banco Popolare.

Nella XIV legislatura, è stato eletto alla Camera dei Deputati, nel collegio maggioritario di Barletta, in Puglia, e componente della Commissione Finanze. Nella legislatura successiva è stato rieletto deputato nella circoscrizione XXI Puglia, e nuovamente membro della Commissione Finanze. Nella XVI legislatura è stato infine eletto senatore della Repubblica e componente della Commissione Bilancio.

Terminata l’attività parlamentare è tornato all’insegnamento universitario. E’ attualmente membro del Consiglio di amministrazione di alcune importanti aziende infrastrutturali e di istituzioni finanziarie.

 

Recenti pubblicazioni:

  • Meno ai padri, più ai figli (Bologna: Il Mulino, 1997).
  • Riformisti per forza (Bologna: Il Mulino, 2002).
  • Mediterraneo del Nord (Bari: Laterza, 2005), Premio Nazionale Rhegium Juliiper gli Studi Meridionalistici 2007.
  • Sudditi (Milano: IBL Libri, 2012)
  • Flat tax (Venezia: Marsilio, 2018)

Aggiornamento della scheda “Famiglia ROSSI” di “Puglia d’Oro” di Renato Angiolillo  Vol.  I 1°ed.  1936, Laterza & Polo pag. 37 e della ristampa dei tre volumi curata dalla Fondazione Carlo Valente onlus, edizione Giuseppe Laterza, Prima edizione Marzo 2008, Prima Ristampa Novembre 2018, pag. 53. (Vedi prima edizione)

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