BUQUICCHIO GIOVANNI

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BUQUICCHIO GIOVANNI

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Bari 19 novembre 1944

Presidente emerito e rappresentate speciale della Commissione di Venezia creata dal Consiglio d’Europa.

Sposato con Maud de Boer (Relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla vendita e lo sfruttamento sessuale dei bambini) Due figli.

STUDI

  • Studi secondari (1959 – 1963): Liceo Classico A. Orazio Flacco (Bari)
  • Universitari (1963 -1967): Facoltà di Giurisprudenza (Bari)
  • Nel marzo 1968, consegue la Laurea in Giurisprudenza cum laude sostenendo una tesi in diritto internazionale pubblico sulle Nazioni Unite

CARRIERA PROFESSIONALE

Dal 1968 al 1971, frequenta l’Istituto di Diritto Internazionale e Scienze Politiche della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bari dove svolge funzioni di ricerca e insegnamento. Pratica legale dal 1968 al 1970. Invitato nel 1970 al Consiglio d’Europa come Visiting Professor, vi è assunto nel 1971, in qualità di Amministratore alla Divisione di Diritto pubblico della Direzione degli Affari giuridici.
Promosso Amministratore Principale nel 1978 e Capo Divisione nel 1983. Durante questo periodo, è responsabile di numerose commissioni intergovernative nel campo del diritto amministrativo, del diritto internazionale, della circolazione delle persone, della protezione dati ecc. e ha contribuito all’armonizzazione del diritto europeo curando l’elaborazione di risoluzioni, raccomandazioni e trattati internazionali. Nello stesso periodo, è stato inoltre responsabile dell’organizzazione delle Conferenze europee delle Facoltà giuridiche e dei Colloqui di Diritto europeo e dal 1981 al 1994, delle Conferenze europee dei Ministri della Giustizia.
Promosso capo del Servizio del Consigliere giuridico e dell’Ufficio Trattati nel 1990, è responsabile dei pareri legali richiesti dal Comitato dei Ministri, dall’Assemblea Parlamentare, dal Segretario Generale e da altri servizi e commissioni intergovernative dell’Organizzazione. Ē ugualmente responsabile del contenzioso amministrativo difendendo il Segretario Generale davanti al Tribunale Amministrativo del Consiglio d’Europa.
Parallelamente, nel 1990, assume le funzioni di Segretario Generale della Commissione Europea per la Democrazia attraverso il Diritto (Commissione di Venezia) alla cui creazione aveva contribuito sin dal 1988. Promosso Direttore nel 1996, cessa le funzioni di consigliere giuridico e si consacra esclusivamente alla Commissione di Venezia.
Nelle sue funzioni di Segretario Generale della Commissione di Venezia, ha contribuito alla sua affermazione e al suo sviluppo (creata nel 1990 da 18 stati membri del Consiglio d’Europa, la Commissione conta attualmente 61 stati europei ed extra-europei) curando la preparazione e la realizzazione di progetti di riforme costituzionali e la creazione d’istituzioni democratiche in diverse regioni del mondo.
Cessa le sue funzioni presso il Consiglio d’Europa il 30.11.2009 ed è eletto Presidente della Commissione di Venezia il 12.12.2009; rieletto nel 2011, 2013, 2015, 2017 e 2019. E frequentemente invitato come conferenziere e a pubblicare articoli relativi alle sue attività.

Membro del Comitato esecutivo dell’Associazione Internazionale di Diritto Costituzionale (AIDC). Doctor Honoris Causa dell’Università Pavol Josef Safárik di Košice, Slovacchia (10.04.2013), dell’Università di Bucharest, Romania (15.10.2013), dell’Università Europea di Tirana, Albania (26.01.2015), dell’Università Babes-Bolyai di Cluj-Napoca, Romania (30.04.2015), dell’Università Mykolas Romeris di Vilnius, Lituania (24/02/2017) dell’Università St Cyril e St Methodius di Veliko Turnovo, Bulgaria (16.04.2019).

Gianni Buquicchio con la Vicepresidente della Commissione di Venezia

Herdis Torgeirsdottir alla Scuola di San Giovanni Evangelista

 

ONORIFICENZE

  • Grand’Ufficiale dell’Ordine del Merito della Repubblica Italiana (2002)
  • Diploma speciale del Premio Femida/Themis (Russia) per la cooperazione con la Federazione Russa e lo sviluppo d’istituzioni democratiche nella Comunità degli stati indipendenti (2002)
  • Medaglia d’onore del Presidente della Repubblica d’Albania per il contributo alla riforma costituzionale e legislativa in Albania (2003)
  • Cavaliere dell’Ordine della Legione d’Onore (Francia, 2004)
  • Croce di Commendatore della Repubblica di Lituania (2005)
  • Commendatore dell’Ordine nazionale “Stella di Romania” (2006)
  • Medaglia d’Onore del Presidente della Repubblica d’Armenia (2009)
  • Medaglia dell’“Ordine d’Onore dello Stato” della Moldavia (2009)
  • Diploma della Corte Costituzionale della Federazione Russa (2009)
  • Gran Croce stellata d’argento della Repubblica austriaca (2009)
  • Croce dell’Ordine del Merito della Repubblica ungherese (2009)
  • Medaglia dell’Ordine della Croce del Sud (Brasile 2009)
  • Ordine del “Vello d’Oro” del Presidente della Georgia (2010)
  • Ordine dell’amicizia della Repubblica del Kazakhstan (2020)
  • Ordine sul sol levante sul Governo del Giappone (2022)

Un barese presidente dei giuristi europei

di BENEDETTO SORINO

È stato eletto per acclamazione, ieri, Gianni Buquicchio, alla presidenza della Commissione di Venezia, l’organo di controllo costituzionale del Consiglio d’Europa. Troppo provincialismo al Sud? «Penso piuttosto che il Mezzogiorno per crescere debba aprirsi ad altre esperienze e culture»

13 Dicembre 2009

È stato eletto per acclamazione, ieri, Gianni Buquicchio, alla presidenza della Commissione di Venezia, l’organo di controllo costituzionale del Consiglio d’Europa. E benché l’acclamazione sia solitamente considerata un metodo di designazione autoritario – nei regimi fascisti o comunisti, infatti, imperava – forse lui ha meritato «democraticamente» di riceverla. Da 40 anni a Strasburgo, per lungo tempo Segretario della stessa «Commissione per la democrazia attraverso il diritto», che ora presiederà con un mandato di due anni, il barese Gianni Buquicchio, 65 anni, marito del Vicesegretario generale del Consiglio d’Europa, l’olandese Maud De Boer, è stato il fondatore, insieme ad Antonio La Pergola, di questo organismo che ha accompagnato la transizione dei Paesi ex satelliti dell’Urss verso la democrazia. E se gli standard giuridici raggiunti da quei paesi sono oggi pari a quelli di Stati di più antica democrazia lo si deve ai maggiori costituzionalisti europei che in quel consesso hanno operato.

Presidente, auguri, ma questa Commissione non ha già raggiunto gli scopi prefissati? I risultati ci sono, ma c’è ancora molto lavoro da svolgere, senza dubbio. La Commissione di Venezia oggi è più grande e tra i suoi membri conta nuovi rappresentanti di Paesi dell’Asia, dell’Africa, come Algeria, Tunisia e Marocco, dell’America Latina. Tra questi ultimi, ad esempio, il Brasile e la Bolivia con i quali stiamo compiendo un lavoro giuridico-costituzionale di rilievo. Anche Israele è membro a pieno titolo.

Ma cosa c’entrano, voi non rispondete al Consiglio d’Europa? Il nostro statuto è stato modificato per consentire l’apertura ad altri Stati. Ed è linfa vitale per noi la condivisione di altre culture. Resta comunque la missione principale che ci siamo dati.

Quale? Siamo convinti che i principi di diritto e democrazia che sono valori portanti delle istituzioni europee non siano appannaggio esclusivo del nostro continente o dell’intero Occidente ma principi universali.

Fate lezioni di democrazia? Niente affatto. Rappresentiamo le nostre esperienze, confrontiamo le nostre conoscenze con le altre, mantenendo saldi i principi. Un metodo fondato sul dialogo che è ragione del nostro successo.

Lei è oggi il barese col più alto incarico a livello internazionale, ci pensa? Penso all’Italia e alla mia regione, naturalmente. Il mio contributo è e sarà sempre legato alla mia storia di giurista delle istituzioni europee.

Rimpianti rispetto alla terra natia? No, sono un uomo fortunato perché ho avuto l’opportunità di studiare e lavorare all’estero.

Non ha mai pensato alla sua Bari o alla Puglia in generale come ambienti un po’ chiusi e provinciali? Non credo che Bari o la Puglia siano provinciali. Penso piuttosto che una maggiore apertura verso altre culture, un confronto con esperienze diverse sarebbe molto utile a tutti. In fondo è proprio ciò che apre la mente. I programmi come Erasmus, ad esempio, che mettono in contatto studenti di tutta l’Europa, restano fondamentali. E lo sono forse soprattutto per gli studenti meridionali.

Avrà ricevuto molte congratulazioni per l’elezione. Sì tante, ovviamente ne sono contento. Ma mi ha fatto piacere anche un altro riconoscimento ricevuto.

Quale? L’Ordine della Croce del Sud. È la più alta onorificenza brasiliana. https://www.accademiadellescienze.it/media/458

Commissione di Venezia: Gianni Buquicchio rieletto Presidente

Gianni Buquicchio (Italia) è stato rieletto Presidente della Commissione europea per la democrazia attraverso il diritto (Commissione di Venezia) del Consiglio d’Europa, che presiede dal 2009.

Esperto di diritto pubblico ampiamente riconosciuto, Buquicchio ha aiutato a garantire l’istituzione della Commissione nel 1990. La sua rielezione si è tenuta in occasione della 121ª sessione plenaria della Commissione di Venezia il 6-7 dicembre, durante la quale sono stati eletti tre Vicepresidenti e altri rappresentanti di alto livello per un mandato di due anni.

Sono stati eletti tre nuovi Vicepresidenti: Claire Bazy-Malaurie, membro del Consiglio costituzionale francese, Philip Dimitrov, membro della Corte costituzionale bulgara ed ex Primo Ministro della Bulgaria (1991-92), e Regina Kiener (Svizzera), Professoressa ordinaria di diritto costituzionale e amministrativo presso l’Università di Zurigo.

La Commissione di Venezia ha inoltre eletto Herdis Kjerulf Thorgeirsdottir (Islanda), Veronika Bílková (Repubblica ceca), Michael Frendo (Malta) e Taliya Khabrieva (Federazione russa) come membri dell’Ufficio di presidenza.

L’insieme dei risultati elettorali sarà pubblicato sul sito web della Commissione di Venezia.

La Commissione di Venezia fornisce pareri legali ai suoi Stati membri e, più in generale, assiste gli Stati che desiderano allineare le loro strutture giuridiche e istituzionali alle norme europee.

Tra gli Stati membri della Commissione figurano i 47 Stati membri del Consiglio d’Europa e altri 15 paesi (Algeria, Brasile, Canada, Cile, Costa Rica, Israele, Kazakistan, Repubblica di Corea, Kosovo, Kirghizistan, Marocco, Messico, Perù, Tunisia e Stati Uniti).

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