SIMONETTI NICOLA

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SIMONETTI NICOLA

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Bari 02 Gennaio 1928

Medico, giornalista e docente, divulgatore scientifico.

Laureato in Medicina e Chirurgia, si è specializzato in Medicina Legale e delle Assicurazioni, Chirurgia Generale, Urologia, Igiene e Tecnica Ospedaliera e ha conseguito anche libere docenze in Chirurgia generale, Medicina Sociale, Medicina Legale e delle Assicurazioni, Medicina del traffico.

Già docente a contratto presso le facoltà di Medicina, Giurisprudenza ed Economia e commercio Università di Bari, è stato direttore sanitario del Di Venere.

Tanti i premi ricevuti (tra gli altri, nel 2006 la Medaglia d’oro al merito della Sanità Pubblica; nel 1980 Premio Ippocrate d’oro Stampa medica) e tantissime le pubblicazioni scientifiche su riviste italiane e straniere su temi di medicina sociale ed igiene.

Tra le sue monografie: «Tossicodipendenze da eroina» (Annali di Medicina Navale); «Sport e legislazione» (Ospedale Miulli ed.); «L’impiego degli ormoni in terapia»; «Il tumore, paura del secolo»; «Gioventù ‘73» (Centro regionale diffusione del libro, ed.) «Trattato di bioetica» (Levante ed.); «Biologia della violenza» (Orizzonte Medico ed. Roma); «Osteoporosi e ginecologia» (G. Laterza ed. Bari); «I concorsi di assunzione per i sanitari ospedalieri» (Adriatica ed.); «Lo sport nell’anziano» (industria grafica Laterza, Bari); «Droga: domande e risposte» (Ecumenica ed.); «Il colera in Puglia»; «La peste in Italia», scritti con la moglie Mimma Simonetti (Schena ed.) fino al recente «Abc Beninvecchiamo così», edito da Adda, per il quale sta per uscire un nuovo libro, uno straordinario omaggio alle donne e alla scienza.

Comune di Bari

https://www.comune.bari.it/-/al-professor-simonetti-il-riconoscimento-dell-amministrazione-per-l-impegno-di-una-vita-in-favore-della-salute-e-del-benessere-della-comunita COMUNICATI STAMPA

Al professor Simonetti il riconoscimento dell’amministrazione per l’impegno di una vita in favore della salute e del benessere della comunità

“A Nicola Simonetti, medico stimatissimo, divulgatore puntuale, giornalista appassionato nel suo 92° compleanno con affetto e gratitudine”: sono queste le parole incise sulla targa che il sindaco Antonio Decaro ha consegnato questa mattina nella sala consiliare di Palazzo di Città al professor Nicola Simonetti.

È stata l’occasione per esprimere il riconoscimento dell’intera collettività barese ad un uomo e un professionista che ha speso gran parte della sua vita per lo studio, la medicina e la cultura del benessere ma anche per festeggiare insieme ai parenti, agli amici e conoscenti il suo 92° compleanno.

Alla cerimonia sono intervenuti anche il direttore della Gazzetta del Mezzogiorno Giuseppe De Tomaso e lo scrittore Vinicio Aquaro, ideatore e fondatore del Premio Nazionale Valle dei Trulli.

“Spesso dico – ha dichiarato Antonio Decaro – che è importante per una città dare valore all’esempio di quei cittadini che hanno dedicato l’intera esistenza alla comunità alla quale appartengono dando lustro alla città, ed è per questo che oggi dedichiamo questa cerimonia a Nicola Simonetti medico, docente universitario, giornalista autore di tante pubblicazioni, divulgatore della salute e del benessere non soltanto fisico ma anche psicologico. Quello di oggi è un piccolo ma doveroso riconoscimento a un nostro concittadino che, attraverso la sua competenza e cultura, ha saputo trasferire le sue conoscenze scientifiche ai cittadini creando relazioni virtuose per la collettività”.

Giuseppe De Tomaso ha quindi ricordato l’etica della responsabilità che ha sempre caratterizzato l’impegno e la professione di Nicola Simonetti rendendolo una figura straordinaria e originale soprattutto nella bioetica della informazione che ha saputo far apprezzare nei suoi numerosi articoli.

Nel ringraziare l’amministrazione per il riconoscimento ricevuto, il prof Simonetti si è detto particolarmente emozionato dalla sala gremita di amici che hanno voluto partecipare alla cerimonia e lusingato dai sentimenti e dalle parole di riconoscenza che gli sono state rivolte.

INTERVENTO DI RAFFAELE NIGRO

Che il Comune di Bari abbia deciso di dare un’onorificenza al professor Nicola Simonetti per la sua lunga attività di medico, giornalista e docente, mi pare cosa più che appropriata. Lo farà in occasione del compimento dei suoi 92 anni, un traguardo a cui ci sentiamo di associare pubblicamente i nostri auguri.

Non mi fu possibile nel maggio scorso partecipare ai funerali della consorte di Simonetti, la signora Mimma Sangiorgi, che ricordo nella sua finezza di modi, un garbo e un sorriso che riversava sia nelle attività sociali che nella scrittura. La ricordo infatti autrice di un resoconto di viaggio nei paesi dell’est, uscito nel 1981, Una cartolina da…  Insieme al marito pubblicò successivamente una serie di volumi introdotti tutti da Umberto Veronesi, grande amico del professor Simonetti. Nel 1995 I giorni della peste, ripreso nel 2003 nell’ analisi del Colera in Puglia dal 1831 ai giorni nostri per Nunzio Schena, cui fece seguito nel 2014 un libro pruriginoso, Cose di case…chiuse, storia della prostituzione, ieri e oggi, per Mario Adda.

Durante i funerali di Mimma, presso la chiesa di San Ferdinando, fu Nicola Simonetti a ricordare l’episodio in cui aveva conosciuto la moglie. Era il 1953, lei era laureanda, quando la conobbe, nell’Ateneo di Bari. Lui chiese di accompagnarla a casa, lei accettò. E durante il tragitto nacque un qualcosa destinato a durare fino al 2019. Mimma arrivò terza al concorso nazionale di notariato, chiamata presso lo studio del notaio Carbone. La gentildonna rispose “Grazie, ma nella scala di valori della vita viene prima la m (moglie e mamma) e poi la n (notaio)”.

Nicola aveva allora 25 anni, da due si era laureato in Medicina e si stava specializzando in Medicina Legale. Ma avrebbe aggiunto ancora una specializzazione in Urologia con Rodolfo Redi e in Igiene e Tecnica Ospedaliera con Giuseppe Petrelli. Aveva la passione per la scrittura e la divulgazione scientifica e se ne accorsero in “Gazzetta del Mezzogiorno”, se gli affidarono dal 1953 le prime collaborazioni medico-sanitarie al giornale e qualche anno dopo una collaborazione costante e continua.

L’Università di Bari era fresca di nascita, non aveva che un paio di decenni e la facoltà di Medicina andava ospitando quel nucleo di maestri che l’hanno resa importante nell’Italia del dopoguerra, con i Malaguzzi – Valeri, Chini, Colonna, Selvaggi, Scuderi, per giungere più tardi ai Francavilla, Albano, Sborgia, Battaglia, Boscia, Favale. Simonetti accumulò tra il ’59 e il ’70 una serie di abilitazioni alla libera docenza in Medicina Sociale, in Chirurgia d’Urgenza, in Clinica Chirurgica, in Medicina del Traffico e Legale.

Si divideva tra l’informazione scientifica, la ricerca e l’impegno in corsia. Collaborava a numerose testate e pubblicò saggi su argomenti legati al momento storico – sociale, come la Tossicodipendenza da eroina e Droga: domande e risposte e poi L’impiego degli ormoni in terapia oppure Il tumore, paura del secolo. La sua attenzione era rivolta in particolare al benessere dei giovani e dell’universo femminile, per il quale pubblicò con Laterza un volume su Osteoporosi e ginecologia. Ma non dimenticava gli anziani, per i quali si interrogava sull’utilizzo dello sport in età matura.

Insomma, Nicola Simonetti ha inseguito e praticato per decenni una missione, informare i pazienti e fare da anello di trasmissione tra il grande pubblico e l’Accademia, semplificare con un linguaggio duttile e alla portata di tutti le astruserie dell’universo medico. Convinto che una buona informazione costituisca un’ottima base per ogni prevenzione.  Non a caso, “don” Nicola ha tenuto rubriche di Domande e risposte con i lettori per oltre vent’anni sulla “Gazzetta”, proprio nei temi della sanità e ha curato una pagina settimanale su “Benessere e salute” e rubriche televisive per Antenna Sud, fino alla dismissione dell’emittente da parte del quotidiano barese. Oltre ad aver collaborato con strumenti divulgativi internazionali, come il “Journal of American Medical Association “e “Minerva Mredica”.

Attualmente conduce per Telebari uno “Spazio salute e sanità”, con una verve senza paragoni e convinto che solo il lavoro e l’impegno per i propri simili allunghino la vita. Non sto ad elencare i riconoscimenti ottenuti per queste molteplici attività. Tra i tanti citerò il Premio Ippocrate d’oro per la Stampa medica nel 1980 e una Medaglia d’oro al merito della Sanità Pubblica conferitagli nel 2006.

Ma il premio maggiore è certamente la stima di cui gode presso il mondo intero per aver creato una divulgazione scientifica che i quotidiani non sempre perseguono e aver fatto da anello di trasmissione tra il Policlinico di Bari e il mondo.

Questa famiglia di cui abbiamo parlato, così fortemente impegnata nel sociale e nella divulgazione, mostra ancora un marchio di garanzia nella scrittura di Enrica Simonetti, giornalista dalla vivace sensibilità e scrittrice di libri di grande qualità descrittiva. Mi piace infatti ricordare oltre gli interventi costanti sulla cultura italiana del terzo millennio, il reportage sul pastificio Granoro,su strutture poco seguite dall’interesse generale,come i fari e la loro ubicazione sulle nostre coste o la descrizione della Puglia attraverso i colori delle sue masserie e delle sue campagne.

                                                                                              Raffaele Nigro

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