COLASUONNO FRANCESCO

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COLASUONNO FRANCESCO

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Grumo Appula 2 gennaio 1925 -31 maggio 2003

Ordinato sacerdote il 28 settembre 1947, 8 gennaio 1985 riceveva la nomina a Pro-Nunzio Apostolico in Jugoslavia, lasciando così l’Africa dopo dieci anni di servizio, Il 15 marzo 1990 è stato nominato Rappresentante Ufficiale della Santa Sede presso l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), al rango personale di Nunzio Apostolico; Da Giovanni Paolo II nominato Cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 1998, Diacono di S. Eugenio.

Nato a Grumo Appulo da Giuseppe Colasuonno e Maria Panzarino. È stato ordinato sacerdote il 28 settembre 1947, nella chiesa madre del suo paese natale, da Mons. Marcello Mimmi, più tardi Cardinale Arcivescovo di Napoli e Prefetto di quella che oggi è chiamata Congregazione per i Vescovi. È stato incardinato nell’Arcidiocesi di Bari.

Dopo aver conseguito a Roma la Laurea in Teologia e in Diritto Canonico e dopo aver insegnato nel Seminario diocesano di Bari ed in un liceo, è entrato nel Servizio Diplomatico della Santa Sede nel 1958.

Ha prestato il suo servizio nella Segreteria di Stato fino al 1962 nell’allora Sezione per gli Affari Ecclesiastici Straordinari, come collaboratore del Pro-Segretario di Stato, Mons. Domenico Tardini. Dopo la morte del Cardinale Tardini, ha svolto la propria opera presso le Rappresentanze Pontificie negli Stati Uniti d’America per cinque anni e mezzo; in India per cinque anni; e, quale Incaricato d’Affari a.i., a Taipei.

Il 6 dicembre 1974 è stato eletto da Papa Paolo VI Arcivescovo titolare di Tronto e allo stesso tempo nominato primo Delegato Apostolico in Mozambico, un Paese che stava vivendo giorni drammatici. In un’occasione, Mons. Colasuonno venne tenuto per tre giorni in completo isolamento.

L’ordinazione episcopale ebbe luogo nella Cattedrale di Bari il 9 febbraio 1975 per le mani del Cardinale Corrado Ursi, Arcivescovo di Napoli, assistito dall’Arcivescovo indiano, Simon D. Lourdusamy, e dall’allora Arcivescovo di Bari, Anastasio Ballestrero: entrambi divennero poi Cardinali.

Il 7 marzo 1981 è stato nominato Pro-Nunzio Apostolico in Zimbabwe. L’8 gennaio 1985 riceveva la nomina a Pro-Nunzio Apostolico in Jugoslavia, lasciando così l’Africa dopo dieci anni di servizio.

Il 19 aprile 1986 è stato nominato Nunzio Apostolico con incarichi speciali e Capo della Delegazione della Santa Sede per i contatti permanenti di lavoro con la Repubblica di Polonia.

Il 15 marzo 1990 è stato nominato Rappresentante Ufficiale della Santa Sede presso l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), al rango personale di Nunzio Apostolico.

I quattro anni del suo servizio diplomatico a Mosca sono stati d’importanza fondamentale non solo per i rapporti con la Santa Sede, ma anche per la rinascita della Chiesa cattolica dopo la lunga persecuzione nei territori che una volta facevano parte dell’Unione Sovietica. Nel periodo del suo servizio come Rappresentante Pontificio, sono stati nominati gli Amministratori Apostolici della Russia Europea, della Siberia e del Kazakhstan, e grandi benefici sono arrivati anche per i cattolici dell’Ucraina.

Il 12 novembre 1994 è stato nominato Nunzio Apostolico in Italia e il 22 aprile 1995 Nunzio Apostolico a San Marino. Il 13 dicembre 1994 ha iniziato la Missione di Nunzio Apostolico in Italia presentando le Lettere Credenziali al Presidente della Repubblica, On. Scalfaro. Nel colloquio privato, il Presidente Scalfaro si è soffermato su vari problemi internazionali e si è interessato in particolare dell’opera che la Chiesa cattolica svolge nella Federazione Russa ove per quattro anni l’Arcivescovo Colasuonno ha svolto la sua Missione di Rappresentante Pontificio.

Il 30 maggio 1995 ha iniziato la Missione di Nunzio apostolico nella Repubblica di San Marino con la consegna della Lettere Credenziali. Lo stesso giorno ha celebrato la Santa Messa nel Santuario della Madonna delle Grazie.

Nell’ottobre 1997 ha celebrato il cinquantesimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale: prima a Bari, nella chiesa del Preziosissimo Sangue in san Rocco, poi a Grumo Appula, suo paese natale, dove è stato accolto con grandissimi onori dal sindaco e dall’intera cittadinanza. Nella chiesa dove nel 1947 era stato ordinato sacerdote ha presieduto la Concelebrazione Eucaristica. All’omelia ha ringraziato, commosso, il Papa Giovanni Paolo II e coloro che ha servito direttamente alla Santa Sede: dai Pontefici Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo I al Cardinale Tardini. Di questo Porporato ama ricordare una frase: «Dietro le carte, ricordate che ci sono delle anime, ci sono delle persone».

Da Giovanni Paolo II creato e pubblicato cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 1998, Diacono di S. Eugenio .

Il Cardinale Colasuonno è deceduto il 31 maggio 2003.

 

Onorificenze

Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana
— 24 febbraio 1998

Balì Cavaliere di Gran Croce di Giustizia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (Casa di Borbone-Due Sicilie)

A GRUMO APPULA INTITOLATA UNA PIAZZA A CARD. FRANCESCO COLASUONNO

Scritto da Domenico Savino Domenica 29 Maggio 2011

 

Domenica 29 maggio si è tenuta a Grumo Appula la cerimonia di intitolazione dell’ormai ex Piazza XX Settembre al Cardinale Francesco Colasuonno…

Erano presenti autorità religiose e civili, con il Generale Scaglione, il Colonnello Panebianco, i Sindaci e le Amministrazioni di Grumo Appula, Binetto, Bitetto e Sannicandro, le Associazioni locali e i familiari e Parenti del compianto Cardinale.

Alle ore 10 circa dal Municipio è partito il corteo di tutti i presenti verso l’ormai ex Piazza XX Settembre, dove si è tenuta la Concelebrazione eucaristica di don Michele Delle Foglie e don Franco Vitucci.

A fine celebrazione, il Sindaco Michele d’Atri e l’Assessore Giusy Antonelli hanno salutato tutte le autorità presenti, ringraziandoli per la partecipazione, e hanno ricordato cosa ha fatto il compaesano grumese Cardinale Colasuonno, il quale per tutti era “don Ciccio”.

Il Cardinale Colasuonno è stato un Missionario che ha seminato il gene fecondo e creativo dell’eccellenza Pugliese in tutto il mondo: dopo aver prestato il suo servizio nella Segreteria di Stato, come diplomatico della Santa Sede, ha svolto la propria opera presso le Rappresentanze Pontificie negli Stati Uniti d’America, in India, in Taipei, in Mozambico, nello Zimbawe, in Jugoslavia,  nella Repubblica di Polonia.

Ma la sua opera missionaria, più incisiva è stata svolta come Rappresentante Ufficiale della Santa Sede presso l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), al rango personale di Nunzio Apostolico. I quattro anni del suo servizio diplomatico a Mosca sono stati d’importanza fondamentale per la rinascita della Chiesa cattolica dopo la lunga persecuzione nei territori che, una volta,  facevano parte dell’Unione Sovietica.

Nel periodo del suo servizio come Rappresentante Pontificio, sono stati nominati gli Amministratori Apostolici della Russia Europea, della Siberia e del Kazakhstan, e grandi benefici sono arrivati anche per i cattolici dell’Ucraina. Ad un grande missionario e un uomo chiave della Santa Sede sarà dedicata una Piazza e al suono dell’Inno Italiano e dell’Inno Vaticano, verrà posizionata una Targa marmorea ed una scultura bronzea del Maestro Gaetano Valerio.  Sicuramente è stata una figura da tramandare alle generazioni future per rendere onore alla Puglia e all’Umanità intera. (….)

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